Il momento della svolta: adesso o mai più

173243838-7426ba6c-e75a-449e-9038-f9a0daf3bc35Genoa a San Siro, Livorno e Catania in trasferta, Roma in casa e infine il Derby; nel mezzo la trasferta di Celtic Park e la gara contro l’Ajax dove ci si giocherà l’accesso agli ottavi di Champions. Questi gli appuntamenti che, da qui a fine dicembre, vedranno impegnato il Milan: un calendario tutto sommato non impossibile, anche se questa squadra ci ha dimostrato che nessuna partita è scontata. Che Milan ritroveremo dopo la sosta? Secondo le promesse fatte dal Livornese, la cui parola oramai conta come il due di ori a briscola bastoni, la situazione di classifica dovrebbe cambiare. All’epoca si diede per scontato che il cambiamento fosse in positivo, oggi un po’ meno; magari ha sbagliato sosta, o magari ha sbagliato anno, di sicuro ha sbagliato squadra. In ogni caso, Il rientro di diversi giocatori chiave, da El Shaarawy a De Sciglio senza dimenticare Pazzini, porterà una ventata di aria fresca in un momento di crisi assoluta.

La cosa che più preoccupa, ovviamente, è lo stato di forma: nelle prossime partite vedremo ancora una masnada di non-morti aggirarsi per il campo o finalmente vedremo qualcosa di simile a una squadra di calcio? Indicativa, in questo caso, può essere l’amichevole contro il Young Boys: oltre alla buona prova di Rami, la squadra ha dimostrato un dinamismo maggiore rispetto alle partite contro Chievo e Barcellona. Incoraggianti, inoltre, i segnali arrivati dalle varie nazionali: Montolivo, Balotelli e Abate, quest’ultimo addirittura in gol contro la Germania, hanno disputato buone partite contro i tedeschi e la Nigeria, mentre Robinho, convocato da Scolari nella Selecao, ha segnato il gol del 2-1 nell’amichevole contro il Cile. Il quadro, quindi, sembra tutto sommato buono, tra rientri e riconferme il peggio, si spera, dovrebbe essere passato.

La priorità, in ogni caso, è tornare a vincere subito e superare definitivamente questa crisi di risultati: Genoa e Celtic sono tutt’altro che corazzate imbattibili, e la vittoria porterebbe punti preziosi, oltre a morale, in campionato e la matematica certezza di qualificazione in Champions. Il Livornese, con la squadra se non al completo almeno al 90%, non avrebbe più scuse: il terzo posto a meno di miracoli è ormai sfumato, abbia almeno la dignità di portarci davanti ad Atalanta, Genoa e Verona. A patto che non sia un’impresa troppo ardua arrivare davanti a queste squadre, visto che hanno una rosa nettamente migliore della nostra. Il tempo dei giochetti è finito, è arrivato il momento di cominciare a fare sul serio: adesso o mai più, la svolta deve arrivare ora. Gli obiettivi prefissati appaiono inesorabilmente lontani, ma nonostante la stagione sia compromessa è assurdo anche solo pensare di smettere di lottare; non si giocherà più per il terzo posto, ma si giochi almeno per la dignità, per l’onore, e sopratutto per i tifosi.

4 commenti

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    • LaPauraFa80 il 22 Novembre 2013 alle 09:47

    non si giocherà più per il terzo posto, ma si giochi almeno per la dignità, per l’onore, e sopratutto per i tifosi.

    Direi per il Presidente in primis.

    Col Genova vinciamo sicuro dato che Preziosi ce la vende. Si sono già accordati: Kucka e un 2-0 per noi in cambio di Nocerino e/o Niang.

    • LaPauraFa80 il 22 Novembre 2013 alle 14:37

    “Dopo la rottura con Berlusconi non è successo più nulla, non ho avuto contatti. Niente che possa farmi cambiare idea. Quindi non vedo come sarebbe possibile un mio ritorno. Chi dà il pugno si dimentica, ma chi lo prende no – ha aggiunto Leonardo sul suo rapporto con il Milan – Non conosco Barbara e non saprei giudicare le sue idee. Quello che ha fatto Galliani è nella storia e resta straordinario”.

    Adesso aspettiamo con calma che qualche procura politicizzata indaghi il Presidente Berlusconi per percosse, violenza aggravata e altre robine nei confronti del povero Gianfranco Angelino Leonardo. Poi la palla passerà ai pm (pubblici maiali) Dilda Boc(chini)assini e Francesco Saverio Sborrelli.

    Sarebbe il caso piuttosto che qualcuno indaghi sulla maiala che s’è portato alla festa dell’altra sera Merdimiliano Merdallegri. Di sicuro l’ha presa a noleggio in qualche giro di prostituzione.

    Allegri pappone,
    Galliani il tuo troione.

    • LaPauraFa80 il 22 Novembre 2013 alle 14:38

    Viceversa:

    Galliani boia,
    Allegri la tua troia.

    E’ un rapporto di dare/avere.

    1. non oso immaginare il possibile Barbara/Seedorf…

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