Dieci domande a Luca Serafini

1) Signor Serafini, si è mai chiesto chi ha bloccato l’arrivo di Tevez, di Nainggolan quando era già d’accordo con Cellino, chi non ha voluto Sarri perché “con un look non adatto al Milan” e chi ha stoppato il mercato estivo tagliando budget quando era già programmato l’arrivo di Witsel?

2) Signor Serafini, lo sa che l’allenatore lo scelgono sempre e comunque dalle parti di Arcore? Perché gira queste domande all’amministratore delegato?

3) Signor Serafini ha mai saputo che diminuendo i risultati sportivi diminuiscono anche i ricavi? Ha controllato i bilanci e ha visto che i risultati dell’area commerciale sono – bene o male – sempre quelli?

4) Signor Serafini, ha veramente paragonato El Sharaawy ad Aquilani? Un giocatore integro che ha giocato 24 partite in stagione e che il Monaco non vuole riscattare contro un giocatore che ha avuto un infortunio alla caviglia e che il Milan voleva riscattare con un sacrosanto sconto – sacrosanto perché il Liverpool poi lo perse ad euro zero?

5) Signor Serafini, per quale motivo un AD con esperienza ventennale dovrebbe andare d’accordo con una persona messa lì solamente in quanto figlia del capo, priva di esperienza, con progetti deleteri per il Milan e che ha fatto di tutto per accrescere il proprio potere personale mandando via organismi ben competenti e consolidati nella società come Ariedo Braida e Laura Masi che occupano le medesime posizioni a Barcellona e Bayern Monaco, non come Sogliano che lei voleva per il Milan e che attualmente bazzica tra le prestigiosissime Verona e Carpi

6) Signor Serafini, per quale motivo le teste che non entrano in società sono pensanti? Mi sembra che il Milan abbia degli ex alle sue dipendenze tra cui ex-capitani come Baresi. Non confonda l’essere pensante con il fare le scarpe, non si entra in una società dalla porta principale e se vengono rifiutati ruoli istituzionali ma privi di ogni potere (come quello di Zanetti all’Inter – per intenderci) non è certo una colpa della società quella di non affidare i ruoli con maggiore responsabilità a gente che ha zero giorni di esperienza da dirigente. Non mi sembra che lei come giornalista abbia cominciato direttamente dirigendo un telegiornale.
Mi spiega inoltre perché il Milan avrebbe dovuto votare un presidente di federazione solamente in quanto suo ex-calciatore e non per il programma? Vuole dire che ignora il fatto che Tavecchio ha portato in italia un sistema di FFP, di controllo bilanci, di miglioramento del livello dei giovani in rosa con le liste da 25 e sta varando una riforma dei campionati? Sta veramente dicendo che lei giudica le persone in base a uscite infelici sulle banane e non sul lavoro che effettivamente devono svolgere?

7) Signor Serafini, mi spiega di preciso quanti punti porta in classifica la comunicazione?

8) Signor Serafini, per quale motivo andare d’accordo con la curva è motivo di vanto? Si rende conto che sta parlando di gente i cui capi hanno fedine penali di tutto livello e che ha minacciato la società perché non riceveva più biglietti omaggio, vero?

9) Signor Serafini si rende conto che la domanda su Bee dovrebbe rivolgerla a Berlusconi e Finivest che si stanno occupando della trattativa? Si rende conto che nel caso in cui Galliani rassegnasse le dimissioni dal Milan avrebbe offerte da mezza europa come già accaduto a Dicembre 2013, sulle scie di Laura Masi e Ariedo Braida?

10) Signor Serafini, lo sa che anche lo stadio era una decisione di Fininvest? Ma non era lei a fare polemica dicendo che 40mila posti erano pochi? Dovrebbe essere contento.

Buon 2016 e ricordate che Pellé è meglio di Bacca.

Riportiamo la risposta di Luca Serafini sulla sua pagina Facebook

RICEVO E VOLENTIERI RISPONDO alle domande pubblicate su un blog e girate al sottoscritto da un amico.
Dieci domande a Luca Serafin
1) Signor Serafini, si è mai chiesto chi ha bloccato l’arrivo di Tevez, di Nainggolan quando era già d’accordo con Cellino, chi non ha voluto Sarri perché “con un look non adatto al Milan” e chi ha stoppato il mercato estivo tagliando budget quando era già programmato l’arrivo di Witsel?
-Povero ad, gli bloccano tutto. Allora prima di arrivare alle firme, perché non chiede preventiva autorizzazione evitando figure?
2) Signor Serafini, lo sa che l’allenatore lo scelgono sempre e comunque dalle parti di Arcore? Perché gira queste domande all’amministratore delegato?
-Credo siate poco informati. Allegri non fu certo farina del sacco di Arcore e Inzaghi nemmeno.
3) Signor Serafini ha mai saputo che diminuendo i risultati sportivi diminuiscono anche i ricavi? Ha controllato i bilanci e ha visto che i risultati dell’area commerciale sono – bene o male – sempre quelli?
-Osservazione superficiale, per non dire sciocca. Anche perché se i risultati sportivi non arrivano, la colpa di chi è? E se i risultati dell’area commerciale vengono dilapidati da un mercato oneroso e ingaggi esagerati, siamo punto e a capo.
4) Signor Serafini, ha veramente paragonato El Sharaawy ad Aquilani? Un giocatore integro che ha giocato 24 partite in stagione e che il Monaco non vuole riscattare contro un giocatore che ha avuto un infortunio alla caviglia e che il Milan voleva riscattare con un sacrosanto sconto – sacrosanto perché il Liverpool poi lo perse ad euro zero?
-Non avete capito, ve lo concedo. Si parlava di operazioni contrattuali, di “stili”. Se il monaco non è soddisfatto del Faraone, ha tutto il diritto di non riscattarlo senza che nessuno si scandalizzi.
5) Signor Serafini, per quale motivo un AD con esperienza ventennale dovrebbe andare d’accordo con una persona messa lì solamente in quanto figlia del capo, priva di esperienza, con progetti deleteri per il Milan e che ha fatto di tutto per accrescere il proprio potere personale mandando via organismi ben competenti e consolidati nella società come Ariedo Braida e Laura Masi che occupano le medesime posizioni a Barcellona e Bayern Monaco, non come Sogliano che lei voleva per il Milan e che attualmente bazzica tra le prestigiosissime Verona e Carpi
-La domanda sui rapporti con Barbara era più sottile, non mi aspetto che il vostro ispiratore lo capisca. Quando poi si tratta di scaricare Sogliano, avete cattiva memoria. Non lo conosco di persona e non sono come il vostro ispiratore che chiamò in privato Leonardi per ingraziarselo quando alcune voci lo davano in orbita Milan. Quanto al ruolo di Ariedo al Barcellona, avete le idee un po’ confuse. Come su molte altre questioni.
6) Signor Serafini, per quale motivo le teste che non entrano in società sono pensanti? Mi sembra che il Milan abbia degli ex alle sue dipendenze tra cui ex-capitani come Baresi. Non confonda l’essere pensante con il fare le scarpe, non si entra in una società dalla porta principale e se vengono rifiutati ruoli istituzionali ma privi di ogni potere (come quello di Zanetti all’Inter – per intenderci) non è certo una colpa della società quella di non affidare i ruoli con maggiore responsabilità a gente che ha zero giorni di esperienza da dirigente. Non mi sembra che lei come giornalista abbia cominciato direttamente dirigendo un telegiornale.
Mi spiega inoltre perché il Milan avrebbe dovuto votare un presidente di federazione solamente in quanto suo ex-calciatore e non per il programma? Vuole dire che ignora il fatto che Tavecchio ha portato in italia un sistema di FFP, di controllo bilanci, di miglioramento del livello dei giovani in rosa con le liste da 25 e sta varando una riforma dei campionati? Sta veramente dicendo che lei giudica le persone in base a uscite infelici sulle banane e non sul lavoro che effettivamente devono svolgere?
-Perché di gente disinteressata che abbia a cuore le sorti del Milan potremmo fidarci. Su Tavecchio avete voi le idee di nuovo confuse, dimostrando anche di non sapere quanto e cosa ha fatto Albertini (gratis) in tanti anni di Federazione.
7) Signor Serafini, mi spiega di preciso quanti punti porta in classifica la comunicazione?
-Molti, quando faceva comodo. Lo dicevano Berlusconi e Galliani. Non è questione di punti in più (non avete capito neanche questa…?), ma di non mistificare la realtà prendendo in giro i tifosi.
8) Signor Serafini, per quale motivo andare d’accordo con la curva è motivo di vanto? Si rende conto che sta parlando di gente i cui capi hanno fedine penali di tutto livello e che ha minacciato la società perché non riceveva più biglietti omaggio, vero?
-Dove avete letto il motivo di vanto in questa domanda? Di solito per mistificare si manipolano le risposte, non le domande…
9) Signor Serafini si rende conto che la domanda su Bee dovrebbe rivolgerla a Berlusconi e Finivest che si stanno occupando della trattativa? Si rende conto che nel caso in cui Galliani rassegnasse le dimissioni dal Milan avrebbe offerte da mezza europa come già accaduto a Dicembre 2013, sulle scie di Laura Masi e Ariedo Braida?
-Descrivete l’ad come un nullafacente che non può fare mercato, non sceglie gli allenatori, non è responsabile dei bilanci né dei risultati sportivi, ostaggio della figlia del capo, ostaggio della Curva, impotente di fronte ad assunzioni e licenziamenti. Forse è meglio che accetti una qualsiasi di queste numerose offerte e cerchi nuovi stimoli altrove. Così come il ventriloquo che ispira il vostro blog.
10) Signor Serafini, lo sa che anche lo stadio era una decisione di Fininvest? Ma non era lei a fare polemica dicendo che 40mila posti erano pochi? Dovrebbe essere contento.
-Nemmeno di questo è al corrente l’ad? E sulla polemica circa la capienza dello stadio, ancora una volta siete male informati.
11) Buon 2016 e, ricordate che Pellé è meglio di Bacca.
-Mai detta una cosa del genere. Ho pubblicato il link dell’intervento su Radio24, dove non chiamano proprio tutti: professionisti seri come voi avrebbero dovuto prendersi la briga di ascoltarla. Buon anno a voi e all’ad fantasma che descrivete.

Pubblichiamo, quindi, a nostra volta la nostra controrisposta

1) “Gli bloccano tutto”. Sta ammettendo quindi che Fininvest deve autorizzare le operazioni? Perché parla di brutte figure quando sa benissimo che Berlusconi un giorno dice “si” e il giorno dopo dice “no” a seconda della situazione?

2) Allegri non fu farina del sacco di Arcore ed Inzaghi nemmeno? Non saremo informati ma sappiamo chi propone e chi accetta. Un conto è chi propone l’allenatore un conto è chi poi materialmente lo mette in panchina – e l’ultimo sì arriva sempre da Arcore, nega anche questo?

3) Perché parla di mercato oneroso ed ingaggi esagerati quando il monte ingaggi è il più basso dal 2007 e solo l’ultima estate si sono spesi soldi in cartellini?

4) Quindi il Milan aveva tutto il diritto di non riscattare Aquilani? Ci illumini.

5) Il nostro ispiratore? Insomma non accetta che la si possa pensare diversamente da lei gratuitamente?

6) Su Tavecchio avremmo le idee confuse ma non ha risposto: il Milan doveva scegliere tra Albertini o Tavecchio per il programma o perché un ex-Milan? Quindi lei metterebbe gente che ha zero giorni da dirigente ai piani alti?

7) Mistificare la realtà? Un bell’esempio da chi fece una lista di attaccanti più forti di Balotelli mettendoci dentro Adebayor. A proposito di mistificazioni della realtà ci fa sapere a quanto ammonta la buonuscita di Adriano Galliani, grazie? 300? 200? 100? 150 milioni? Ci sono suoi editoriali diversi con cifre diverse a distanza di tre mesi. Quello non è mistificare?

8) Quindi ci illumini, perché un AD dovrebbe andare d’accordo con la curva?

9) Lei parla di ventriloquo che ispira? Proprio non sa accettare voci fuori dal coro che la pensano diversamente da lei gratis? E’ come un Marco Travaglio o un Beppe Grillo qualsiasi quindi? Ha sentito le parole di Albertini poco dopo quelle di Maldini: “Al Milan è cambiato tutto, ora decide tutto Berlusconi”. Come le commenta?

10) Qua non si parla di essere al corrente dello stadio ma di occuparsene. Sta scaricando su Adriano Galliani e Silvio Berlusconi un progetto di Barbara Berlusconi.

11) Professionisti? La ringrazio per il complimento ma qua non viene pagato nessuno. La trasmissione ha riportato un virgolettato a questo linkhttps://twitter.com/tutticonvocati/status/677846101177851904 e il virgolettato viene preso come tale.

Ora gliela facciamo noi una bella domanda: perché, se ritiene questa politica fallimentare da anni, non ha mai detto una parola prima del non rinnovo di contratto a Massimo Ambrosini, continuando a sostenere le scelte in sede di mercato?

In ogni caso ci teniamo a rimarcare la differenza tra noi e lei: noi non accusiamo nessuno di essere ispirato o pagato da chicchessia, lei evidentemente non accetta che la si possa pensare diversamente anche gratis.

Buon anno.

22 commenti

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  1. Nelle lotte di ‘Palazzo’ tempo fa ebbi a richiamarsi a quello dei Borgia facendo paralleli tra Lucrezia, a dire il vero improponibile perché Lucrezia Borgia era di gran lunga superiore a colei cui la paragonavo addossando parte delle colpe, nella distruzione della società, proprio a ‘Mademoiselle Caprice’ che era voluta togliere lo sfizio di ‘spupazzarsi’ un suo dipendente. Una cosa da far accapponare la pelle solo a pensarci. Come poteva stare in uno spogliatoio, complicato come sono tutti gli spogliatoi delle squadre di calcio, un calciatore amico intimo della padrona? Anni prima era successo al Madrid ed i risultati furono più o meno identici a quelli del Milan. UN DISASTRO. Non mi sta simpatico moltissimo il cravatta gialla e so che la curva lo chiama, a torto oppure a ragione, ‘mister scivolone’! Infatti alcune operazioni di mercato, Olivera in primis, risultano difficilmente comprensibili se non spiegate con il fatto che LUI si era fissato e voleva ad ogni costo Ronaldinho. Clarence Seedorf fu una imposizione e tutti, a Milanello e dintorni, sapevano che sarebbe stato un flop. Non ci sono allenatori che possono essere grandi se la squadra che allenano gli rema contro(Chelsea e Mourinho docet e forse ora anche Van Gal per non dire di Garcia). Queste cose che non le conosca Serafini mi fa specie e come diceva un famoso Papa, frase poi ripresa da Giulio Andreotti: – a pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca. Caro Serafini questo sparare sul Milan e su Galliani, da immemore tempo, cui prodest?

  2. Wow diavolo, ti sei dato un gran da fare nel dare battaglia in questi giorni?

    Dunque ho seguito nei ritagli di tempo le varie diatribe con blog poco affini e con Serafini. Ho visto che Serafini ti ha risposto (e dire che c’ è chi pensa che i blog non vengono considerati…sbagiando ovviamente.

    Partiamo da alcune considerazioni.

    1) ” AC Giannino”. Dio mio ma come hanno fatto ad inventarsi un nome simile???????

    Ok. A qualcuno per motivi che non vogliamo approfondire (ache se sarebbe interessante conoscere i veri motivi di un simile astio da parte di alcuni) non piace la famiglia Berlusconi e nemmeo Galliani (o solo Galliani). E va bè ce ne facciamo una ragioen del resto nessuno può piacere a tutti e anche se sono stati fra i dirigenti più vincenti della storia del calcio, (cosa è che è sempre bene specificare per pura onestà intellettuale quando si parla di loro) è legittimo che non stiano simpatici. Ci facciamo anche una ragione che una parte della tifoseria sia politicizzata ed indottrinata a dovere dagli stessi che Berlusconi lo hanno eliminato politicamente in maniera non proprio etica. Ci facciamo una ragione del fatto che alcuni tifosi non si sentano più tali e che abbiano abbandonato la barca negli anni meno brillanti, ma del resto non si può chiedere a tutti di essere tifosi veri e non occasionali. Si può anche accettare al limite che una delle squadre più gloriose di sempre venga etichettata con nomignoli idioti. Infine si può accettare che il tifoso che abbia abbandonato la barca, trasformi quelli che erano sentimenti di amore in odio, del resto, se avesse amato la squadra non l’ avrebbe mai abbandonato. Quello che proprio non si può tollerare è la disonestà intellettuale. Seriamente non puoi dare delle scarso a Galliani se non hai mai compicciato nulla in vita tua e se soprattutto non avrai mai l’ occasione di essere un AD di una grande squadra. Non si può seriamente parlare di calcio giocato se si afferma che Motolivo è un giocatore o se una rosa di questo tipo è scarsa. Ecco odiare la squadra che un tempo si è amato è brutto ma ci stà. Scrivere puttanate in preda a delirio e all’ odio…bè direi di no.

    2) Discussione con Serafini.

    Non che mi abbia mai fatto impazzire Serafini, ma di sicuro c’ è tanto di peggio al giro.

    3) Non si può seriamente leggere ciò che scrivi su Barbara Berlusconi.

    Barbara Berlusconi è stata straordinaria con casa Milan. Una struttura che ci viene invidiata in tutto il mondo, che ha fatturato di più delle aspettative.

    Anzi è stata fin troppo straordinaria, infatti non è stata adeguatamente sostenuta dai fratelli (che non hanno mai visto con simpatia la sua ascesa) e abbandonata nella fase cruciale dal padre che aveva ben altre priorità, come il cedere una parte della società. Barbara Berlusconi potrebbe fare benissimo l’ AD del Milan ed incaricare un direttore sportivo anche giovane e senza esperienza se come Maldini sono stati una vita nel calcio ai mmassimi livelli internazionali.

    3) Galliani. La verità su Galliani sta nel mezzo. E’ un dirigete che il suo tempo lo ha fatto abbondantemente e non ci sarebbe nulla di male se lasciasse tutto ad un giovane direttore sportivo dopo che ha vinto tutto quello che c’ era da vincere. Poi è ovvio se si vuole entrare nel merito, complessivamente pur con tutte le criticità possibili, negli anni ha fatto complessivamente bene senza soldi e con i soldi. Il Milan ha vissuto una fase ciclica non favorevole e l’ avrebbe vissuta anche con altri dirigeti. Se poi si critica Galliani lo si deve fare nel merito, oppure in alternativa si dovrebbe dire che l’ odio nei suoi confronti porta a giudizi scellerati senza alcuna logica. Non con le favolette come fa qualcuno. E ripeto se il merito è quello di considerare Montolivo un problema per il Milan parlare di calcio è inutile e quindi è inutile ascoltare certe critiche a Galliani perchè evidentemente talmente colme di pregiudizi dettati dall’ odio personale che non hanno alcun fondamento reale. Montolivo (lo dicono le pagelle e le statistiche sui palloni da lui giocati e recuperati) è sempre fra i migliori in campo e questa è un altra cosa che chi è intellettualmente onesto dovrebbe ammettere a prescindere dal suo soggettivo e discutibile giudizio personale. Ma si torna sempre li. C’ è chi ha dei pregiudizi e personalismi (e per certi versi pure il paraocchi) e pretende di dare giudizi attendibili sulla base di personalismi, dimenticando che chi scrive, dovrebbe sempre farlo con la testa, mettendo da parte i personalismi e non con il fegato, la pancia e l’ intestino.

    4) Il Problema principale del Milan sono i tifosi. Ad oggi non abbiamo una tifoseria in grado di vincere. Del resto non saprei come altro definire se non problema, una parte di ex tifosi che (ammesso lo siano mai stati veramente) odia il Milan, la maglia e tutti i tifosi che giustamete tifano normalmete la squadra. Altre squadre non hanno ex tifosi che tifano contro, noi si causa personalismi e questioni politiche e questo, purtroppo, incide molto negativamente nei risultati e nella crescita della squadra nel medio lungo termine.

    5) Capitolo ventennio. Diavolo non per entrare in discorsi politici ma dei due il ventennio censurava. La tecnica della disinformazione sistematica, dell’ istigazione all’ odio e alla discriminazione verso chi si dissocia dal pensiero unico o maggioritario, è contemporanea ed è il “mainstream occidentale” che viene utilizzato in vari modi per raggiungere scopi poco nobili.

    6) Capitolo Social. Ha ragione diavolo nel sostenere che la qualità di un blog non si può misurare con il volume dell’ interazione social. In Italia ci sono diverse testate gioralistiche che producono sistematicamete disinformazione e spazzatura stra colme d’ interazioni social. Ciò non toglie che producano spazzatura, mainstraem fra l’ altro, totalmente illeggibile per chiunque abbia un minimo di cervello e di onestà intellettuale. Quindi in definitiva, farsi belli con i numeri propinando merda non è un motivo di vanto. Quelli bravi i numeri li fanno produendo qualità informando.

    Chi non fa indottrinamento o propaganda terroristica mediatica mainstream, ovvero chi è tendenzialmente libero, non potrà mai avere i numeri e le interazioni di chi fa mainstraem, ma di sicuro ha tutta un’ altra caratura umana ed onestà intellettuale nel descrivere le cose. Della serie chi è libero, oggettivo nei giudizi e indipendente dai personalismi e dai pregiudizi, avrà sempre un pubblico, o una nicchia di pubblico minoritaria libera ed intellettualmente onesta. Di fatti, diavolo tedenzialmente non banna. A differenza di altri che bannano tutte le voci diverse dal coro o che non condividono la linea editoriale, anche quando totalmente distaccata dalla realtà.

    1. Al punto uno non ho messo la parola scarso dopo giocatore riferito a Montolivo. La frase completa era:

      Non si può seriamente parlare di calcio giocato se si afferma che Motolivo è un giocatore scarso o se una rosa di questo tipo è scarsa

    2. Caro La Cantera, e’ molto apprezzabile il tuo sforzo di indagine e ragionamento ma manca la cosa piu’ importante : la sintesi conclusiva che spieghi perche’ con questo Presidente dalle mille vittorie, con questo AD che lo ha accompagnato nelle stesse , con questa “verita’ che sta nel mezzo ” ,con questa buona rosa , con questo Montolivo regista da non discutere , con Barbara ed il successo di Casa Milan, ecco , perche’ giochiamo male , perdiamo tutti gli scontri diretti , non vinciamo nulla da anni, siamo fuori dal calcio internazionale : PERCHE’ ???
      Ci DEVE essere un perche’ , amico mio , altrimenti ogni sottile , comprensibile per buona intenzione ma sospeso poi nel vuoto , faticoso pure, ragionamento , finisce con sortire l’effetto di “un colpo al cerchio ed uno alla botte” .
      A questo punto noi che scriviamo spesso conosciamo le reciproche convinzioni e ripetere i miei convincimenti e’ inutile e noioso.
      Ma soffermarsi , per capire la questione Galliani , ad analizzare il momento della,lite con Barbara come una svolta cruciale e’ passo indispensabile per capire.
      Ma analizzare se Montolivo , che va lodato per la sua ripresa , ha le caratteristiche per guidare una squadra al vertice, per guidare non per giocarci , non e’ affatto inutile o dannoso .
      Ma approfondire se la politica anti Berlusconi coinvolge i piani alti insieme ai tanti peones nel tentativo di dare il colpo di grazia al nemico odiato e invidiato , e’ esercizio socratico.
      Ma capire fino a che punto amici , dipendenti , parenti , tifosi , giornalisti , beneficati , sono in ansiosa attesa di dare la pugnalata di Bruto, mi piacerebbe assai. Poi, sai , Bruto mica era un invasato come quello che uccise Kennedy . No, no , era un figlio addirittura.
      E mi piacerebbe sapere , in mezzo a tante altre cose , come mai i problemi morali non vengano mai affrontati oggigiorno . Neppure da chi scive su questo Blog . Eh, gia’ sono scomodi !

      1. Vittorio le domande che poni non sono poi molto complesse da rispodere.

        Il Milan ha perso gli scontri diretti perchè strutturalmente meno organizzata di altre squadre.

        Purtroppo già che ne pensino alcuni, l’ organizzazione strutturale non dipede o almeno non solo dal calcio mercato. Le altre squadre che non hanno cambiato molti allenatori, che hanno consolidato la squadra, che hanno un rapporto più sereno con la tifoseria hanno dei fattori strutturali che il Milan non ha. Ecco perchè abbiamo perso gli scontri diretti e soffriamo in classifica. Ci sono stati errori dell’ allenatore, errori degli arbitri, errori individuali tecnici e rendimento spesso e volentieri sotto i loro standard da parte di alcuni. Ricordati sempre le parole di Bertolacci e di Mihailovic. “C’ è un ambiente strano intorno al Milan”. Lo percepiscono loro che sono sul campo. Non c’ è motivo di non credergli

        Il Milan è tornato ad investire seriamente solo da questa stagione dopo diversi anni. Il primo che sbaglia è Berlusconi a pretendere il tutto e subito anche se effettivamente, questa è una rosa che potrebbe giocarsela con le prime tre al completo. E’ ovvio (ma varrebbe per qualsiasi squadra al mondo) non è facile fare a meno mezza stagioen di giocatori come Menez e Balotelli.

        Ma Montolivo è un giocatore completo, finalista agli europei, sempre fra i migliori in campo. Non può essere visto come il male da combattere.

        Stesso discorso per il mercato fatto. Non si può dire che è stato fatto male. Semmai che è stato incompleto e che è più di prospettiva. Ma da qualche parte si deve pur cominciare.

        Oltre tutto il Milan sta cercando di rinnovare la propria struttura societaria. Insomma tutte cose che rientarno nella ciclicità negativa del calcio. Su Berlusconi (e io la cosa l’ ho indagata adando a fondo) c’ è stato un attacco mirato coordinato da altre potenze straniere per farlo cadere. Il Milan è stato uno degli strumenti utilizzati per attaccare Berlusconi politicamente.

  3. Premesso che è facile trovarle, ma almeno il link delle domande di Serafini andava fatto.
    Di quelle domande ne avrei fatte mie qualcuna, come la 3, la 6 e la 9 alle quali rispondi sempre allo stesso modo, ma che, mi dispiace, non riesci a convincermi.
    Sai bene che sto con Serafini da sempre. Su Galliani ti lascio passare che la vicenda Ambrosini ha accentuato il suo astio nei confronti dell’AD, ma aggiungo anche che a tutti noi tifosi l’allontanamento di quello che era il capitano e l’ultimo di una grande “stirpe” di giocatori rossoneri ha fatto molto male, non meno che quell’addio mai celebrato a uno dei più grandi di sempre, Paolo Maldini.
    Chi ti parla è uno che per tanti hanno ha considerato Galliani un genio. La mente, l’artefice di tutto è sempre stato SB, compresa la sua intuizione unica di aver trovato nel Geometra quello che prima ha dato luce alle sue tv e poi alla sua creatura calcistica (Marsiglia a parte… battuta che mi devi concedere), ma Galliani dopo l’assenza politica del padrone a rappresentato da solo il Milan, direi che quasi gli s’è cucito addosso con l’impossibilità di staccarsene. Forse è anche per questo che è diventato alla massa dei tifosi la figura da combattere e da abbattere. Proprio per questo personalmente non riesco a criticare Galliani senza metterci dentro SB: ormai sono una cosa unica, indivisibile e, purtroppo, oramai ingombrante.
    Non ha senso attaccare Berlusconi, santificando Galliani come suo parafulmine, come non ha senso maledire Galliani senza tenere conto che il potere vero ce l’ha Berlusconi. E’ un po’ che lo scrivo, ma l’andazzo di questi ultimi anni non ha un senso logico e la cosa non è proponibile pensando di chi stiamo parlando. Quindi? Quindi io non ho una risposta. Non sono un dietrologo e normalmente non sono neppure un malfidato, ma come diceva il buon Andreotti “A pensar male degli altri si fa peccato, ma spesso ci si indovina.”

  4. Galliani ha tenuto a galla il Milan negli in cui i rubinetti erano chiusi e lo ha fatto a modo suo. Alcune cose le ha prese, altre no.

    Anche a rubinetti aperti ha altnernato cose buone ad errori evidenti.
    Oggi abbiamo una buona squadra con alcuni potenziali campionidel domani (Donnarumma, Bertolacci, Romagoli, Niang).

    • moskatomica il 2 Gennaio 2016 alle 12:46

    Signor La Cantera vedo che il suo grado di supponenza e arroganza è molto alto,a tutte quelle cose che prova a denunciare dandosi implicitamente del portatore del pensiero libero,onesto ed equilibrato io potrei fare tante obbiezioni,ma evito di parlare con chi in partenza giudica in quel modo chi la pensa differentemente

      • sadyq il 2 Gennaio 2016 alle 20:56

      Purtroppo è così. È convinto di essere il possessore della verità assoluta e di capire di calcio. Invece è solo un montato esaltato che fa da anni i soliti discorsi a cazzo!

      1. Non ho mai avuto la pretesa di piacere a tutti, di compiacere qualcuno e di essere il possessore della verità assoluta. Sono solo abituato a formare ed argomentare bene le mie tesi, a sostenerle, a non farmi manipolare.

        Per alcuni questo significa essere arroganti, supponenti e detentori della verità suprema. La verità è un altra e chi la vuole capire la capisce, tutti gli altri si terranno le loro considerazioni sbagliate

          • sadyq il 3 Gennaio 2016 alle 23:42

          Certo, la verità!

    1. Gentile Moskatomica, lei potrà vedere anche bene ma credo che abbia compreso molto male.

      Tanto per cominciare io non la conosco quindi mi spiace si sia sentito chiamato in causa. Lei inoltre non conosce me e non capisco come faccia a darmi del supponente e dell’ arrogante.Sadyq almeno mi conosce, sbaglia valutazione anche lui su di me come come sbaglia su tante altre valutazioni, ma almeno ha il buon senso di giudicarmi perchè mi conosce. Il mio era un ragionamento generico. Neanche indirizzato a qualcuno di specifico visto che sono molti i tifosi o i gruppi che stanno sbagliando completamente l’ atteggiamento da tenere con la squadra. Purtroppo come lei ben sa molti tifosi o ex tifosi odiano il Milan (o quello che secondo loro è diventato) e la parte di tifoseria che invece orgogliosamente lo ama ancora.

      Vede io sono per costruire, non per distruggere e non ho personale simpatia per chi invece vuole solo distruggere. Capisce che non è un semplice pensarla diversamente. Sono filosofie diverse di stare al mondo.

      Lei potrà fare tutte le obiezioni che riterrà opportuno fare, ma nessuno può mettere in dubbio la mia onestà intellettuale, libertà di pensiero ed obiettività e credo di averlo abbondantemente dimostrato nella mia vita nei diversi argomenti affronati. E di sicuro non credo che qualcuno possa venire a dare a me del filo Galliani. Visto che negli anni non ho condiviso molte delle sue scelte e che preferirei dare tutto in gestione a Barara e ad un direttore sportivo. Io non ho padroni a cui devo rendere omaggio e le mie sono valutazioni totalmente personali. e se proprio la vuole sapere tutta nemmeno condivido l’ eccessiva difesa del gestore del blog a Galliani.

      Di sicuro condivido anche meno chi sa solo scrivere sulla base di pregiudizi e personalismi. E lei si è posto con evidente pregiudizio nei miei confronti dandomi del supponente e dell’ arrogante

      Saluti

        • sadyq il 3 Gennaio 2016 alle 00:14

        Beh, lui ti può benissimo conoscere da anni come ti conosco io. Chi te lo dice che non ti legga da tanto e solo oggi è voluto intervenire?
        Bastano i discorsi che fai sulle ‘colpe’ dei tifosi, a capire come ragioni. Basta leggere due tuoi commenti.

        1. Fino a quando tutta la tifoseria (e non solo una parte) non farà il suo dovere di sostenere e difendere la squadra a prescindere da chi la dirige, al fine di creare intorno ad essa un ambiente sano, sereno ed accogliente per lei e per i tifosi, sarà impossibile spostare l’ attenzione su altre problematiche. E’ proprio una questione cruciale. Un problema strutturale che ci portiao dietro da anni e che impedisce la piena competitività.

          Mi sorprende molto (per certi versi e meno per altri)chi non la pensa in questo modo.

        2. Sei pronto per scrivere il tuo personalissimo “Mein Kampf”.

          • sadyq il 3 Gennaio 2016 alle 23:44

          Io non sostengo e difendo assolutamente nessuno, “a prescindere”. Mai e poi mai!

  5. Tutto tornerebbe alla normalità se a partire da noi stessi cominciassimo a guardarci allo specchio e fare autocritica. Serafini mi ha dato l’impressione, questo da molti anni, di non appartenere alla categoria di chi è in grado di auto censurarsi. E’ scontato che, a parte la politica, io sono assolutamente, in temi calcistici, complementare a ‘Diablo’. Questa volta vado più in la’ e dico che lo condivido quasi con entusiasmo. Ragioniamo… ed è quello che chiedo a chi io da sempre chiamo ‘il Caravaggio’. Il centrocampo del Milan per far tornare grande i Rossoneri ha bisogno del Caravaggio… quello vero… quello che avevo applaudito entusiasticamente in un Bayern Monaco-Fiorentina. Questo è mancato al Milan ed è questo che mi aveva riempito di nostalgia per Andrea Pirlo. Ma questo Milan che sta nascendo fa nascere in me la speranza di un ritorno agli antichi fasti Donnarumma è un fenomeno così come lo era Gianni Rivera. Uno è nato portiere l’altro nacque centrocampista moderno al punto che fu lui ad ispirare il pressing offensivo rubando palla a un difendente, in Estudiantes-Milan ed andando a fare gol in una sfida memorabile per la durezza atletica inusitata e dove Gianni, quello vero, Rivera il milanista, sconfessò e sbugiardò persino Gianni Brera ricacciandogli in gola il vezzeggiativo di ‘abatino’. Ma non soltanto Gigio…anche tanti giovani anche se pagati a ”peso d’oro’ danno la speranza al Milan che presto sia la società che la squadra usciranno dal tunnel della mediocrità! Mi aggrappo ancora, forse più da tifoso che non da razionale critico al mio Caravaggio. E’ lui il nocciolo della questione. Se ritornerà quello di quella storica serata tedesca… nulla sarà vietato ai sogni ed alle speranze di rinascita di un grande Milan!

    1. “Il centrocampo del Milan per far tornare grande i Rossoneri ha bisogno del Caravaggio”
      Dopo Raffaello e Pinturicchio, adesso spunta fuori Caravaggio….

      “Ma questo Milan che sta nascendo fa nascere in me la speranza di un ritorno agli antichi fasti”
      Troppi brindisi a capodanno.

      “…centrocampista moderno al punto che fu lui ad ispirare il pressing offensivo rubando palla a un difendente”
      Rivera che fa pressing dove lo hai immaginato o sognato?

      “Gianni, quello vero, Rivera il milanista, sconfessò e sbugiardò persino Gianni Brera ricacciandogli in gola il vezzeggiativo di ‘abatino’.”
      Mai visto o sentito Brera ricredersi delle sue convinzioni calcistiche. Addirittura prima di Milan-Steaua del ’89 consiglio ad Arrigo di aspettarli e colpirli in contropiede.

      “Se ritornerà quello di quella storica serata tedesca…”
      Anche Balotelli se tornasse a essere quello degli europei contro i tedeschi…

      Hai decisamente abusato di alcol e fumo in questo fine anno.

      PS: ma un po’ di formattazione no?

    • Marchese il 2 Gennaio 2016 alle 15:55

    Riporto di seguito un post, risalente grosso modo di un anno, fa di Frank.R.59, che mi sembra assolutamente esaustivo sull’annosa querelle: “… possibile che non riusciate a capire che il presidente e Galliani sono semplicemente due chiappe dello stesso culo?…”.
    Nei miei interventi passati ho citato più di una volta questa frase – certo non di stile provenzale, ma indubbiamente efficace a rappresentare una situazione ormai trentennale – eppure ogni volta si trova chi tira la giacca ora a Berlusconi ora all’AD. È semplicemente un falso problema.
    Il Presidente, quando si tratta di godere, si presenta e fa il bello (del resto ci ha messi i soldi e, negli ultimi anni (quelli più infelici) ci ha messi i danè veri e propri, non gli incroci finanziari con le società controllanti…); quando il meteo vira al brutto, ecco pronto Galliani con la sua immancabile cravatta gialla, del resto strapagato anche per questo.
    I due negli anni hanno stravolto il mondo del calcio, acquisendo giocatori straordinari (tempi di vacche grasse, anche politicamente parlando) ed allestendo una squadra di assoluto valore mondiale. Si cacciava la grana e tutti correvano a vestire il rossonero.
    Oggi che i tempi sono cambiati (fiscalità italiana penalizzante, stadio non di proprietà, una diversa visione dell’affair Milan all’interno della famiglia Berlusconi, etc.) occorre mettere in campo competenze diverse, ossia conoscenze calcistiche, che non è detto rientrino nellai stretta pertinenza dell’AD, né io infatti lo pretendo. Quello che m sarei aspettato, dopo la famosa estate delle cessioni eccellenti Ibra e Thiago Silva, era che si fosse affiancata per tempo all’AD una figura illustre e calcisticamente rilevante, per consentire di traghettare il Milan attraverso quegli anni necessari a ricostruire una squadra con molti meno soldi che nel passato, ma con più certezze tecniche e di programmazione.
    Si è preferito la via degli spot (Siamo la quadra più titolata al mondo) e abbiamo acquisto una raccolta di mezze cartucce, che ha finito col completare il progressivo impoverimento della rosa sui livelli chiari a (quasi) tutti, con i i risultati che sono sotto gli occhi di chiunque.
    Se proprio debbo esprimermi sulla querelle generata dalle famose dieci domande di Serafini, mi accosto più alla posizione, chiara e motivata, di Milanforever che non alle altre, pur con delle note di merito rintracciabili in ognuna di queste. La verità è come la Medusa, ha molte facce e non sono tutte sempre piacevoli.
    Su un punto, però, sono intransigente ed è quello sulla questione dei tifosi e delle stucchevoli classificazioni tra evoluti e non ed altre sottospecie, neanche si stesse a parlare delle varietà dei celenterati.
    Io sono e resto un tifoso rossonero. Lo sono da sempre e morirò rossonero, orgoglioso di esserlo anche in questo periodo amaro, in cui tifo come e più di sempre. Del resto, ho passato due stagioni in serie B con la Mitropa Cup (abbiamo vinto pure quella!) e non rinnego nulla, tanto più rispetto alle vergogne dei Gobbi e alle prescrizioni salvifiche dei nostri cugini.
    Però, credo che una capacità critica sia doverosa, non per un gusto sadico di rivalsa, ma per cercare di comprendere le ragioni che ci hanno portato a questo punto, perché altrimenti, cari miei, non se ne esce.
    In questo senso, anche una sgangherata protesta della curva più riottosa – fermi restando i presupposti di etica cui mi pare facesse riferimento Diavolo – può servire ad indicare un strada o comunque a suggerire un pensiero diverso da mettere a confronto con le altre posizioni.
    Ma, per carità, non commettiamo l’errore di crederci i santi depositari della Luce, perché scateniamo solo faide interne in cui ci si arrovella per cercare l’insulto più rovente da riservare a che fa il tifo accanto a noi.
    Le battute, quelle sì, sono bene accette, ma gli insulti, magari, riserviamoli ai ladroni, ai prescritti, ed alla canèa che monta da tanti giornalai (non giornalisti) prezzolati.
    Ho avuto il privilegio di vedere giocare Van Basten a San Siro: non mi stancherò mai di essere milanista.

  6. Chiaramente la richiesta di formattazione nell’editor era rivolta a diavolino

  7. Caro Milanforever con me in tema di rimembranze storiche sbagli indirizzo! Ti invito a rivedere l’azione che in Estudiantes Milan fece Rivera pressando un difendente argentino e rubandogli palla per andare in gol. Poi su Brera, che è uno degli scrittori che preferisco, non dico che sia lui ad aver detto alcunché… ma dico che venne sbugiardato dai fatti visto che Rivera in quella partita, ma non solo basti chiedere a Salvioni del Lecco che venne messo fuori causa fisicamente da Rivera, sbugiardò Brera che lo riteneva, a mio avviso per invidia perché lui era un ‘marcio’ interista, un mezzo giocatore e spiegò l’appellativo ‘abatino’ dicendo persino che era un complimento mentre, tu ben sai che non soltanto il popolino lo interpretava come un aggettivo dispregiativo. Rivera ha insegnato calcio, elegante e tecnico, non soltanto a gente come Brera oppure Gualtiero Zanetti suoi detrattori. Ti consiglio di leggere anche cosa pensavano di Gianni sia Gino Palumbo che, soprattutto, il suo mentore Oreste del Buono! ps Non bevo e tanto meno fumo alcunché… il brindisi di mezzanotte me lo concedi? Poi per quanto riguarda Montolivo ti consiglio di toglierti le fette di salame che hai sugli occhi e giudicare con serenità! Buon anno…io spero Rossonero!

    1. Sono grandino anch’io per ricordare quegli anni e quelle coppe. Prova a rivederti il filmato della partita e del gol di Rivera su YouTube (https://www.youtube.com/watch?v=hbtlOpa2ACQ). Se quello che ha fatto è pressing Rocco era come Sacchi. Solo il solito passaggino orizzontale sbagliato. di difensori che, oltre che delinquenti, erano abbastanza brocchi.
      Poi guai a chi mi toccava Rivera. Brera, oltre che per la sua scrittura ineguagliabile, lo perdonavo solo per la sua amicizia con il Paron.

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