Fuori dal campo, il nulla

Adriano-GallianiSiamo in una situazione particolare, ed è impossibile negarlo. Faccio fatica a riconoscere il Milan che ho sempre ammirato in quello degli ultimi mesi. E non parlo di gioco, risultati e giocatori, tutti aspetti che possono e devono necessariamente mutare con il tempo, ma di società.

Il “caso Seedorf” è solo l’ultimo disastro di una serie incredibile, in cui tutta la responsabilità è da attribuire alla dirigenza rossonera, sempre troppo assente nella figura del presidente, e anche confusionaria da quando ci sono due AD. Troppe parole, o troppo poche o addirittura nessuna: atteggiamenti inspiegabili e immotivati, di cui non se comprendono le ragioni. Nel momento forse migliore della stagione, parlando delle ultime settimane, sono venute a galla polemiche sulla stabilità dello spogliatoio, dubbi sui rapporti tra Seedorf e Galliani, ripensamenti da parte di Berlusconi: inaccettabile!!! Non siamo abituati a questi scempi, perché il Milan non è mai stato così e mai avremmo voluto che lo diventasse. E non nascondiamoci dietro alle fazioni, alle prese di posizione: sanno tutti benissimo che Clarence sta facendo nettamente meglio di Allegri con la stessa squadra, così come sanno tutti benissimo che c’è voluto più di un anno per cacciare il livornese, quando invece Seedorf ha il fiato sul collo dopo soli due mesi e senza ragioni. Forse, le vere fazioni ci sono dentro la stessa società, o forse manca davvero qualcuno in grado di prendere decisioni assumendosene le responsabilità.

Il campo ci consegna una squadra sana, competitiva, vogliosa e compatta. Facciamo più goal e ne subiamo meno, soffrendo anche pochissimo durante i 90 minuti; le ragioni delle critiche non le trovo, e non le troverò perché non esistono. Se siamo in grado di metterci in difficoltà con le nostre stesse mani, beh allora vuol dire che c’è qualcosa di marcio ai piani alti. Non mi interessa di chi sia la colpa, perché io non mi schiero a prescindere pro o contro Galliani, Berlusconi, Barbara o altri. Io analizzo solo i fatti, e i fatti dicono che la confusione della società e delle teste al suo interno sta rischiando di portare scompiglio in una squadra che aveva finalmente, dopo tanta sofferenza, trovato un suo equilibrio. Basta partiti e fazioni, qui bisogna guardare al bene del Milan, che deve venire prima di ogni cosa.

Solo quattro solo le partite che ci separano dalla fine della stagione, e sono i quattro match più importanti di tutta la stagione. Lo spogliatoio deve tornare ad essere solido ed ermetico come un tempo, ma sopratutto la società deve avere una idea chiara da portare avanti con fermezza. Al momento, solo illusioni.

9 commenti

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  1. dubbi sui rapporti tra Seedorf e Galliani, ripensamenti da parte di Berlusconi: inaccettabile!!! Non siamo abituati a questi scempi

    Caro Nicco consentimi la stessa risposta data a Christian.

    Christian ho già detto e mi ripeto, perché ho la presunzione d’aver minimamente capito la filosofia ‘berlusconiana’, che Seedorf e Galliani dovranno navigare assieme almeno sino a quando scadrà il patto sottoscritto tra i due vecchi amici: Silvio e Adriano. In questo senso andava inquadrata anche la risposta di Barbara: – Seedorf? Lo ha scelto mio padre- Se Silvio conta ancora qualcosa, al Milan, i due presunti ‘nemici’ dovranno convivere. Non esistere che un dipendente non abbia un capo referente. Persino il Papa disse d’avere un capo. Probabilmente Clarence non aveva capito che il suo capo era Galliani. Intendeva riprendere quel filo privilegiato che aveva, da calciatore, con il presidente. Ma oggi questo, in rapporto ai mutati ruoli, non è più possibile. Seedorf , che è persona molto intelligente, lo ha capito. I risultati son cinque vittorie è un pareggio. Avanti così che va bene alla faccia dei gossipari e degli antimilanisti di professione!

    • Vittorio il 21 Aprile 2014 alle 11:57

    Perfetto ,Borgofosco.
    Ho scritto piu’ volte che la proprieta’ va rispettata e vi e’ da sempre ed ovunque un solo modo per i dipendenti per non farlo: dimettersi prima di essere licenziati.
    Galliani ha scelto di non dimettersi ed ha fatto bene.Non si rovina una carriera lucrosissima ed una prestigiosa amicizia decennale solo per non volere ammettere qualche proprio errore,anche se molto grosso.Se fossi al suo posto,o se mi potessi permettere di dargli consigli,non mi farei sorprendere dalle telecamere di tutto il mondo con espressioni contrite mentre lo stadio esulta.Clarence Seedorf,che pure ha il suo caratterino,mostra molta piu’ duttilita’ e diplomazia.Sara’ perche’ e’ piu’giovane,o per una intelligenza e cultura fuori dal comune,o per la sua esperienza multinazionale ad alto livello( 5 lingue parlate,campionati in squadroni top in Olanda,Spagna,Italia,Brasile).La scelta di Berlusconi e’ davvero lungimirante e non credo proprio che abbia il minimo ripensamento.La figlia dicendo: e’stata una scelta di mio padre da’un segnale di rispetto e di ineluttabilita’ ai (pochi per la verita’) ciechi e sordi che non capiscono.Ed un segnale ancora piu’ forte ai tanti che si illudono senza nulla in mano,senza alcun proiettile in canna di portare avati velleitari risibili complotti a danno del Milan.e se fra questi ultimi vi e’ qualche sedicente milanista che parla o che scrive peggio per lui.Una cosa e’certa: chi ha capito bene,per fortuna ,sono i giocatori e si vede bene sul campo.Addio ricordi infausti di manichini che ridono.

  2. Galliani se ne dovrebbe andare e lasciare il campo libero a Maldini e a Seedorf.

    Con Barbara Berlusconi la sua presenza non è più indispensabile

    • sadyq il 21 Aprile 2014 alle 22:17

    Ahahahahahahah …….. la proprietà va rispettata se se lo merita! Da anni ormai non se lo merita più! È inutile dare tutte le colpe a Galliani, che pure deve andar via. Ma rifilare tutte le colpe agli altri e salvare sempre la proprietà è proprio frutto di malafede! Vergognatevi!

    1. La proprieta ha scelto l’ allenatore, ha ripianato la perdita, e’ nel cda e ha messo sul piatto 50 milioni. Cosa deve fare di piu’?

    • Vittorio il 21 Aprile 2014 alle 23:29

    Sadyq ha tutto il diritto di criticare la societa’ perche’ non lavora per essa e non ne percepisce lo stipendio. Noi abbiamo il diritto di pensarla diversamente perche’ non lavoriamo per chi la denigra e la combatte e non siamo pagati da nessuno per questo.E quindi non abbiamo proprio nulla di cui vergognarci.Ognuno si tenga le proprie idee e continui a tifare Milan!

    • sadyq il 21 Aprile 2014 alle 23:52

    Invece si deve vergognare chi continua a criticare tutti tranne il vero responsabile della disastrosa situazione del Milan! Il discorso sul lavorare o meno per qualcuno, non c’entra una mazza. I tifosi criticano in quanto tifosi, che vogliono e pretendono il bene della squadra!
    Poi ci sono quelli che parteggiano, invece, per le varie simpatie e siete voi!

  3. 1) La situazione del Milan non è disastrosa
    2) La proprietà è colpevole unicamente di concedere ancora a Galliani troppi poteri

    • Vittorio il 22 Aprile 2014 alle 04:26

    Oggi,su Milan News Fabrizio Tomasello afferma di sapere con certezza che Seedorf e’ stato praticamente esonerato.
    Ma questo come cazzo lo sa? E se quella testata e’ Milanista come mai scrive una notizia cosi’ destabilizzante e dirompente?
    Qualcuno di voi ne sa qualcosa?

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