Segnali di svolta

ACF Fiorentina v AC Milan - Serie ADue risultati positivi fuori casa , il pareggio con la Lazio e la vittoria a Firenze, hanno portato una boccata d’aria fresca ad un Milan che rischiava di soffocare tra prestazioni disastrose e critiche più o meno giustificate.

Se poi vogliamo fare i puristi della situazione, il Milan che ha affrontato la Fiorentina ha espresso anche un barlume di gioco, cosa che era completamente mancata a Roma dove ha avuto luogo una delle partite più noiose che si possa ricordare, specialmente nel primo tempo.  In che modo interpretare però questi segnali di ripresa almeno sotto il punto di vista del risultato? Spiace dirlo ma non credo che Clarence abbia trovato effettivamente la proverbiale “quadratura del cerchio”, anche perché il poco tempo trascorso sulla nostra panchina non glie lo avrebbe permesso, però è più lecito attendersi che la squadra eviti altre figuracce. L’elemento scatenante di questa “mini-crisi” targata Clarence è stata senza dubbio l’incapacità di incassare le sconfitte quando si è espresso un gioco migliore di quello dell’avversario come successo con l’Atletico a Milano e con la Juve. Per questo riuscire a portare a casa i tre punti anche soffrendo in campo è uno sforzo di carattere da non sottovalutare e  non un mero colpo di fortuna. Vedremo con il Chievo se questi segnali verranno confermati o meno.

Da quanto tempo poi mancasse una vittoria con una big è anche superfluo farlo notare, anche se per chi vuole continuare a vedere il bicchiere non vuoto ma rotto, si trattava comunque di una squadra molto rimaneggiata a causa dei numerosi infortuni. E’ anche tornato in campo Adel Taarabt, giocatore che dopo alcune prove convincenti era stato messo da parte per non aver brillato nella prova di Champions fuori casa contro l’Atletico, come del resto non ha fatto l’intera squadra. Subito si sono create voci di come questo fosse nient’altro che un caso Aquilani-bis visto che il giocatore è in prestito con diritto di riscatto e non facendolo giocare sarebbe più facile ottenere un prezzo di favore o addirittura non riscattarlo affatto se proprio dovesse essere necessario. Sinceramente non ho mai creduto a queste indiscrezioni anche perché al contrario di Aquilani, Adel non ha una clausola di contratto che ne impone un determinato numeri di presenze per far si che il giocatore venga riscattato, inoltre il franco-marocchino potrebbe risultare decisivo per la stagione del Milan.

1 commento

  1. Due risultati positivi fuori casa , il pareggio con la Lazio e la vittoria a Firenze, hanno portato una boccata d’aria fresca
    Per questo riuscire a portare a casa i tre punti anche soffrendo in campo è uno sforzo di carattere da non sottovalutare e non un mero colpo di fortuna.
    Vedremo con il Chievo se questi segnali verranno confermati o meno.
    (Secondo me certe peculiarità sono state carenti contro l’Atletico e soprattutto contro la Juventus) Quindi ne approfitto per postarti quanto postato ad altri.

    Perfettamente in sintonia con te caro Dimitri. Ma io non avevo mai pensato che Clarence potesse essere in discussione, almeno da parte della società e soprattutto dalla proprietà. Il team avrebbe fatto di necessità virtù soltanto se la presunta ‘faida interna’, alla squadra, si fosse dimostrata veritiera. Clarence avrebbe pagato dazio perché come si sa bene non si possono ‘cacciare’ tutti i giocatori a campionato in corso. La risposta di Firenze va al di la del positivo. Consegna ai tifosi una squadra che ‘gioca da squadra’ ed un allenatore che può programmare il futuro con maggiore serenità. A mio avviso, l’ho sempre sostenuto, anche questo disastrato Milan vale molto di più della classifica che ha conseguito sinora. Ma non sono importanti i risultati. L’importante è il gioco(ora che ‘siamo’ quasi fuori dalle sabbie mobili della lotta alla retrocessione). L’ importante è il ‘giuoco’ ed è qui che misureremo le reali capacità sia dei giocatori che dell’allenatore.

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