Torniamo a noi

                   

Ebbene, dopo esserci concessi una giornata di gufaggio, fallita ahimè miseramente (ma ci rifaremo più avanti) torniamo a concentrarci sul nostro Milan e sull'eredità che la partita di martedì ci ha lasciato.
Siamo agli ottavi, siamo passati come secondi, in pratica abbiamo rispettato le previsioni fatte al momento del sorteggio; ciò non toglie che questo girone ha lasciato un po' di amaro in bocca. Non abbiamo mai vinto in casa e abbiamo ottenuto solo un punto su sei con il modesto Zurigo. Peccato, il primo posto non era un'utopia, ora presumibilmente ci toccherà affrontare un big. Non mi spaventa, prima o poi ti tocca… Mi preoccupa di più dover giocare il ritorno fuori casa. In certe serate San Siro da un contributo importante, ma tant'è.

Veniamo a quanto ha detto la partita, ben più di quanto ci si potesse aspettare. Innanzitutto è arrivata la conferma di quanto pensato dopo Catania e cioè che il modulo 4-2-fantasia (come ribattezzato dallo Zio Fester) funziona alla grande quando riusciamo ad imporci da subito. Se sono gli avversari ad attaccarci andiamo in difficoltà: i reparti si allungano terribilmente, a centrocampo si va in apnea e diventa difficile risistemarsi. E quindi? Che fare? Cambiamo modulo? No, perchè non possiamo dimenticare i risultati che ha prodotto, però ci vorrebbe più elasiticità mentale da parte di Leo. Ad esempio abbassare Seedorf sulla linea di Pirlo e Ambro e tenere più bloccati i terzini.

In secundis abbiamo capito che Leonardo non conosce la parola turn-over. Schierare dall'inizio quattro giocatori non al 100% è un rischio elevato, pagato caramente con l'infortunio di Thiago Silva. Ok, la rosa è corta, non ci sono molte riserve e ancora meno sono quelle all'altezza, ma mi chiedo se Flamini non potesse giocare al posto di Ambro. Sì, poteva. Idem per Kaladze, meglio vederlo per una partita sola che rischiare di avercelo titolare a lungo (e meno male che c'è la sosta per recuperare Thiago Silva, altrimenti era un guaio ancor più grande).
In sintesi rimprovero al nostro allenatore uno scarso utilizzo di tutte le risorse a sua disposizione e penso ad Antonini riscoperto solo dopo l'infortunio di Oddo o a Huntelaar.
E' vero che la panchina non abbonda, ma nei ruoli in cui ci sono delle alternative Leonardo deve fare maggior turn-over. E al resto deve pensarci la società da gennaio. Altrimenti si rischia che qualche infortunio possa costarci molto caro.