Orgoglio rossonero

183436922-c542af35-5769-413c-938d-70b76efe471bLa prima e forse ultima panchina da primo allenatore per Mauro Tassotti ci porta una importante qualificazione ai quarti di coppa Italia, competizione da non sottovalutare viste le attuali condizioni di classifica del Milan. 3 a 1 alla fine, dopo una buona gara amministrata per quasi tutti i 90 minuti, escludendo solo la dormita colossale di Mexes sul goal.

La squadra, e la cosa non è affatto strana, ha giovato della assenza sulla panchina di Allegri, già a partire dalle scelte iniziali. Tassotti mette in campo gli uomini giusti, cosa che al livornese non è mai riuscita, e ridà finalmente qualità al centrocampo, uno dei maggiori punti dolenti di questa e delle altre stagioni. È stata data anche una importante occasione ai nuovi arrivati Rami e Honda, che hanno entrambi fatto bene, seppur con qualche sbavatura. Il giapponese, goal a parte, si fa vedere molto ed entra in quasi tutte le azioni d’attacco della squadra, cosa fondamentale per un vero numero 10; tuttavia, a mio avviso, bisogna aggiustare qualcosa dal punto di vista tattico, perché la sua posizione è stata non sempre chiara e a volte anche d’intralcio. Per il difensore francese, invece, una prestazione abbastanza agevole ma precisa, anche se con qualche rischio di troppo e qualche scelta discutibile sulla gestione della palla. Nel complesso due buoni esordi e due giocatori su cui sicuramente il neo tecnico Seedorf potrà fare affidamento.

Già, Seedorf. Quello di ieri è stato anche il pomeriggio del suo ritorno a casa, del suo ritorno a San Siro, contornato da entusiasmo e tante aspettative, specie da parte dei tifosi rossoneri. Non miracoli, certo, ma tanto lavoro e disciplina, cercando in prima istanza di dare un’anima a questo Milan che da troppo tempo non la possiede. È presto per parlare di tattica, di giocatori esclusi o esaltati e anche di mercato; il primo punto su cui Clarence si spera faccia leva è quello della testa, delle motivazioni, dell’orgoglio milanista. Lui lo può fare e non so se qualcuno lo potesse fare meglio di lui, vista la sua carriera da giocatore; c’è da lavorare, e non si tirerà di certo indietro, poi per il resto vedremo. Per il momento ci siamo liberati di una bella zavorra, quella che riusciva a bloccarci anche nelle situazioni più semplici.

È iniziata una nuova era per questo Milan, speriamo che dall’anno prossimo sia ricca di successi come la carriera di Seedorf, passando per il purgatorio di questi sei mesi. Forza Clarence, forza Milan…tiriamo fuori il vero orgoglio rossonero.

1 commento

  1. Intanto anche Rami, ultimo arrivato non risparmia qualche gfrecciata velata ad Allegri

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