Vento di cambiamento

182004304-ce5a5e52-8c3d-4a34-b832-1005019b5c4aVento, tanto vento, questo il filo conduttore della gara di Cagliari, la seconda in serie A con Seedorf allenatore del Milan. Così tanto che in diverse occasioni giocare a calcio è stato quasi impossibile. Forse però quel vento può veramente essere usato come metafora di cambiamento, di necessità di spazzare via il passato troppo buio e difficoltoso per le nostre qualità.

Tante conferme per il nuovo tecnico, almeno a livello di formazione, se non fosse per Rami al centro e Amelia in porta. La squadra, con qualche giornata in pii di lavoro tutti insieme, dimostra di fare piccoli passi in avanti ad ogni gara,e la partita di ieri si inserisce pienamente in questa linea. Un Milan presente nel primo tempo, in fase offensiva come in fase difensiva, dove le due più grandi occasioni, goal compreso, derivano da svarioni pazzeschi di Amelia, che come sempre fa troppa fatica quando viene chiamato in causa troppo raramente. Il problema portiere esiste, e si spera che venga finalmente affrontato di pancia, perché è imprescindibile per il nostro futuro. Al di là di questo, il Milan occupa bene il campo, crea tanto e anche Honda appare finalmente coinvolto nel gioco; purtroppo tutto questo non basta, e agli occhi di chi ancora rimpiange la capra livornese, un semplice svantaggio è già manifesto del fallimento della gestione Seedorf. Ma ce ne facciamo una ragione, e andiamo avanti senza di loro molto volentieri.

Anche perché nel finale il loro fegato scoppia, così come quello di molti tifosi cagliaritani che non hanno fatto altro che insultare i nostri (specie Mario!) fin dal primo minuto. Ovviamente poi le conseguenze sono le nostre, con Balotelli ammonito e squalificato per la prossima gara (Nainggolan la passerà ovviamente liscia per aver offeso tutti i rossoneri su Twitter). Segna Mario e segna sopratutto il Pazzo, che ci è mancato come pochi altri. Il Milan, la squadra con la rosa più scarsa del campionato, la squadra che ha una formazione composta da incompetenti, la squadra che lotta per non retrocedere…questo, che è il loro Milan e di tanti falsi opinionisti, non è mai esistito. Ci stiamo piano piano sollevando e, guarda un po’, siamo solo a cinque punti dagli indonesiani, quelli che investono sul futuro con allenatore e giocatori; invece il nostro non era un problema di allenatore… valli a capire.

Un passo alla volta arriviamo, iniziando da queste due vittorie consecutive da vento di Cagliari, che si spera abbia per sempre cancellato il passato, un vento di rinascita, un vento di cambiamento.

6 commenti

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  1. Caro Nicco.. guardare in faccia la realtà non è mai segno di debolezza bensì di consapevpolezza. Il Milan, sin dal primo dopoguerra, ha scatenato soverchie antipatie derivate dal fatto che, storia calcistica italiana alla mano, è la squadra non soltanto più titolata ma anche quella più forte che abbia mai rappresentato il calcio italiano a livello planetario. Quindi non ci curiam di loro ma guardiamo e passiamo. Max Allegri è il passato, una illusione che ci servirà in futuro per non commettere mai più l’errore di mettere sulla panca del Milan uno che non aveva dna milanista! Poi… la guerra dei poveri non ci deve interessare…lascia pure che si consolino chiamndoci ‘bilanisti’ eppure che un moccioso, dal vago sorriso orientale, si permetta di offendere svariati milioni si supporter rossoneri. Stiamo tornando grazie a Clarence?
    Già nella passata stagione Pippo Inzaghi aveva fortemente litigato con il livornese per come conduceva il Milan. Pippo andava messo subito alla guida del Milan perché aveva intuito quello che la dirigenza, forse volutamente, voleva ignorare. Si doveva ripartire da capo Ora Clarence, che ha l’appoggio incondizionato di Silvio, sta ripartendo da capo. Ma c’è il prestigio ed il blasone del Milan e della sua infinita gloriosa storia da difendere. Non si poteva più ‘sbracare’ e prendere schiaffi persino dal Sassuolo! La storia rossonera, infinita e luminosa, continuerà al di sopra ed al di là delle invidie di chi ci ha sempre ‘sportivamente odiato’.

  2. Quest’estate sarà decisiva: cambiamenti societari a parte, il mercato (o non-mercato) determinerà l’andazzo dei prossimi anni

    • LaPauraFa80 il 27 Gennaio 2014 alle 14:07

    Cambiamenti societari a parte un gran paio di cazzi.

    E’ la cosa fondamentale, che il tuo dio, il PIRLA DEL MERCATO, si levi dai coglioni per non intralciare con altri affari Puma Emerssien.

    1. cambiamenti societari a parte vuol dire che chiunque faccia il mercato, se non ci sono soldi, o meglio la proprietà non mette soldi, avrà comunque possibilità molto limitate. Essien se sta bene può essere utile, ma 3 milioni l’anno prossimo per me sono tanti. Vedremo quale sarà il suo rendimento

    • LaPauraFa80 il 27 Gennaio 2014 alle 18:20

    e. Essien se sta bene può essere utile

    Anche Socrates se sta bene può essere utile. Peccato che è morto.

    Ma secondo te, Mourinho è così scemo che ce lo regala GRATIS?

    Ripeto: pensi di fargliela a Josè Mourinho?

    1. ho capito, ma se hai necessità e non hai soldi ci può stare che prendi un giocatore del genere. Mi fa storcere il naso molto di più l’ingaggio dell’anno prossimo, ma spero che il campo mi smentisca

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