L’ora della scelta

Chiuse le buste, è il grande momento. Sarà annunciato domattina il nuovo redattore di RossoNero sémper.
Ma oggi lo lascio per segnalarvi i post che ci sono giunti in redazione. Li trovate di seguito.


Certo che il tempo passa

Certo che il tempo passa, e i giocatori non sono più quelli di una volta. Non sono più i calciatori dei filmati in bianco e nero, dei racconti dei nostri nonni o al massimo dei nostri padri. Penso che il “palla lunga e pedalare” di Nereo Rocco non fosse solo uno schema, quanto una filosofia di vita basata sul giocare, sul vivere a testa bassa. Tutto un altro mondo, in confronto a quello patinato dei calciatori di oggi, le giornate sui set degli spot e le serate all’Hollywood. Certuni poi, oggi hanno persino il coraggio di lamentarsi. Due esempi su tutti, per restare nel nostro cortile: Pippo Inzaghi e Rino Gattuso. I gemelli lontani dei calciatori che erano fino a due anni fa. Dicono di non giocare, invece anche loro le loro occasioni le hanno avute. E sprecate. Eppure, la dirigenza rinnova. Mai visto approccio più sbagliato…

Con certi calciatori bisogna usare il pugno duro, affermare con forza che il passato non deve contare, puoi essere anche Pelè (non Abedi né l’ex Inter) ma se giochi male, sei al livello della più infima delle riserve. Se poi qualcuno non ha più stimoli, si parta con la riduzione dell’ingaggio, o direttamente, li si mandi a svernare a Dubai, o in America, o in Giappone: basso livello, ma tanti soldi. Chi non ha voglia e sa solo lamentarsi non è degno di una buona squadra di calcio, tantomeno del Milan.

Abbiamo un giovane fortissimo in squadra: Giancarlo Zigoni. Abbiamo un giovane campione al Parma: Alberto Paloschi. Abbiamo un attaccante forte e relativamente giovane come Marco Borriello. Abbiamo un ragazzo come Edin Dzeko che è fortissimo e che sbava per il Milan. Che ci costa un VERO 4-3-3? Poi i moduli sono intercambiabili, si può tenere Ronaldinho di volta in volta sulla linea del centrocampo o su quella dei trequartisti (facendo riposare una prima punta)… e poi i rinforzi, GIOVANI, per la linea del centrocampo. Dopo questa stagione BASTA con la farsa di Beckham per mezza stagione. C’è gente come Mariga in giro, c’è gente come Krasic (e sperimo di averlo). Nesta, e qua lo dico purtroppo, non è immortale, e ci serve un terzo centrale difensivo. Da barese mi fa male dirlo, ma al Milan serve Andrea Ranocchia. Ha delle qualità immense, pari a quelle del nostro uomo.

Caro Adriano, caro Ariedo, caro Silvio…avete due mani a testa: una dev’essere stretta in un pugno di ferro, l’altra al portafoglio aperto (ma nemmeno troppo…)
bari2020


A Gennaio niente illusioni

A gennaio il Milan acquisterà solo Bechkam e Adyiah. Galliani è stato abbastanza chiaro, inutile sperare che alla corte di Leonardo arrivi qualche altro giocatore.

Si possono dire due cose al riguardo: se si pretende che vengano acquistati giocatori per rinforzare la squadra nell’immediato, secondo me si commette un errore. La storia ci insegna che difficilmente un giocatore acquistato nel mercato di riparazione si rivela poi fondamentale per il proseguo della stagione. È accaduto con Desailly parecchi anni fa (merito del “genio” Capello), è successo con lo stesso Bechkam l’anno scorso, che si è rivelato fondamentale. Ma sono casi rari.

Questo però non significa che il mercato del Milan debba rimanere bloccato, tutt’altro. Innanzi tutto approfitterei per liberare la rosa di alcune “palle al piede” come Kaladze (magari anche Dida, ma purtroppo ha rinnovato). E poi si potrebbe investire per la prossima stagione, con giocatori giovani che avrebbero l’opportunità di ambientarsi così come fecero Pato e Thiago Silva (con ottimi risultati).

Io penso che sia giusto proseguire con questa rosa fino alla fine della stagione, che comunque è in grado di arrivare almeno terza in campionato e in Champions chissà…
A fine stagione, una volta conseguita la sicurezza di partecipare alla Champions League, bisognerà pensare a rinforzare la squadra. Dato per scontato che la nuova politica societaria incentrata sulla tirchieria non porterà grandi campioni, penso a un portiere (Marchetti), un terzino (Bale) a un difensore centrale (Astori) a un centrocampista (Mariga), oltre che al ritorno di Paloschi. Considerando l’abbandono di Favalli, Inzaghi, Roma e un altro portiere (sarebbe ora!!!), la squadra sarebbe in grado di affrontare un’altra stagione di buon livello e l’età media della rosa si abbasserebbe ulteriormente.

Tutto questo in attesa del così detto “anno zero”, cioè il 2011, quando scadranno la maggior parte dei contratti dei “senatori”: Pirlo, Seedorf, Dida, Kaladze, jankulowsky, Oddo, Nesta, Zambrotta. Se la società vuole recuperare un po’ di popolarità molti di questi giocatori non dovranno essere riconfermati, e a quel punto si risparmierà talmente tanto in stipendi che ci saranno le risorse necessarie per attuare una vera e propria rivoluzione.

Almeno lo si spera…

elbonito