Il mese delle verità

Z_Seedorf_5Mese tostissimo per il Milan di Clarence Seedorf, quello di febbraio. E non c’entra il calo fisico e mentale proprio delle squadre di Allegri, a cui è stato dato il benservito appena dopo Reggio Emilia.

Almeno 2 delle 4 partite (non sono molte, causa brevità del mese ed eliminazione dalla Coppa Italia) sono terribili; Napoli sabato e Atletico Madrid il 19, in Champions League. Per il resto due partite “medie” come la sfida in casa con il Bologna e la trasferta contro la Samp a Genova. E il 2 marzo –tra meno di un mese– la capolista Juventus, che a meno di clamorosi crolli dovrebbe restare prima per quella data. Fortunatamente quella sfida è a San Siro, però. E conterà molto la scelta degli interpreti, tra titolari e rotazione.

Un titolare fisso come Kakà ha mostrato di pagare il periodo di forma avuto prima delle vacanze. E allo stato attuale non regge i 90 minuti. Visto anche che Honda è un trequartista centrale e non un’ala, il trio dietro alla punta (Balotelli o Pazzini a seconda delle caratteristiche dell’avversario) potrebbe essere formato da Taarabt-Honda-Saponara, almeno in campionato. L’ex Empoli potrebbe essere lanciato in campionato anche per far rifiatare lo stesso Kakà e Robinho, che nonostante non abbia mai più viaggiato sui livelli del primo anno sabato ha mostrato a sprazzi le sue qualità tecniche. La coppia mediana dev’essere, a mio parere, Montolivo-Essien. Per favore basta Muntari, un bel taglio al minutaggio di De Jong -a volte più deleterio che utile- e anche qui spazio a Cristante e Poli per far rifiatare i titolari. Dietro, obbligatorio un quartetto Abate-Rami-Mexes-De Sciglio. Bonera ha dimostrato, dopo una buona partenza (vedasi Ajax) per l’ennesima volta di non poter essere un titolare, sebbene tutti quelli che ora lo vogliono fuori “per fare posto a Zapata” dicevano lo stesso, a nomi scambiati, non più tardi di ottobre.

Il dubbio riguarda la porta. Il titolare sarà ancora Christian Abbiati fino a giugno. L’acquisto -ovviamente a zero- di Michael Agazzi come sostituto di Amelia (dopo il siluramento di Gabriel post-Roma, sarà probabilmente lui il titolare l’anno prossimo, con Abbiati secondo) lascia quantomeno perplessi. Con tre portieri italiani “accessibili” e migliori di lui, ovvero Perin, Marchetti e Consigli, con il portiere dell’Atalanta che secondo me è il miglior compresso tra età, valore di mercato e prestazioni, si va a prendere un ventinovenne parecchio incline alle papere come il portiere del Cagliari. Ma per il momento i 6-7 milioni richiesti per l’atalantino e 10 necessari ad acquistare il laziale sono troppi per i rubinetti chiusi del Milan, e in termini di progetto piuttosto che cedere qualche giovane al Genoa per ottenere sconti neanche troppo elevati su Perin è meglio prendere a zero Agazzi. Motivo per cui bisogna assolutamente entrare in EL. I soldi. E fare 7 punti adesso, a febbraio, è un obiettivo imprescindibile per ottenere i 5-6 milioni dell’ex coppa Uefa.

4 commenti

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  1. Più che Muntari io terrei sistematicamente fuori De Jong. Il giocatore più sopravvalutato della gestione di Allegri. Muntari da una mano in copertura, talvolta è utile in fase offensiva e soprattutto ha un bel tiro. De Jong non ha nulla. Muntari è un altro giocatore storicamente criticato che non mi dispiace anche se la tecnica è quella che è (Mourinho con lui ci ha vinto il triplete).

    Fuori anche Bonera (100000 volte meglio Mexes) e Robinho. Mi guarderei bene invece dall’ escludere Honda. Anche io sarei per dare più spazio a Saponara in campionato

  2. Ovviamente approvo continuare con Pazzini attaccante centrale con Balotelli attaccante esterno

  3. Per evitare di dire stupidaggini bisognerà attendere come si comporterà il Milan a Napoli. La mia sensazione parte dalla convinzione che molti giocatori si stanno adeguando ai cambiamenti. Se lo facesse anche Mexes(in tema di adeguamento dell’ingaggio in rapporto alla durata del contratto)avremmo sistemato la difesa in maniera ottimale. Una squadra che può contare di due esterni bassi come De Sciglio e il sorprendente Emanuelson, di due centrali come la coppia francese (già titolare inamovibile della nazionale transalpina guidata da Blanc), di Essien (per anni è stato definito il miglior mediano d’Europa), con validissimi compagni di reparto come Montolivo, De jong, Honda e Muntari(trascurando i giovani Cristante e Poli tenuti in naftalina) , con in attacco Kakà, Pazzini, Balotelli, Taarabt e Robinho in attacco.
    Non mi pare affatto che questa squadra sia malaccio. Io, forse accecato dall’essere tenacemente milanista, credo che questa squadra, se allenata da inizio campionato da un tecnico simile a Clarence Seedorf, avrebbe seriamente potuto infastidire il predominio dei bianconeri di Torino.

  4. Questa rosa è di medio alto livello. Nulla di più nulla di meno. Non è da scudetto, certamente non è da zona retrocessione come eravamo unicamente per colpa di Allegri.

    Anche secondo me Emanuleson sta facendo bene, almeno con Seedorf. Unica cosa è che Emanuelson a differenza di Costant è uno da passo corto, più bravo sullo scatto che non sulla progressione. Infatti è sempre costretto a frenare e a rischiare la giocata sulla propria metà campo dopo i primi metri.

    Per me la formazione ottimale per questo Milan è:

    ___________Abbiati

    Abate Rami Mexes De Sciglio
    Muntari Montolivo
    Saponara Honda Balotelli
    Pazzini

    con Kaka e Taraabt da inserire a partita in corso

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