We Are AC Milan – Separati in casa

Berlusconi-Galliani1Ci si potrebbe fare tante domande su quando sia cominciata la crisi del Milan – molti dicono Atene 2007 ma è forse una risposta in parte falsa. Lo è per due semplici motivi: in Italia non si è più vinto per cinque anni non tanto per demeriti personali quanto per colpa di una squadra, l’Inter, che dopo Calciopoli ha vinto sì quattro scudetti ma a cifre fuori mercato (e paga ancora oggi quella gestione scellerata) e dopo quella striscia, di fatto, un titolo ce lo siamo pure portati a casa. Il declino del Milan ha una data ed un volto: la data è quella del 12 Gennaio 2012, il volto è quello di Barbara Berlusconi, l’intervento è quello nella trattativa Pato-Tevez  Un intervento osannato dai tifosi che come sempre, nella loro spocchia di aver sempre ragione in ogni trattativa di mercato, volevano tenersi il brasiliano rivelatosi poi il bidone del 2012. Come finì quello scudetto lo sappiamo tutti, come andò dopo anche.

Da lì in poi è cambiato tutto ed è cambiato in peggio: Adriano Galliani e Barbara Berlusconi hanno cominciato a pestarsi i piedi l’un l’altro – dai sabotaggi al mercato estivo del Milan (perché se dici “no” alla spesa per Strootman dici “si” anche a quella per Matri) per mettere in cattiva luce l’ex AD alla guerra interna su Allegri, sostenuto da Galliani ma rinnovato da Berlusconi (Silvio) unicamente per non dover pagare due stipendi e salvato da Berlusconi (Barbara) dopo che lo stesso Galliani lo aveva scaricato successivamente al pari di Verona contro il Chievo – salvo fare una dichiarazione post-Sassuolo ad esonero già avvenuto per scelta del padre al fine di prendersene i meriti.

La notizia è che BB al Milan ha portato comunque un progetto, la cattiva notizia è che questo progetto non riguarda per niente la squadra. I primi soldi spesi nell’era BB non sono stati infatti presi per un colpo di rilievo che rilanciasse la squadra ma per una nuova sede di cui, francamente, non se ne capisce né la necessità né l’importanza: sarebbe stato forse meglio aspettare il nuovo stadio per costruirla all’interno oppure nei paraggi. La cosa certa è che alla conferenza di presentazione di tale sede ancora una volta non era presente l’acerrimo nemico, Adriano Galliani, con cui ormai i buoni rapporti sono solo a parole e non a fatti e personalmente che l’ambizione personale di successo di BB stia rovinando questa squadra.

Come tradizione della famiglia sono già state rifiutate le dimissioni di Adriano Galliani – che credo giustamente lascerà il Milan anche se non in questo particolare momento. Ora serve un parafulmine su cui scaricare tutte le colpe di un cambiamento di gestione iniziato dalla proprietà e continuato su precisi binari della stessa: se AG lasciasse ora lascerebbe comunque da vincente e questo la famiglia non lo può permettere. Ag sarà quindi liberato (o spostato, a Mediaset?) nel momento in cui la sua immagine sarà definitivamente compromessa scaricando così i primi errori di BB sulla sua controparte. Ciò comporterà un cambiamento di progetto da parte del Milan – progetto che come già annunciato dalla stessa Barbara “porterà benefici tra tre anni“.

Il tempo dirà se questi tre anni implicheranno il tirare ulteriormente la corda di una tifoseria già impaziente o una vera e propria rinascita che, a mio parere, potrà avvenire solamente con la cessione maggioritaria (come vorrebbe Marina Berlusconi, ma limitiamoci al dualismo o non ne usciamo più) di quote che implicheranno la trasformazione in un vero club europeo. A Barbara va comunque la mia gratitudine per l’interesse nella costruzione di un nuovo stadio di proprietà anche se questo comporterà altri anni di astinenza visto il dirottamento delle spese sulla nuova struttura. In mancanza di una cessione vera, invece, sarà necessario far chiarezza su chi comanda al Milan oggi eliminando le faide interne e quindi delegittimando uno tra Barbara Berlusconi ed Adriano Galliani in modo da poter, finalmente, dare una risposta alla domanda “chi comanda al Milan?” e togliere la scusante per i fallimenti della controparte.

Dalle 12.00 di domani l’articolo sarà anche su Milanorossonera.it

3 commenti

  1. Siamo fuori dalla via del Signore.

    Barbara Berlusconi ha salvato il Milan. Infatti abbiamo cominciato ad avere i bilanci in ordine da quando c’ è lei. Prima eravamo soliti chiudere in perdita i bilanci di svariati milioni.

    Barbara Berlusconi non è la figura che deve entrare nel tema strettamente calcistica ma dei due è colei che porta al Milan un Direttore sportivo di cui c’ è disperatamente bisogno.

    Di Galliani ora c’ è bisogno solo perché gli attuali contratti li ha gestiti tutti lui, ma già da Giugno quando scatterà il taglio degli ingaggi potrebbe non essercene più bisogno e sarebbe importante dare a Barbara tutto il pacchetto gestionale

  2. Per quanto riguarda la sede, è stata una mossa azzeccata.

    Una sede in pochi mesi la tiri su, uno stadio è diverso. Se vuoi fare vedere al mondo che conta sul serio che ti muovi, il primo passo è rinnovare la sede. Chi è stato troppo sulle orme di Galliani fa fatica a capire appieno Barbara Berlusconi e si perde in sciocchezze tipo lo scambio Pato – Tevez.

  3. Il problema sarebbe Barbara Berlusconi ?
    Ma non era Balotelli ?

    …… mi sembra di sognare !

    Chiedo scusa in anticipo se qualcuno si riterra’ offeso, ma ci vuole una bella faccia tosta a dare la colpa a BB, salvando lo scempio di quei due farabbutti.
    (Galliani e Silvio Berlusconi , per chi non lo avesse capito)

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