Ben svegliati dalle vostre illusioni

Nel Milan twitter ultimamente c’è stata una battaglia tra tifosi e venditori di fumo. Noi abbiamo sempre detto che il Milan non era da scudetto e contato i punti che mancano a quota 70 per mettere fieno in cascina e purtroppo dalla sconfitta con la Juventus l’incantesimo si è rotto. 

Questa squadra non è una squadra da scudetto. Non lo è perché può giocare in maniera limitata. Non lo è perché deve dare il 100% ad ogni partita per portarla a casa. Non lo è perché i suoi migliori giocatori sono stati una punta a fine carriera che può ancora dare qualcosa in Italia e un trequartista da Europa League che ha fatto due mesi buoni.

Perché il Milan funzioni il Milan deve essere operaio, partendo senza timore reverenziale ma non con la mentalità della squadra favorita. Giocare sull’avversario e non subire la partita. Non si può lasciare 40 metri a Lukaku facendo fare all’Inter la partita che fa in ogni campionato: bus e contropiede.

Al Milan è mancato l’aspetto mentale, quello che lo aveva portato ad essere al top, quello del derby d’andata e della partita col Napoli. Lo si vede da giocatori che pensano più a battere cassa in scadenza di contratto che a giocare. Kessie e Donnarumma prima di un derby a fare gli spacconi nelle interviste sono qualcosa che offende la storia del Milan e di questa partita.

L’Inter ha vinto? Grazie al c***o, l’Inter costa il triplo di noi (anche se non paga niente, per ora). Il problema è semmai che ha vinto giocando la partita che voleva fare perché noi gliel’abbiamo fatta fare e gliel’abbiamo fatta fare perché non abbiamo varianti tattiche rispetto al solito copione dell’intensità e della ripartenza.  

Il Milan finora si è retto più sulle individualità che sul gioco. Sulle individualità di giocatori da Europa League e lotta per il quarto posto ad eccezione di Ibrahimovic. Se hai una squadra il cui punto focale è Calhanoglu lotti per le posizioni dalla 3° alla 6° perché questo è il livello di Calhanoglu (che con un buon coraggio inventa offerte e chiede cifre spropositate per firmare). Lo stesso vale per Kessie che non può essere diventato Platini in un girone. Non è un caso che il più costante sia Theo Hernandez, che infatti arriva dal Real Madrid.

E’ inutile mettersi ora a fare calcoli perché questa squadra deve vivere le partite alla giornata punto per punto e deve farlo con avversari che come lo Spezia si adattano al tuo modo di giocare che diventa via via sempre meno efficace. Qualora si raggiungesse l’obiettivo minimo del quarto posto bisogna farlo con la consapevolezza che bisogna sfruttare la coppa per rifare la squadra

L’Inter che vincerà questo titolo – impossibile una rimonta della Juventus senza coppe nerazzurre – è stata eliminata malamente dai gironi in CL, la Juventus si sta giocando un ottavo col Porto dopo aver perso l’andata. Impensabile continuare con una rosa del genere con il doppio impegno: la CL è una porta per potere prendere quei giocatori che ti cambiano la squadra e che non hai, possibilmente d’esperienza.

Chiusura dedicata alla sciagura Romagnoli. Se ogni difensore che entra, da Gabbia a Kalulu finendo per Tomori fa meglio è un problema. Se Romagnoli che non sa difendere a 40 metri dalla porta finisce contro Lukaku a 40 metri dalla porta non solo la perdi ma c’è un problema. E Romagnoli è ad oggi IL problema del Milan: non è il più forte ma gioca perché capitano – non è nemmeno un capitano perché non sa farsi rispettare e sentire in campo e il grosso problema è che non puoi nemmeno cederlo per via della percentuale di rivendita alla Roma.

Come già avevo detto su Twitter spero sia chiaro che l’obiettivo non può e non deve essere diverso dalla qualificazione Champions. Se l’Inter arriva seconda ha fallito la stagione, il Milan per fallirla deve finire quinto. Da oggi si deve ripartire da questo fatto e da questa mentalità sperando che il calo sia dovuto a motivazioni atletiche per essere al meglio in primavera.

Discorso a parte merita Pioli il quale già in passato con Lazio ed Inter ha avuto situazioni simili: striscia di vittorie in cui la squadra sembra imbattibile, poi crollo verticale e fallimento dell’obiettivo. Se fosse necessario valutare un normalizzatore per salvare capra e cavoli prima che sia troppo tardi, va fatto tempestivamente.