Mercato sulle colonne dei giornali

mercatoCome al solito, il mercato di gennaio fornisce più rumors che veri spostamenti, anche perché da quando c’è stata la riforma del calciomercato -non più un pezzo unico da luglio a dicembre, con spostamenti a stagione iniziata, e nemmeno con la “straordinaria” a ottobre- la sessione invernale del mercato non porta vere rivoluzioni.

Per cui suona molto strano che giornali di ogni “estrazione” calcistica aprano ogni giorno con notizie su faraoniche trattative. Primo, perché i top player non si spostano quasi mai a metà stagione; secondo, anche il denaro immesso in queste trattative è di gran lunga inferiore a quello del mercato estivo (dove arrivano anche gli introiti dei premi Uefa, della tv, e tutto il resto). Se ci mettiamo anche che un certo presidente chiede sempre e comunque cifre esorbitanti per i suoi “gioielli”, che tanto gioielli non sono se il Cagliari ha sempre navigato a centro classifica o poco sotto, ecco che arriviamo all’ovvio risultato: le trattative sono per la maggior parte pompate dal “trio delle meraviglie” dei giornali sportivi. A partire da quella per Radja Nainggolan, il cui acquisto cambierebbe, a mio parere, molto poco negli equilibri del Milan attuale. Un trio Poli-De Jong-Cristante fa esattamente le stesse cose del belga, con il giovane classe ’95 che potrebbe diventare la rivelazione della stagione.

Capitolo Cristante, appunto. Aspettiamo a pompare troppo l’ex capitano della Primavera, come per tutti i giovani (cosa che ancora una volta i giornali “dimenticano”) una partita giocata bene non fa per forza un craque. Anche Alberto Paloschi aveva esordito con un gol, sia in Coppa Italia sia in campionato, ed è finito a fare la punta da 6-7 gol a campionato in una squadra come il Chievo. Se però, come già avvenuto per De Sciglio l’anno scorso, queste prime indicazioni sono corrette, abbiamo di fronte un potenziale grande centrocampista, che all’occorrenza può anche fare il centrale in una difesa a 3, e in mezzo al campo rende bene sia da centrale sia da mezzala. Fino a domenica, causa mancato impiego da parte di Allegri, Cristante (esordiente in prima squadra addirittura a fine 2011, a risultato acquisito col Viktoria in CL, ma poi mai utilizzato se non per pochi minuti) era nell’elenco dei cedibili in prestito, che avrebbe iniziato l’ennesimo vortice di trasferimenti atti solo a rovinare i Primavera rossoneri. Ma ora è incedibile.

Cambiamenti improvvisi (e ricordiamo che se il mediano classe ’95 ha giocato, è solo grazie all’infortunio dell’ultimo minuto di Montolivo e alla squalifica di Muntari) che aggiungono ulteriore sconcerto in una situazione, per la squadra, che non ne aveva certo bisogno. Domenica si va a Reggio Emilia, consapevoli che come a San Siro domenica servono solo i 3 punti. Punti che possono arrivare, se il pupillo Matri lascerà posto a Giampaolo Pazzini; non un grande nome, non uno fortissimo tecnicamente, ma uno che mette la zampata e lascia il segno, a fine anno, nella classifica marcatori. 15 gol l’anno scorso, e questo nonostante il 4-3-3 con Balotelli punta centrale gli avesse tolto il posto da titolare -e, tolti i rigori dello stesso Balotelli, non è che si sia visto poi tanto davanti-. Il suo tanto agognato rientro c’è già stato, ma Matri, l’uomo da 1 gol in 15 partite, inspiegabilmente gli è davanti nelle gerarchie. Tolto questo, ennesima settimana di difficoltà per il Milan, che a dispetto del risultato ha faticato molto con l’Atalanta. Risollevandosi grazie al suo grande campione, Kakà, anche lui un acquisto accolto con poca convinzione dai giornali che oggi pompano Gonalons, Parolo e Nainggolan.

8 commenti

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  1. Io sono convinto che il Milan non abbia una cattiva squadra (negli undici titolari potenziali), ma fino a quando ci sara’ Allegri sulla nostra panchina dubito che qualcuno possa rendere al 100%.
    Qualsiasi discorso di valutazione su questo o quel giocatore non puo’ prescindere, a mio avviso, dal fatto che la capra non abbia dato un gioco alla squadra e che spesso mette i giocatori fuori ruolo.
    Per intenderci, sono convinto che Boateng tra le mani di Conte oggi sarebbe Vidal.

    • sadyq il 9 Gennaio 2014 alle 20:46

    In effetti, basta cambiare Allegri con uno degno, poi che giocatori prendiamo non importa. Anche se son brocchi, ci pensa lui a farli diventare campioni. Basta che dia un gioco e la grinta!

    1. I giocatori sono già buoni-alti. Abbiamo più nazionali di 4 anni fa. Se ne è reso conto chiunque capisca di calcio, non ultimo Bergomi. Allegri fa rendere al 30-40% questa squadra.

        • sadyq il 10 Gennaio 2014 alle 21:00

        Chi capisce di calcio guarda come giocano e non basano i giudizi su scommettitori o sul numero di convocazioni in nazionale. Tu invece si! Non mi frega un cazzo di quante presenza possano avere constant e zapata nelle loro nazionali (a proposito, ma constant, in quale gioca?), resteranno sempre delle segacce ultramegagalattiche!

        1. Chi capisce di calcio capisce che il gioco lo dà l’allenatore.

          • sadyq il 11 Gennaio 2014 alle 00:53

          Ma quello è chiaro! Non hoa mai detto il contrario, come non ho mai detto che il Milan ha un gioco. Non ho neanche mai detto che Allegri mi piace!

        • sadyq il 10 Gennaio 2014 alle 21:23

        E poi capirai … bergomi!

  2. Ho molto seguito Cristante sia nella Primavera del Milan che nella Under 19 azzurra. Bryan è un campioncino in erba con l’unico difetto, che ancora non è riuscito, oppure non sono riusciti a correggerlo: non muove velovemente il pallone e se aggredito spesso perde il contrasto. Deve essere più rapido nei movimenti base. La sua visione di gioco è eccellente e possiede un lancio preciso anche sulla media/lunga gittata. Ha un tiro potente e preciso ed usa bene entrambi i piedi. Fisicamente è prestante e colpisce discretamente di testa. E’ un buon incontrista anche se non è un vero e proprio rubapalloni. In conclusione, se non si guasta, assomiglia molto al primo Ancelotti ed io, come sfegatato milanista, non posso che augurare a Bryan la carriera che ha avuto Carlo(sperando che sia più fortunato con gli infortuni traumatici). Fosse stato per me avrei portato a casa Paloschi che come rincalzo di Balotelli e Pazzini avrebbe fatto la sua discreta figura. Comunque se tutti , nel team, fanno il minimo indispensabile…i tifosi avranno quelle soddisfazioni che fin qui sono mancate..

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