Tutto da buttare?

2 aprLa stagione della tabula rasa rossonera (effettuata in verità a metà stagione in fretta e furia) sembrava, almeno a sentire i giornali, indirizzata addirittura a un piazzamento ben al di sotto della metà classifica per il Milan, specie dopo la disfatta in casa col Parma.

Causata per la verità anche dal rosso ad Abbiati con annesso 0-1 già al quarto minuto, che ha costretto la squadra ad inseguire per tutta la partita. Con la Lazio si è però vista una reazione da ottima squadra, a cui hanno dato seguito le vittorie meritate con Fiorentina e Chievo. E improvvisamente l’opinione pubblica ha cambiato vela; prima dell’Olimpico Seedorf era peggio di Allegri, poi tweet e commenti dei tifosi che dicono le cose come stanno sono calati improvvisamente. 20 i punti targati Clarence contro 12 di Allegri, con le stesse squadre. 8 punti in più e il Milan sarebbe tra Fiorentina e Inter, al quinto posto.

A un’attenta analisi, però, quello che manca veramente al Milan -oltre al gioco, che si sta costruendo con l’arrivo di Seedorf- è la continuità davanti. Nella classifica degli assist (sempre da prendere con le pinze comunque, come ogni statistica) il primo rossonero è Robinho (!) a quota 5. Per il resto il nulla, mentre squadre come Inter e Roma hanno 3-4 uomini in classifica, con parecchi assist ciascuno. Di contro, anche un giocatore che io stesso ho criticato in passato e che da tifoso che ragiona “di pancia”, davanti alla tv con gli amici, tante volte ho maledetto anch’io guadagna una certa importanza. Si tratta ovviamente di Mario Balotelli, che quatto quatto sabato si è portato al sesto posto in classifica marcatori con 13 gol. Che a differenza dell’anno scorso sono in gran parte su azione. Giocando male, magari, ma portando punti pesanti, come a Torino, Cagliari, e a San Siro col Bologna.

Questo, insieme alle buone prestazioni di Rami e Taarabt -da vedere se continueranno, il timore è che soprattutto il marocchino si trasformi in un nuovo Boateng– fa capire che forse non è tutto da buttare, mercato compreso. In fondo, in caso di sconfitta domani con la Roma, il Parma si troverebbe nonostante tutto a soli 5 punti. Con un calendario che vede sì 4 gare toste, con le trasferte a Genova, Roma e Bergamo e il derby, ma anche tre partite a San Siro contro le ultime tre, Catania, Livorno e Sassuolo. E, terminato il crollo di fine febbraio-inizio marzo tipico delle squadre di Allegri il cammino rossonero potrebbe essere in discesa.

13 commenti

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  1. Senza Allegri da inizio stagione oggi ci giochremo la qualificazione alla champions.

    Se non giocheremo le coppe europee (e se di conseguenza molti giocatori lasceranno il Milan) sarà solo colpa sua.

    Non c’ è nulla da buttare. A Parma i nostri in 10 avevano addirittura pareggiato. Sono stremati all’ ultimo quando ancora cercavano di attaccare per vincere.

    Ignobili le contestazioni dopo quella partita eroica giocata 85 minuti in 10 dopo le fatiche della partita di coppa

    1. Senza Allegri da inizio stagione oggi ci giochremo la qualificazione alla champions.

      Esatto, aspetto la valutazione dei punti di Seedorf.

        • sadyq il 2 Aprile 2014 alle 21:34

        Ahahahahahahahahah “aspetto la valutazione dei punti di Seedorf.” … i punti fatti in un campionato non si valutano. Non si possono valutare in un campionato di 38 partite in cui giochi l’andata oggi ed il ritorno tra sei mesi. A parte il fatto che c’è sempre anche un mercato di riparazione in mezzo, ma il risultato di una partita è soggetto a troppe variabili, tra cui anche il culo che può condizionare non poco diversi episodi decisivi!
        Certi confronti/valutazioni sono frutto di chi non ha un cazzo da fare e non danno nessun riscontro valutativo!

        1. Si prendono i 19 punti di Seedorf, li si moltiplica per due e si ha quanto poteva fare Allegri. Il mercato di riparazione? Ah ora conta? Dopo che avete detto che è stato pessimo?

          Certi confronti/valutazioni sono frutto di chi non ha un cazzo da fare e non danno nessun riscontro valutativo!

          Tipo quelli che calcolano dal 2008 in poi?

          • sadyq il 2 Aprile 2014 alle 22:07

          Quelli dal 2007 in poi, non sono confronti, è soltanto evidenza dei fatti! Anche un povero mongolo cieco si accorgerebbe della totale assenza della proprietà, dei mercati assurdi fatti di parametri zero e questue ai vari presidenti amici!

          • sadyq il 2 Aprile 2014 alle 22:16

          E il mercato di riparazione è stato aperto per tutti. Qualcuno poi ha riparato, qualcuno no. Ma i cambiamenti ci sono stati! Fai il finto tonto?

        2. Sento il rumore delle tue unghie sui vetri.

          • sadyq il 2 Aprile 2014 alle 23:46

          Magari son le tue, visto che sei abituato a cercare simili e impossibili rampicate!

  2. I denigratori di Seedorf erano i Gallianiani, molti di loro prezzolati, che tiravano la volata all’esonero per dare carta bianca al pelato.
    Impossibile non vedere le differenze tra l’olandese e Allegri.
    Detto questo , Seedorf desta diverse perplessita’, nelle scelte di formazione, per esempio, ma va giudicato solo il prossimo anno.
    Non so se ci conviene qualificarci per l’Europa Ligue.
    Si potrebbe affrontare l’anno della rinascita con una rosa molto, ma molto piu’ snella, frutto di numerose cessioni/regali (e chi se li compra…)
    a fronte di massimo due o tre acquisti mirati, e impostare una stagione come quest’anno ha fatto la Roma.
    Si puo’ anche fare a meno degli introiti, modesti, della EL, a patto che non ci sia piu’ Galliani a far danni.

    1. Per quel che concerne trovo leggermente fuori luogo(evito l’aggettivo delirante) l’ultima parte del tuo discorso.
      Cioè ci sarebbe da fare la rivoluzione a prescindere dal ‘generale Galliani’?

      Mentre tu postavi questo io ero intento a fare, altrove, questo commento:

      Direi che la telenovelas Maldini diventa ogni giorno sempre più stucchevole.
      Chi ha idee e vuole proporsi sia il benvenuto per arricchire culturalmente una grande società qual’è il Milan. Ma già la squadra è stata affidata ad un allenatore neofita(pagato come se fosse un grande allenatore).
      Ora Maldini, secondo me, dovrebbe entrare in punta di piedi, non come pretenderebbe lui in pompa magna, così come hanno fatto tanti campioni, Franco Baresi su tutti, che lavorano per il Milan.
      Il tempo dirà se Paolo diventerà un grande dirigente così come dirà se Clarence diventerà un grande allenatore.
      Al momento la squadra rossonera sta uscendo dalle sabbie mobili della lotta per non retrocedere grazie all’apporto significativo di Adriano Galliani.
      Questi sono fatti…gli altri sono chiacchiere da bar se non vere e proprie congetture.
      Una grande società si gestisce con la piena concordia e l’ unità d’intenti.
      Cose che al momento appaiono come una conquista perché tutti i giorni si verificano episodi e comportamenti che vanno più verso la ‘secessione’ che non verso l’unità nel Milan.

    • Vittorio il 4 Aprile 2014 alle 07:01

    Caro Borgofosco,vorrei capire cosa potrebbe essere una secessione.Chi sarebbe colui o coloro che la fanno e chi sarebbe chi la subisce.A me sembra che la proprieta’ sia molto unita ed abbia designato l’erede quindi non vedo secessione possibile.Piuttosto credo che Adriano Galliani debba fugare con parole e fatti una sensazione sicuramente sbagliata che potrebbe evocare fantasiosi accostamenti ad un infausto periodo Juventino con triadi ed interregni.Galliani ha sbagliato a scegliere Allegri per una ricostruzione della squadra gloriosa ma invecchiata.Ma l’errore e’ diventato catastrofe con l’insistenza della riconferma questo anno.Molto semplicemente,Galliani ha oltrpassato i limiti del buon senso e gli ultimi anni sono andati per come sono andati.Dopo anni gloriosi si puo’ sbagliare ma adesso deve scegliere se offrire la sua collaborazione con il conseguente obbligo di fedelta’ alla designata erede sempreche’ questa lo voglia, o scegliere altra occupazione.Noi ,tanti,siamo per la continuita, per la proprieta’ stabile e tifosa ed Italiana degli Agnelli,dei Moratti ,dei Berlusconi.E non vogliamo passare tempi tristi di interregni, triadi ed altro.Ed adesso,Borgofosco e gli altrii,vi prego di parlare di questa ipotesi di secessione o Dio non voglia di tradimento od usurpazione.

    1. Io sono per il Milan e la continuità della meravigliosa storia rossonera(la squadra italiana che ha più tifosi a livello planetario).
      Ho visto il tramonto di epoche con presidenti ineguagliabili come Angelo Rizzoli(sotto l’egida del padre Andrea) e di una dirigenza straordinaria voluta, in stile manageriale, proprio da Andrea Rizzoli. Cito l’inimitabile segretario Passalacqua, Spadaccini, Luigi Carraro etc.
      Una grande società si costruisce attraverso una grande dirigenza. Quella dirigenza volle, fortemente volle, che il Milan avesse una sua casa sportiva.
      Venne acquisito e costruito il centro sportivo di Milanello che ancor oggi è il miglior centro sportivo esistente in Italia.
      Silvio Berlusconi forse è andato oltre ed aveva promesso e mantenuto che il Milan sarebbe diventato il club più titolato al mondo. Ma non si vive di ricordi.
      Ora vediamo cosa è in grado di costruire Barbara Berlusconi. Ma come ho detto non si costruisce nulla distruggendo tutto.
      Adriano Galliani, concordo, ha commesso errori soprattutto nell’incaponirsi su Allegri, Ma spero resti un patrimonio, nel Milan, per le sue conoscenze calcistiche.
      ps. Il Milan è stato fondato da un gruppo di italiani ed inglesi ed aveva come giocatore e cofondatore Herbert Kilpin. Io ero sarò sempre fedele soltanto al motto : “Saremo una squadra di diavoli. I nostri colori saranno il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari”
      Lo sport e gli sportivi non hanno ‘padroni’ ma ideali che anche alcuni personaggi illuminati hanno fatto propri prendendo la guida di storici culb sportivi.

    • Vittorio il 4 Aprile 2014 alle 16:26

    Su quello che hai scritto ora concordo pienamente.Anche sul fatto di non perdere Adriano Galliani malgrado la stronzata su Allegri ma solo se mantiene la voglia di lavorare per la Proprieta’e quindi per la Societa’ e quindi per la Squadra.Purtroppo ultimamente e di fronte al passaggio generazionale Galliani si e’ mostrato limitato,forse dall’eta’,apparendo geloso,impadronito di una cosa non sua,incapace di ammettere errori e dominare cattivi sentimenti.Io ho visto come rispondeva alle domande su Seedorf in Milan Channel e da quel momento mi sono davvero preoccupato.Sembrava desiderasse l’esonero sotto sotto.Noi tifosi possiamo avere ed esprimere ogni sorta di convinzioni e magari sfogare a male parole i nostri sentimenti.Non facciamo male a nessuno.Un dirigente non puo’.Deve remare nella stessa direzione della sua Societa’.Deve aiutare la proprieta’ a raggiungere i propri obiettivi.E’ pagato e bene per questo.Rimprovero a Galliani di non capire che deve fare capire chiaramente che ogni dubbio su di lui e’ infondato oppure farebbe bene a dimettersi subito.Altrimenti molti potrebbero pensare male.

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