Atletico Madrid – Milan 4-1: finisce in tragedia il ciclo di Allegri

PPM1183-074495-01-02-20140311-201838-U202182049561iWF-U8021385464236H-620x349@Gazzetta-Web_articoloFinita. Finita male, forse ancora peggio di quanto meritassimo tra andata e ritorno ma finita con una pietra tombale su quello che è stato il ciclo del Milan di Massimilano di Allegri. Sì, perché in campo, purtroppo, la squadra era ancora la sua, con i suoi giocatori impresentabili, la sua preparazione atletica che fa durare la squadra 60-65′ scarsi – a Seedorf per stasera imputo un solo, grave, errore: lo schierare Emanuelson dal 1′ anziché De Sciglio sulla fascia sinistra: se il nostro ex numero 10 si fisserà con l’olandese rischiamo di rivedere un caso Muntari-bis, cosa che eviterei.

Per il resto male Essien, responsabile sul primo gol, ma che non criminalizzerei troppo vista comunque la positiva gara d’andata, la cifra irrisoria che ci è costato e il fatto di avere Muntari come unica alternativa disponibile in quel ruolo. Non abbiamo comunque realizzato quella che doveva essere una impresa: vincere su un campo dove in campionato né Real, né Barcellona sono passate – poco dramma e si pensi a livello di lega italiana come tornare competitivi in europa.

Per il resto prepariamoci ad assistere alla solita fiera di pregiudizi e banalità a cui ormai dobbiamo assistere dopo ogni partita: i problemi in questa squadra sono ormai troppo radicati per limitarsi ad una analisi volta per volta ma ormai c’è chi ci sguazza – non noi. Si vince e si perde insieme – non puntate il dito sui singoli: parole di Seedorf che come non mai sono da condividere. E’ ovvio che Clarence non ha colpe su quanto accaduto finora ma il suo compito è quello di cercare di capire cosa può portare e cosa deve amputare dalla pianta malata prima della prossima stagione – bisognerà quindi farne una questione di priorità tra gli impresentabili poiché è impossibile liberarsi di tutte le salme portate da Acciuga in un solo colpo.

Mi aspetto quindi chiarezza la prossima estate – o su una sessione che finalmente vedrà degli investimenti da parte del presidente Berlusconi, dopo la cacciata della capra primo ed unico problema della squadra in questo momento, o su una cessione della società che confermerebbe le voci messe in giro in questi giorni. Non riesco comunque ad essere pessimista e continuo a voler vedere il bicchiere mezzo pieno, a dare credito almeno fino a quando al 31 Agosto non vedrò la rosa che ha in testa Clarence Seedorf con il suo modulo (sul quale ora giustamente si incaponisce) ed i suoi giocatori. Non considero questo un addio, ma solo un arrivederci, a Settembre 2015.

Brevissime considerazioni per concludere

  1. Basta crocifiggere Balotelli, se non era per lui, stasera, nemmeno eravamo in campo.
  1. Basta, per favore, con le parole “vergogna” e “umiliazione”. Vergogna e umiliazione è quando la tua squadra viene retrocessa in serie B perché beccata a rubare due scudetti, non c’è vergogna per un risultato maturato in una competizione sportiva.
  2. (dalla pagina “El Paron”) Si può attaccare chiunque: società, giocatori, allenatore, chiunque. Ma penso una cosa: si è tifosi del Milan, non solo del Milan vincente. Questo non vuol dire accettare il fatto che ci sia gente indegna in quel di Milanello. No. Questo vuol dire sostenere la squadra anche dopo sconfitte contro centina di squadre, significa essere fieri della sciarpa che si ha sulle spalle e significa scrivere un ‘forza Milan’ in più al posto che un ‘squadra di merda di pagliacci’. Molti questi se lo sono dimenticato, e fa più male dell’eliminazione dalla Champions. Ci rialzeremo, torneremo grandi. Lo siamo dal 1899 e non lo smetteremo di essere nel 2014.

ATLETICO MADRID-MILAN 4-1 (PRIMO TEMPO 2-1)
MARCATORI: Diego Costa (A) al 3’, Kakà (M) al 27’, Arda Turan (A) al 40’ p.t.; Raul Garcia (A) al 25’, Diego Costa (A) al 40’ s.t.
ATLETICO MADRID (4-2-3-1): 13 Courtois; 20 Juanfran, 23 Miranda, 2 Godin, 3 Filipe Luis; 14 Gabi, 4 Mario Suarez; 6 Koke (dal 37’ s.t. 26 Diego), 10 Arda Turan (dal 33’ s.t. 11 Rodriguez), 8 Raul Garcia (dal 26’ s.t. 24 Sosa); 19 Diego Costa. PANCHINA: 1 Aranzubia, 12 Alderweireld, 22 Insua, 9 Villa. ALLENATORE Simeone.
AMMONITI per gioco scorretto.
MILAN (4-2-3-1): 32 Abbiati; 20 Abate, 13 Rami, 25 Bonera, 28 Emanuelson; 34 De Jong (dal 33’ s.t. 4 Muntari), 15 Essien (dal 24’ s.t. 11 Pazzini); 27 Taraabt (dal 1’ s.t. 7 Robinho), 16 Poli; 22 Kakà; 9 Balotelli. PANCHINA: 1 Amelia, 5 Mexes, 81 Zaccardo, 2 De Sciglio. ALLENATORE Seedorf.
ARBITRO: Clattenburg (Ing).
NOTE – Ammoniti Raul Garcia, Rami, Bonera, Robinho per gioco scorretto, Balotelli per proteste. Angoli 3-3. Recuperi: 3’ p.t.; 2’ s.t.

18 commenti

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  1. Se bastassero 2 mesi per ricostruire dopo 4 anni di distruzione

  2. C’era una volta il Milan, una delle squadra che avevano lasciato un’impronta indelebile nella storia del calcio e non soltanto di quello italiano.
    C’era una volta una grande squadra che indossava una gloriosa maglia che Kilpin aveva così battezzato: “rosso come il fuoco e nero come la paura da incutere agli avversari”.
    C’era una volta un gruppo di uomini coraggiosi che correvano e lottavano impavidi e senza mai arrendersi anche quando perdevano il possesso del pallone.
    C’era una volta una dirigenza che acquisiva giocatori solo quando veniva acclarato che prima che calciatori, tecnicamente validi, fossero uomini, intelligenti e di carattere.
    C’era una volta un vivaio fiorente che era un serbatoio inesauribile di giocatori, made Milan, da proiettare in prima squadra.
    A Madrid con grande rincrescimento si è visto che il Milan dei nostri sogni non esiste più.
    Forse non è stata soltanto la presunzione di chi credeva di poter scalare una montagna usando, nei sentieri tortuosi, le pantofole da camera.
    Forse è colpa anche di chi aveva creduto che ex campioni, venuti a racimolare gli ultimi spiccioli di una carriera agonisticamente distruttiva, fossero giocatori da Milan.
    Forse è il caso di cominciare a pensare se vale ancora la pena d’inseguire campioni ipotetici, che si notano più per le bizzarie del loro comportamento fuori dal campo che non su quello che dovrebbero fare sul terreno di gioco.
    Forse è il caso di pensare se i difensori della Primavera avrebbero commesso le stesse ingenuità degli esperti centrali difensivi che il Milan sta cambiando manco fossero cavalli bolsi.
    Clarence Seedorf è persona di grande intelligenza ma è un apprendista allenatore.
    Ha commesso molti errori ma lo si può giustificare perché neppure lui avrebbe potuto credere, senza constatarlo, che il Milan attuale è soltanto una compagine di poveri diavoli.

    1. io maledico Essien per 2 goal su 3 presi, entrambi scaturiti da suoi errori in uscita palla al piede. Ma il primo Goal di Diego Costa è da paura. Va in orizzontale a 1 metro e mezzo e 70 di altezza. Se lo faccio io mi ammazzo

  3. comunque stasera Seedorf ha sbagliato tutto. Cambi, formazione iniziale e preparazione della partita.

    Tuttavia è la verità che paga l’ ennesima preparazione sbagliata di Allegri e soprattutto la peggiore gestione tecnica della storia milanista

    • Valentino il 12 Marzo 2014 alle 00:40

    Non possiamo accettare tutto per l’amore che ci lega alla maglia. Visto che passerà molto tempo prima che possiamo ritornare a vincere, rifonderei tutto partendo dai migliori giovani italiani, anche della primavera, con l’innesto di qualche campione vero. Fuori tutti i cadaveri che strisciano sul campo, fuori tutti quelli che in testa hanno più osso che cervello, fuori tutti quelli che pensano più al gossip che all’allenamento, un allenatore con gli attributi, e non è Sedorf, e torneremo ad essere il MILAN con la maiuscola. Ringrazio il Berlusca per tutto quello che mi ha fatto vivere negli ultimi venti anni, ma, se non c’è la fa più, ceda la società .

    • aspide il 12 Marzo 2014 alle 09:30

    sicuramente allegri era mediocre come allenatore, la sua dimensione è quella delle provinciali, però attenzione non mi convince la tesi che era lui il male assoluto, si deve cominciare da chi ha avallato certe scelleratezze di mercato, da chi prende per il culo tifosi con il numero di trofei vinti o la media punti in cinque anni e da chi pretende di ricominciare un nuovo progetto affidandolo ad un dilettante allo sbaraglio di cui da giocatore ricordo bene oltre ai lampi anche l’idolenza e l’arroganza e forse non hanno tutti i torti quelli che sostengono che è stato messo lì solo perché era il confidente del presidente. inoltre il fatto di pensarla diversamente dai maitrè de pensier non significa non amare il milan. per questi colori io soffro e soffrivo pure ai tempi della serie b. e continuerò a soffrire. forza milan

    1. Nemmeno Galliani è il male assoluto, fatelo voi mercato con zero euro…. guarda più in alto

    • aspide il 12 Marzo 2014 alle 09:57

    se leggi bene il post ti accorgi che il primo inciso è rivolto proprio a chi è “più in alto”, e aggiungo che se per una serie di motivi che possono essere i più vari, anche se mi sembra di capire che lo scoglio più grosso sia la riottosità di alcuni dei sui figli ad impegnarsi più a fondo nel milan (immettere capitali) il presidente o dice chiaramente che cambiano gli obiettivi e si inizia un ciclo fatto di giovani del vivaio e di buoni giocatori che almeno ci evitino lo strazio di questi cialtroni bolliti e a fine carriera, per di più stipendiati a peso d’oro, con conseguente ridimensionamento degli obiettivi oppure vende (chiaramente nessuno che subentra potrà mai lontanamente raggiungere i fasti del passato, ma questa è la vita…). io tiferò milan sempre in ogni caso.

    1. Io sui giovani resto sempre molto, molto scettico.

      1. Io no. meglio loro di Essien. Il quale spiace dirlo, ma è totalmente inutilizzabile. E’ un morto che cammina. Forse dovrebbe ritirarsi

    • aspide il 12 Marzo 2014 alle 11:01

    si ti capisco, ma se la dirigenza non vuole investire che fai? purtroppo i tempi in generale non consentono chissà quale aspettativa e al di là di questo momento nero ho paura che il nostro amato milan sarà ridimensionato. mi auguro che almeno ci risparmino le tiritere degli anni scorsi tipo siamo a posto così siamo ultracompetitivi etc etc. credo che giovani e scouting oculato sono le uniche strade, ad investimenti pesanti o ingresso di nuovi soci credo poco: ma chi mette qualche centinaio di milioni di euro in una società che, per definizione, non produce profitti ma se va bene ti dà visibilità e prestigio ( vero Berlusconi?), per lasciare poi il pallino in mano agli attuali proprietari

    1. Il Milan è uno dei marchi più prestigiosi al mondo, Galliani è ormai anni che sta cercando di ridurre la spesa e girano da tempo voci di cessione. Aspetto di vedere che succede con lo stadio e poi vediamo

  4. Quindi il Milan che dominava l’Atletico era quello di Seedorf, ma quello che ieri si è fatto schiacciare è quello di Allegri? Piano, con quello specchio, che tutti insieme non ci state.

    1. E’ la verità. Il Milan sta subendo con ritardo gli effetti negativi della preparazione sbagliata di Allegri. Potevamo subirli prima, ma Seedorf ci ha messo del suo e spingendo sull’ aspetto emotivo per un po ci ha messo una pezza. Ora i problemi vengono a galla perché probabilmente la benzina è proprio finita.
      Comunque non s’ insegna a giocare al calcio in 2 mesi se per 4 anni si è insegnato come non giocare al calcio. E’ una questione di memoria storica.

      Non si possono uccidere i giocatori allenati da Allegri. Vanno educati a dimenticare e a resettarsi. Non è così semplice

  5. povero kakà, l’unico che sa cosa significa indossare quella maglia..

    giocare fino a fine stagione con la maglia oro (non meritano ne la rossonera ne la bianca), san siro vuoto.. questo merita sta massa di senza palle….

    come ha detto George Weah che vadano a giocare alla ps4, solo li sono bravi…

    • aspide il 12 Marzo 2014 alle 12:56

    ALLEGRI E’ UN ALLENATORE DA PROVINCIALE, MA SINCERAMENTE IO TUTTO QUESTO “DI PIU” DI SEEDORF NON LO VEDO: E’ UN DILETTANTE ALLE PRIME ARMI. SPERO CMQ DI SBAGLIARMI E SPERO SOPRATTUTTO CHE LA DIRIGENZA E LA PROPRIETA’ SI DIANO UNA MOSSA, IL VERO PECCATO MORTALE DI ALLEGRI E’ STATO QUELLO DI ACCETTARE ED AVALLARE PASSIVAMENTE DEGLI ACQUISTI PENOSI.

    • DNArossonero il 12 Marzo 2014 alle 18:30

    Io vorrei tanto sapere chi è il genio che ha portato in Rossonero un giocatore come Essien!! Avete visto cosa ha fatto sul primo gol dopo aver perso il pallone in seguito alla fantastica idea di dribblare un avversario sulla propria tre quarti? E’ rimasto a guardare l’avversario che se ne andava con il pallone trotterellandogli dietro senza fretta e godendosi da lontano l’azione del gol. Ma dico io??? Perdi il pallone sulla trequarti perché fai un dribbling da cretino e non corri nemmeno dietro all’avversario e/o non lo metti giù???

    Capisco che è in prestito quindi cosa gliene frega a lui ma allora cos’è diventato il Milan una casa di riposo per ex calciatori? Già lo sembrava ai tempi di Rivaldo, Ronaldo, Ronaldinho e Beckham ma almeno erano giocatori dal tasso tecnico tale da giustificare il fatto che non corressero quasi più. Essien non mi sembra certo un fine tessitore di gioco tale da tenerlo in campo anche se passeggia. Tra l’altro anche Poli è in prestito ma si danna l’anima e poco gli si può rimproverare.
    Mi auguro che Seedorf da qui in poi lo utilizzi solo per le partitelle di allenamento e come raccattapalle visto che per ora è stato determinante solo per gli avversari. Se quello st*** volpone di Mourinho lo ha dato via un motivo ci sarà.

    Quanto a Balotelli….. francamente non mi piaceva quando era nell’Inter, non mi piaceva nel Manchester e continua a non piacermi anche ora che è nel Milan. Non ha testa e non ha cuore. E’ una variabile impazzita e incontrollabile. Grande talento e grandi doti fisiche ma senza alcun controllo mentale. Purtroppo ha dimostrato di non essere determinante nei momenti che contano. A furia di buttarsi per terra ogni volta che tira vento ormai si è fatto una reputazione anche a livello internazionale e non gli fischiano più nemmeno i falli veri senza contare il fatto che viaggia su una media di un’ammonizione ogni due partite o giù di li. A mio parere.. se non si scopre poi come per McEnroe che abusa di anabolizzanti per cavalli e per quello tira le pallate agli arbitri di sedia credo sia molto carente di buon senso per non dire altro.

    Non colpevolizziamo Balotelli… si ma anche no. Quando uno gioca da fare schifo credo gli vada detto senza mezzi termini e ieri non ha azzeccato un passaggio che fosse uno.
    Per il resto abbiamo giocatori da metà classifica e siamo poco sotto la metà della classifica in campionato. Stupiva molto di più la posizione in classifica del Milan dell’anno scorso con la rosa che avevamo. Quest’anno la rosa di Allegri occupa la posizione in classifica che gli compete.

    Seedorf è forse un apprendista allenatore ma credo abbia le idee giuste per ricostruire una squadra con la mentalità giusta. Da qui alla fine del campionato ci sarà da soffrire e mi auguro vivamente che non si arrivi a dover lottare per salvarsi – vista la scarsità di cuore e di gambe in squadra il risultato non sarebbe scontato.

    Oggi pensavo con mestizia che il Milan è matematicamente escluso dalla vittoria del campionato a 11 giornate dalla fine.
    Mi spiego meglio. Se anche dovesse smettere improvvisamente di giocare la Juventus e non facesse più un punto da qui alla fine del campionato ed il Milan dovesse vincerle tutte, non riuscirebbe comunque a passarle davanti! Un altra triste verità.

    Comunque sempre forza Milan e scusate lo sfogo.

    • Shakermaker il 13 Marzo 2014 alle 12:41

    Vergogna e umiliazione è quando la tua squadra viene retrocessa in serie B perché beccata a rubare due scudetti, non c’è vergogna per un risultato maturato in una competizione sportiva. Copio, incollo e non aggiungo altro. Gloria al Calcio Milan 1899

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