Giovani alla porta

el-shaarawy-allegri-milan-torino-spaziomilanLa partita di martedì sera contro il Barcellona ha regalato ai tifosi rossoneri non solo un preziosissimo punto per la classifica del girone ma anche qualche emozione in più: il ritorno di Kakà  sul palcoscenico internazionale. Il brasiliano ci ha messo cuore e gamba e ha saputo, seppur visibilmente non al meglio della forma, dare un apporto fondamentale alla squadra di Allegri regalando anche un assist per la rete di Robinho. Tutto molto bello quindi, se non fosse che questo exploit quasi inatteso del Ricardino nostro ha potenzialmente relegato due giovani interessantissimi come  Stephan El Sharaawy e Riccardo Saponara alla panchina se non addirittura all’addio già a Gennaio.

Entrambi poco più che ventenni a causa di problemi fisici si sono visti superati nelle graduatorie di preferenza del mister prima dalla sorpresa Birsa e poi dallo stesso Kakà e rischiano di non trovare continuità d’impiego e minutaggio che li aiuterebbe a crescere ulteriormente. Stephan lo conosciamo, è grazie a lui che siamo rimasti a galla nella prima parte della stagione senza sprofondare ulteriormente nei bassifondi della classifica, ma le ultime prestazioni lasciamo intravedere non solo un disagio a livello fisico ma anche a livello mentale come se nel rapporto coi compagni e con l’allenatore qualcosa si fosse incrinato. Per lui sono molto forti le voci di un approdo in Inghilterra anche se si prospetta una forte offerta, di quelle che non si possono rifiutare, da parte del magnate russo del Monaco che avrebbe urgenza di rimpiazzare un impalpabile James Rodriguez. Sicuramente una cessione che andrebbe a rimpolpare e non di poco le casse societarie e sappiamo benissimo che ora più che mai ne abbiamo bisogno. Mentre per Saponara che ha mostrato buone cose durante la preparazione estiva siglando anche una rete si susseguono le voci di una mezza stagione, da Gennaio a Giugno, in prestito al Parma , la squadra che ne detiene l’altra metà del cartellino avendolo prelevato insieme al Milan dall’Empoli. Ovviamente si tratterebbe di un prestito per permettere al giocatore di trovare lo spazio necessario utile a formarsi nel campionato di Serie A per lui completamente nuovo.

Senza dimenticare che, secondo il quotidiano francese “l’Equipè”, anche Honda ha ufficializzato il suo arrivo a Gennaio lasciando ancor meno spazio per questi due ragazzi. Ora la mia domanda è: è giusto vendere o comunque lasciar partire dei giovani che sono un qualcosa di più di una promessa per dar spazio a un giocatore che ha già dato a noi i suoi anni migliori? Non sarebbe un altro duro colpo per il tanto sbandierato progetto giovani?

Ai posteri l’ardua sentenza, intanto mercoledì abbiamo scoperto che gli asini volano. E pure Vidal.

20 commenti

Vai al modulo dei commenti

    • boldi1 il 26 Ottobre 2013 alle 11:39

    il progetto giovani ? già finito basta vedere quest’ultimo mercato

    a parte Saponara e Vergara mai visti mai provati perchè li hanno presi ? si è preso Matri Silvestre Zapata , si è rinnovato a Bonera e Robinho , gli unici acquisti buoni Poli e Kakà se il fisico regge , la classe non si discute, è una scommessa che si può vincere , per il resto si è preso per 2 mil Vergara, questo è il mercato , e anche quelli che arrivano a gennaio non sono certo giovani vedi Honda e Rami ,

    finchè rimangono il gatto e la volpe non andiamo oltre il terzo posto, Silvio cacciali via

    1. E meno male, perché coi progetti giovani non si vince un cazzo.

      Rami ed Honda? Due buonissimi acquisti

      1. Non spariamo cazzate. Con i giovani ci fai i campioni a basso costo. Abate e De Sciglio sono prodotti di una delle poche politiche giovani della nostra società e sono state azzeccate.

        Fuori dal cazzo Allegri e Balotelli. Altro che El Shaarawi e Saponara. Il Barcellona è diventato grande spianando la strada (anche a costo di cedere pezzi come Ronaldinho e Ibra) a Messi, Iniesta e Xavi.

        1. Il Barcellona è diventato grande spendendo vagonate di milioni ad ogni mercato

        2. I giocatori più forti del Barcellona provengono dal vivaio. Seriamente, tra tutti gli esempi hai scelto il peggiore possibile.

        3. Si giusto. Poi due (Fabregas e Pique) sono stati ricomprati a caro prezzo. Esempio di mala gestione.
          E comunque le spese folli ogni estate le fanno, se vogliono un Sanchez da 50 milioni vanno e se lo comprano

        4. La base viene dal vivaio e ci hanno ottenuto una squadra ai vertici per 10 anni.

          I giovani vanno tenuti punto, salvo proposte indecenti. Ma di partenza si tengono e si valorizzano soprattutto

        5. Che gestiscano di merda è un fatto, ma non c’entra con il discorso. L’ossatura negli anni è sempre stata Busquets-Xavi-Iniesta-Messi. I vari Villa, Ibra, Sanchez sono tutti comprimari, il fulcro è del vivaio.

      2. Ha ragione novecento su tutta la linea.

  1. “Tutto molto bello quindi, se non fosse che questo exploit quasi inatteso del Ricardino nostro ha potenzialmente relegato due giovani interessantissimi come Stephan El Sharaawy e Riccardo Saponara alla panchina se non addirittura all’addio già a Gennaio.”

    Io sono per i giovani, lo sono sempre stato perché il futuro è loro! Tuttavia devo apprezzare il fatto che la società stia compiendo ‘miracoli’, vista la scarsezza di ‘pecunia’ a disposizione data dalla proprietà! Il Milan deve, necessariamente deve, lottare per i massimi traguardi in tutte le competizioni a cui partecipa( lo ha capito persino Allegri). Con i giovani, impiegati per ottenere da subito grandi risultati, è molto difficile che si possano ottenere.
    Stephan El Saarawy è uno tra i miei prediletti così come Mario Balotelli ed anche Riccardo Saponara che seguivo sin dai tempi dell’Empoli enella under 21.
    Sono certo che faranno una grande carriera e spero che questo possa avvenire al Milan..
    Tuttavia il Milan ha bisogno di vincere da subito e non può permettersi di navigare in zone basse della classifica oppure rimediare figuracce in Europa.
    Quindi accettio con entiusiasmo gli arrivi di Rami ed Honda(come al solito concordo con Diablo).
    Ma non è per piaggeria se ritengo la tua obiezione più che corretta!
    Non voglio annoiare tutti raccontando di grandi Milan vincenti con giovani cresciuti nel vivavio(Pierino Prati) o puntando su fenomeni di soli 17 anni come Rivera!
    Per non dire del primo Milan di Arrigo Sacchi con una squadra giovane e quasi tutta costruita con giovani del vivaio(Franco Baresi e Paolo Maldini su tutti)
    Concludo ricordando che i giovani sono e saranno sempre il futuro vincente di una grande squadra… ma il presente e fatto di risultati positivi e di vittorie!

  2. L’ho scritto in un altro post e lo riscrivo:
    Sarebbe un delitto bruciare El Sharaawi e venderlo, io non sono neanche d’accordo nel giudicare negativamente la seconda parte della stagione dell’anno scorso, e’ vero che non ha segnato, ma come ha giocato ? e quanti rigori ha procurato ?
    Una squadra vincente , di solito, e’ un mix tra giovani e giocatori piu’ esperti.
    Bisogna essere bravi a trarre il massimo dai giocatori che si hanno a disposizione.
    L’idiozia di giocare con il trequartista dietro due punte porta a mettere iMontolivo mezzala e non centrale dove gioca meglio, El Sharaawi o in panchina o snaturato come seconda punta (ruolo che deve ancora imparare a fare) , mentre giocare con due centrali davanti alla difesa (Montolivo e DeJong) e tre dietro a Balo (due esterni capaci a rientrare – ed El Sharaawi lo e’ – e un trequartista Kaka’ /Honda) ci porterebbe maggiori frutti perche’ non saremmo costretti a snaturare nessuno o a sacrificare talenti.
    Vorrei chiedere a Borgofosco se davvero ritiene che “la societa’ stia compiendo miracoli vista la scarsezza di pecunia” o se piuttosto tale scarsezza e’ data da una gestione largamente insufficiente e miope (trovo che vendere T.Silva ed essere ancora senza un centrale decente dopo aver buttato soldi su Acerbi, Zapata, Salamon , Vergara, Silvestre ed ora Rami, non sia stato’ granche’ conveniente nemmeno sul piano economico, considerato che il problema sussiste ancora).
    Non sarebbe meglio disporre di una rosa piu’ ristretta (e relativo monte ingaggi piu’ basso) ma con ancora i nostri campioni ?
    Se poi comprare la riserva di una riserva e sprecare tutti i soldi ricavati dall’unica cessione che si e’ riusciti a fare e’ compiere miracoli, allora…

    1. Cosa sta sperperando il Real Madrid e quanti investimenti ha fatto nell’ultimo decennio ottenendo sostanzialmente meno del Milan(non dimentichiamoci che i l Milan di ‘Ricardino nostro’ etc ha vinto nel 2007 la Champions League). Ribadisco d’essere tifosissimo di El Shaarawy ma questo non mi impedisce di criticarlo perché ritengo, anche da voci raccolte attorno a Milanello, che si è un pochino montato la testa! Sacchi parlava di UMILTE’…. in ogni sport questa è una caratteristica essenziale. Forse la prima, che deve possedere un atleta. Ma condivido l’impostazione del tuo ragionamento. Per quel che concerne la ‘pecunia’ i bilanci del Milan dimostrano che da almeno due anni la proprietà ha tagliato i cordoni della borsa. Tuttavia è arrivato Mario Balotelli che potenzialmente è uno degli attaccanti più forti al mondo. Ed il Milan così com’è a me piace tanto più che ho criticato ferocemente Allegri perché, a mio avviso, non metteva bene in campo la squadra e soprattutto, Max, ha il maledetto vizio di far partire a rilento le sue squadre. Il miracolo, se vogliamo ascritto a merito quasi esclusivo a Galliani, sta nel fatto che il team rossonero riesce a tenere vivo l’interesse su una squadra che è sostretta, per motivi di bilancio, a fare grandi rinunce. Thiago Silva, come centrale più forte al mondo, l’aveva quasi ‘inventato’ il Milan. Sui centrali difensivi ci vorrebbe maggiore coraggio da parte del tecnico ad esempio nell’impiegare Vergara. Anche Salamon, visto a Brescia, mi pareva un buon giocatore. Acerbi se avesse avuto anche il piede destro sarebbe stato un ottimo centrale. Tuttavia Zapata ha ampissimi margini di miglioramento, Certamente i Franco Baresi ed i Paolo Maldini non nascono tutti i giorni. Una difesa composta da Tassatti, F. Galli o Costacurta. F. Baresi e Maldini… Arrigo ha avuto la fortuna di ritrovarsela ‘bell’è fatta’. Bisogna essere dei grandi allenatori per costruire una grande squadra. Io sono un estimatore di Arsene Wenger che riesce quasi sempre a far lievitare i talenti che scopre e poi impiega. Come diceva Arrigo nel calcio ci vuole anche occhio e fortuna etc…per ottenere buoni risultati. Ma Arrigo prese Angelo Colombo dall’Avellino, oltre a Mussi, Bianchi e Bertolazzi, portandoli ad ottimi livelli. Mussi approdò alla nazionale pur da giocatore del Torino(al Milan non poteva rimanere vista la presenza di ‘Djalma Tassotti’). Potrei andare indietro nel tempo e parlare di Sandro Salvadore oppure di Zignoli e Noletti. Ma mi fermo qui perchè il Milan ‘ povero’ si avvicina al Milan di quei periodi. Il miracolo sta tutto qui! Nonostante la dignitosa povertà il Milan sta facendo la sua ‘porca’ figura in Champions League ed in campionato, ne sono certo, risalirà nelle posizioni che gli competono!

    2. Se si deve cedere si venda Balotelli.

    3. Sarebbe una idiozia non venderlo se poi cala così come sarebbe una idiozia tenerlo se poi cala.

      No, una squadra vincente ha uno, massimo due giocatori under 23. Non di più.

      1. Il Bayern di Heynkes giocava con Badstuber, Alaba, Muller e Kroos. Tre under-23 e un under-21. E non sto contando i vari Martinez, Boateng, etc.
        I nostri under-23 chi sono? Tra i titolari solo Mattia, Mario e Stephan.

        Di che cosa stiamo parlando?

        1. Che valgono decisamente di più dei tre citati. Badstuber e Alaba sono due normalissimi giocatori.

          A proposito, l’altro esempio di magnifica gestione, il Dortmund, perderà Lewandoski a zero…

        2. Stai saltando di palo in frasca. La tua tesi era che una squadra vincente ha uno-due giocatori Under-23, e io ti ho portato l’esempio come controesempio la squadra più vincente dello scorso anno che ne aveva quattro titolari o quasi-titolari (il quasi è per Muller).
          E no, non puoi dirmi che Alaba è un “normalissimo giocatore” quando a ventun’anni è uno dei terzini più forti del mondo (al momento attuale più forte senz’altro di Mattia).

          Paragonare la situazione di Lewandowski a quella di Stephan (se quello era il tuo intento; ammetto di non aver compreso granché il ragionamento che hai seguito) è senza senso. Stephan è un giocatore che quest’anno non ha ancora avuto modo di mettersi in gioco con continuità per gli infortuni, Lewandowski è un campione affermato che ha capito che viste le sue qualità sarebbe anche ora di alzare l’asticella dello stipendio.

  3. El Shaarawi basta darlo a un allenatore serio che gioca con il 4-3-3 con una prima punta tipica e non atipica come lo era Ibra o Balotelli. Insomma a El Shaarawi gli va fatta la squadra su misura.

    1. A 18 anni Gianni Rivera rischiò d’andare in prestito al Lanerossi Vicenza in cambio di uno della dinastia dei Menti. Stessi ragionamenti sulla giovane età del calciatore che non poteva reggere il campionato italiano ed una squadta, come il Milan, vincente anche in Europa (se consideriamo la Coppa Latina).
      La base di quella squadra aveva potuto contare su fenomeni planetari del calibro di Juan Alberto Schiaffino, Nils Liedholm Ernesto Grillo(il maestro di Omar Sivori) e buon ultimo un 21enne italo brasiliano:Josè Altafini arrivato dopo i mondiali del 1958 che i fenomeni(quelli si veri fenomeni e per me la squadra più forte di ogni epoca)del Brasile. Nereo Rocco, subentrato ad allenatori di facciata ma soprattutto a Gipo Viani , si impose a quella scellerata cessione la fermò. Il Milan vinse alla grande quel campionato rimontando un distacco abissale dall’Inter di Helenio Herrera. Bastarono l’arrivo di Dino Sani(Rocco pensava fosse arrivato un impiegato delle poste brasiliane) e di Alcide Ghiggia rientrato in Italia dopo che aveva passato anni gloriosi alla Roma. Il ‘mio maesto all’oratorio’, Giancarlo Danova divenne la ‘pantera’ ed il resto della squadra,capitanata da Cesarone Maldini, era composta da giovani che avevano vinto il Viareggio(Trapattoni, Trebbi, Radice,Salvadore e lo stesso Giancarlo Danova). Qualche ‘anziano’ era rimasto David ed Ochetto più Zagatti, il tutor di Rivera e non ricordo altri. Quella squadra contava su di una rosa di 13/15 calciatori. Era stimata e temuta in Europa e stravinceva in Italia. Altri tempi? Ma siete proprio certi che il calcio sia così cambiato? Dimenticavo….quella squadra era composta da 11 leoni chiunque scendesse in campo. Vinceva subendo il minor numero di reti e facendo caterve di gol(anche se Nereo Rocco passava per catenacciaro). Pensate che Nereo inventò, oltre al libero, il terzino ‘fluidificante’ schierando prima un mediano, Gigi Radice, come laterale basso a sinistra e addirittura sperimentando Paolo Barison, un poderoso attaccante proveniente dal Genoa, come terzino. Per non dire di Gino Pivatelli stopper e di Mario David che da interno dicentocampo venne trasformato in laterale di desta basso(terzino destro). Ma Nereo Rocco oltre alla sagacia era un genio della panchina. Forse il più grande allenatore italiano di tutti i tempi! Certamente altri tempi e altro orgogliosissimo ed imbattibile Milan dove bandiere come Rivera non venivano neppure sfiorate dal dubbio di lasciare la maglia rossonera!!

  4. Appunto…anche se in questo caso El Shaarawi partirebbe per diversi milioni di euro

I commenti sono disabilitati.