Brasile 2014: il gruppo F

Brasile 2014, gruppo F

Gruppo F

Se il Brasile è il favorito numero uno per la vittoria finale, la numero due è l’Argentina. I sudamericani si ritrovano in un girone non complicatissimo, in cui la Bosnia potrebbe essere lo scoglio più insidioso, mentre Iran e Nigeria sembrano in partenza avversari abbordabili.

ARGENTINA

Per Messi e company l’obiettivo è quello di arrivare fino in fondo in questo mondiale, e magari provare a rovinare la festa al Brasile, su cui ci sono tutte le pressioni possibili. Il talento nella albiceleste di certo non manca, con i vari Aguero, Di Maria e Higuain a are compagnia al talento del Barcellona. Già, proprio lui: quando si parla di pressioni, non si può non parlare di Messi in nazionale. Sembra che fuori dal cerchio magico di Barcellona (ma ultimamente anche lì) si spenga, ed è ancora questo che lo tiene distante da Maradona. Questa è la volta buona per dimostrare che anche in nazionale può fare la differenza…o forse no.

IL MIGLIORE: Leo Messi. Nonostante tutto, non si può non considerare il pluri pallone d’oro come stella della squadra. Se brilla lui, c’è più possibilità che lo facciano anche gli altri.

IL PUNTO DEBOLE: la difesa potrebbe scricchiolare, specie se confrontata con quella del Brasile.

VOTO SQUADRA: 8,5

NIGERIA

I campioni d’Africa possono essere l’ago della bilancia di questo girone: dallo scontro contro di loro passa il destino del secondo posto disponibile per accedere alla fase successiva. Hanno una squadra solida, imperniata sulla solidità di Onazi e Obi Mikel a centrocampo, e con un attacco veloce in cui Musa e Moses avranno sicuramente spazio. Per reggere contro l’Argentina dovranno dare tutto, anche quello che non hanno, ma con la Bosnia possono giocarsela a viso aperto.

IL MIGLIORE: John Obi Mikel, colonna portante della squadra e fondamentale in entrambe le fasi.

IL PUNTO DEBOLE: se l’attacco e il centrocampo hanno le loro buone individualità, forse lo stesso non si può dire per la linea difensiva.

VOTO SQUADRA: 5

BOSNIA

Sottovalutarli sarebbe l’errore più grande del mondo: si sono qualificati con facilità, ed hanno elementi che possono mettere chiunque in difficoltà. Ovviamente stiamo parlando di Pjanic, che quest’anno ha dimostrato alla Roma quanto vale, e di Dzeko, seppur reduce da una stagione vissuta quasi esclusivamente in panchina. A questi, si può aggiungere anche Lulic, che con la Lazio si è ben comportato. Il secondo posto potrebbe essere il loro, se tutto gira come deve.

IL MIGLIORE: Miralem Pjanic. Piedi d’oro, senso del goal, tiro da fuori e tanto altro: un vero fenomeno.

Il PUNTO DEBOLE: accanto ai punti fermi della squadra tutto deve girare perfettamente, altrimenti rischiano.

VOTO SQUADRA: 6

IRAN

Fatico a farvi un’analisi tecnico-tattica di questa squadra, visto che la maggior parte dei giocatori sono quasi del tutto sconosciuti. C’è da dire che si sono qualificati a sorpresa davanti alla Corea del Sud, e che di conseguenza si può dire abbiano beneficiato del lavoro del CT Carlos Queiroz. Ora, resta da vedere se riusciranno a mantenere il passo delle altre avversari del girone, sulla carta tutte più attrezzate. Per farlo si affideranno a Javad Nekounam, definito come uno dei più forti giocatori nella storia del calcio asiatico, nonchè capitano della nazionale.

IL MIGLIORE: Javad Nekouman.

IL PUNTO DEBOLE: seppur ben allenata, la rosa rimane comunque mediocre per avversari importanti.

VOTO SQUADRA: 4