L’alfabeto del Milanista 2009-10

A come ABATE: e lo dico con un pizzico di presunzione, perchè quest’estate ho fatto più volte il suo nome come possibile sorpresa. Sta bruciando le tappe, ci piacciono molto la sua grinta e la sua personalità. Sicuramente un punto fermo da cui ripartire.
B come BERLUSCONI: perchè che piaccia o no, il nostro Presidente oggi è lui e credo che lo sarà ancora per un po’ di tempo. Quindi non resta altro che sperare che Silvio si rinnamori del nostro Milan e ci porti fuori da questo tunnel nel quale lui stesso ci ha condotti.
C come CARLETTO: insultato a ripetizione lo scorso anno (anche da me), ma oggi forse dobbiamo ricrederci. Il terzo posto, a pari punti della Juve, con la seconda miglior difesa, con quella rosa, con un anno intero con Maldini e Favalli centrali quando andava bene, altrimenti Maldini e Senderos, senza Nesta, senza Abate, senza Borriello eccetera non è affatto un pessimo risultato.
D come DINHO: cioè colui che doveva essere il nostro nuovo leader. Non lo è, semplicemente non lo vuole diventare, si accontenta di qualche giocata estemporanea in campo e di fare la bella vita fuori. Non un gran comportamento per uno che guadagna 8 milioni all’anno. Un peccato
E come ENTUSIASMO: quello che si è perso e che bisogna assolutamente ritrovare per non trasformare una stagione difficile in una stagione da dimenticare. Dobbiamo ritrovarlo tutti, dal presidente, all’A.D, alla squadra, ai tifosi
F come FORTUNA: che, inevitabilmente, ti volta le spalle nei momenti difficili. Non possiamo farne una colpa, dobbiamo lavorare per far sì che le cose migliorino presto e che la sorte torni a sorriderci di tanto in tanto.
G come GIOCO: quello che più manca a questa squadra. Non si capisce quale sia il nostro vero modulo, il nostro 11 titolare, le nostre armi, nulla… E il fatto che la squadra non è fortissima non è una scusa. Chievo, Bari e Cagliari ad esempio esprimono una certa idea di calcio, noi no.
H come HUNTELAAR: forse è troppo presto per giudicarlo, ma i suoi movimenti, il suo modo di gestire i palloni, il suo carattere mi ricordano molto un certo Gilardino…e la cosa non mi piace.
I come INZAGHI: che alla sua età è ancora un esempio per molti giovincelli. Se supereremo il turno di Champions e Pippo rinascerà come al solito verso primavera, potremo toglierci qualche soddisfazione europea, d’altronde si sa che Pippo ama la Champions tanto quanto Lei ama lui.
L come LEONARDO: troppi errori, poca convinzione, zero gioco. Direi una scommessa persa. Non sembra che si voglia cambiare strada, quindi avanti con Leo, sperando che abbia il coraggio di osare e proporre cose nuove. Basta con Janku e Oddo!
M come MALDINI: perchè uno con la sua personalità manca tantissimo in campo, ma soprattutto fuori. Ci sta provando Nesta a fare il leader, ma sostituire Paolino è impresa quasi impossibile.
N come NOIA: quella che mi assale vedendo giocare il Milan sempre allo stesso modo, mai una reazione, mai qualcosa di diverso…sempre i solti “vecchi” che passeggiano in campo come se non gliene fregasse nulla di quello che stanno facendo.
O come ORGOGLIO: perchè dopotutto siamo pur sempre il Milan! Van bene le critiche, ma certe esagerazioni nevrotiche e depresse non mi piacciono proprio. Suvvia!
P come PATO: che merita un capitolo a parte, quindi, qui, dico solo che, personalmente è la più grossa delusione da inizio stagione. Ne riparleremo…
Q come QUARESMA: ormai nemmeno gli stop dei cugini ci tirano su di morale, però vedere di tanto in tanto Quaresma sì, o almeno per me, è così. E penso che se l’avessimo preso noi probabilmete qualche tifoso particolarmente depresso si sarebbe già buttato nel Naviglio.
R come RIFONDAZIONE: che dovrà avvenire necessariamente la prossima estate. C’è tanto lavoro fa fare, tanto da cambiare.
S come SEEDORF: perchè visto quanto gioca quest’anno mi viene da pensare che non fosse semplicemente il cocco di Ancelotti, forse c’è qualcosa in più, forse è lui che comanda nello spogliatoio.
T come TERZO POSTO: fondamentale per costruire il futuro, qualcosa da raggiungere con ogni mezzo.
U come UMILTA’: parola d’ordine, non siamo più la squadra che può battere chiunque, siamo la squadra che può perdere contro chiunque. Testa bassa e lavorare. Molto.
V come VOGLIA: di onorare questa maglia, questi colori, questi tifosi. Non si vede spesso ed è questa la cosa che più mi amareggia.
Z come ZERO TITULI: perchè anche quest’anno finirà così. Non importa, a patto di vedere una squadra che lotta e corre, che non si lasci trasportare dalle difficoltà e che non si nasconda dietro i tanti problemi.