Destinazione Lisbona – 9° puntata: una formula da cambiare

Lukas_Podolski_2486692bOltre a Milan – Atletico in settimana sono andate in scena altre tre partite (viste tutte, in diretta o in differita, grazie al MySky) e sono terminate tutte con una vittoria, più o meno larga, della squadra in trasferta lasciandoci quattro sfide praticamente già chiuse visti i pochissimi precedenti (soltanto due) in cui in Champions League una squadra sconfitta in casa è riuscita a ribaltare il risultato in trasferta.

Partiamo dal campo principale, quello di Londra, dove erano in scena i campioni d’Europa del Bayern Monaco che sono riusciti ad imporsi con un netto 2-0 in una gara praticamente mai in discussione. L’Arsenal è durato otto minuti, quelli necessari ad Ozil per sbagliare il penalty che avrebbe portato in vantaggio i gunners – poi da lì il Bayern è entrato in controllo di una partita inizialmente chiusa e noiosa fino al momento in cui Szcz?sny decide di ravvivarla franando addosso a Robben causando rigore ed espulsione. Sul dischetto Alaba sbaglia ma lasciare un uomo in più ad una squadra di Guardiola è deleterio – nel secondo tempo, infatti, è solo Bayern: costruisce sette occasioni da gol e ne segna due. I dati di fine gara sono semplicemente impietosi 73-27 di possesso palla, 26-6 i tiri totali, 18 a 5 in porta a cui si aggiungono i due legni colpiti: 984 contro 300 i passaggi in campo – più di uno ogni tre. Insomma, la squadra da battere sono ancora i bavaresi? Attenzione a dare per morto l’Arsenal: fu 2-0 l’anno scorso ma a Monaco la gara fu riaperta da un 3-1 che rimise in gioco la qualificazione ed inoltre quest’anno il Bayern ha perso in casa dopo aver vinto all’Ethiad contro il City mentre l’Arsenal ha espugnato Dortmund dopo una sconfitta casalinga…

La gara più attesa, almeno per il sottoscritto, era però quella di Martedì tra Barcellona e City. Una gara che, devo dire, mi lascia veramente deluso sia per come il City l’ha affrontata (mi aspettavo molto meno attendismo da Pellegrini) sia per il suo sviluppo che ha visto per l’ennesima volta il Barcellona confermarsi come squadra favorita di fischietti europei grazie ad un rigore inesistente per un fallo dubbio (Messi cerca contatto e accentua) avvenuto in area solo se il nostro concetto di area è quella del Liverpool nella tragica partita dell’Heysel. Un Barcellona che quindi ha meritato di vincere in quella che però risulta essere l’ennesima partita falsata dei blaugrana evidentemente benvoluti dalla Unione Europea Fandonie Arbitrali. A Leverkusen il Bayer giocava invece col PSG o meglio contro Ibra e compagni – già, perché Zlatan ha dimostrato ancora una volta di saper essere decisivo: due gol di cui uno capolavoro nel 4-0 esterno con cui i francesi si candidano a seria rivale del Bayern Monaco per la vittoria di questa edizione.

C’è però una riflessione profonda da fare sulla formula di questi ottavi di finale, una formula che, di fatto, penalizza lo spettacolo per via del sorteggio che non solo forma partite sbilanciate per via delle teste di serie ma assegna a queste un ulteriore vantaggio grazie alla gara di ritorno giocata in casa davanti al proprio pubblico con il risultato è, quindi, quello di avere tra tre settimane almeno tre su quattro gare di ritorno praticamente pro-forma. Credo che vada trovato il giusto equilibrio tra meritocrazia e spettacolo – se proprio non si vuole inserire il sorteggio libero (scelta migliore tra le possibili) bisognerebbe valutare l’ipotesi di far giocare il ritorno in casa alle seconde in modo tale da trovarsi sì con rimonte da effettuare ma, almeno, davanti al proprio pubblico anche se, a livello personale, la formula più spettacolare rimane quella degli ottavi anch’essi con il girone da quattro squadre come avveniva fino al 2003.

Il vantaggio di vincere il girone è un vantaggio importante ma fino a che punto meritato? Il sistema del ranking UEFA è, purtroppo, terribilmente conservativo. Avere una prima squadra buona anche se non eccellente porta ad avere vantaggi enormi se questa è collocata in prima fascia dato che si avranno avversari più abbordabili nel girone che può essere quindi più facilmente vinto portando ulteriori punti in cascina i quali a loro volta contribuiscono allo status del mantenimento della prima fascia – se poi si pesca un avversario abbordabile agli ottavi, ancora meglio. E’, di fatto, la storia dell’Arsenal sesto nel Ranking questa estate e sempre in prima fascia grazie a punti fatti in gironi mediocri – di contro noi che partendo dalla seconda abbiamo preso sempre Real o Barcellona (anziché squadre più abbordabili) tranne l’anno scorso, in prima, ma con la sfortuna di pescare il Malaga degli sceicchi prima che si stufassero di finanziare e di non essere nemmeno in un buon momento.

E’ sbagliato il ranking o è sbagliato il sistema? Per ora si sa solo che questa formula rischia di trasformare il grande entusiasmo dovuto alla lunga pausa invernale in noia dovuto al fatto di avere molte, troppe, gare già chiuse dopo l’andata: la vera Champions League, a questo punto, inizierà dai quarti di finale. Se proprio non si può fare nulla almeno si eviti di spalmare gli ottavi su quattro settimane e rimettendoli com’erano una volta e si spalmino invece i ben più spettacolari quarti con una partita per sera anziché due giocando l’andata dei quarti nelle due settimane in cui si gioca il ritorno degli ottavi ed il ritorno nelle due settimane in cui si giocano ora i quarti di finale: ne gioverebbe lo spettacolo della competizione – sempre che all’UEFA interessi quello e non che il Barcellona vada il più avanti possibile.

1 commento

    • Gianluca il 22 Febbraio 2014 alle 20:19

    sono perfettamente d’accordo con te e auguro al Milan di ribaltare il risultato di Milano, però onestamente non c’è squadra proprio… nella rosa non riesco a trovare uno che un giocatore che sia da Milan. Forse qualcuno dovrebbe pensare meno a far scrivere nelle corriere “la squadra più titolata al mondo” e acquistare invece giocatori competitivi… mi viene da pensare ha perso 1-0 contro un Aletico svogliato e abulico ma se avesse incontrato il Bayern che fine avrebbe fatto? onestamente non c’è proprio squadra… sembra l’armata Brancaleone questo Milan veramente che tristezza (ripensando ai fasti di Sacchi e Capello)

I commenti sono disabilitati.