Vecchie abitudini

fuorigioco-tevezIn un momento in cui gli infortuni e l’incapacità hanno la meglio, limitare i danni non è affatto un disonore. Per fortuna contro la Samp il Milan ci è riuscito, portando a casa l’ennesima partita scialba grazie ad un goal dell’inaspettato Birsa, uno che non è proprio il massimo da schierare… ma non ci sono alternative.

Tre punti e a casa, tanto per andare avanti, tanto per far passare un’altra partita in attesa della tanto decantata rinascita post-sosta e pre natalizia. L’ideona del fenomeno è quella di mettere in centrocampista in più nei tre davanti… ovvero giocare con il trequartista, quando ne avremo uno a disposizione. In realtà è un diktat che arriva già dalle riunioni estive ma che, per un motivo o per un altro, non si è ancora tramutato in realtà. Fino ad allora, ci toccherà vederci partite così, nè carne nè pesce come si suol dire, in cui si punta al meno peggio. L’aspetto positivo è che contro i blucerchiati siamo riusciti a non prendere goal, evento quasi miracoloso, nonostante la sofferenza finale questa volta invertita, anche per merito di quello che era il “nostro” Petagna e che adesso ci toccherà sicuramente condividere e poi magari rincorrere e strapagare tra qualche anno (Dejà vu). Divagazioni a parte, sistemare la fase difensiva sarà la vera chiave per rialzarsi e cominciare a risalire veramente la classifica.

Già, la classifica. A vederla oggi spaventa, ma gli anni passati consolano dato che il disfattista non sa partire in altro modo e con un gap di almeno 10 punti dalla prima. Ci siamo abituati ormai, e veder scappare Napoli, Roma e le altre non è più così “spaventoso”! Non sorprende nemmeno il ritorno ai vecchi standard di illegalità da parte della Juve, ormai rassegnata ad essere agevolata ogni partita, tra lo sbigottimento di Conte e la pretesa di non doverlo dire troppo forte…perché deve apparire normale. Quindi non parliamone troppo, o ci squalificano per aver offeso i principi dell’intoccabile signora, che è vecchia ma il vizietto non lo perde mai. Della seconda di Milano niente da dire invece, se non che stavolta “l’uomo che quando si toglie la giacca vince” non ha ottenuto l’effetto sperato, e con il Cagliari è riuscito ad ottenere solo un pareggio, con il classico seguito di pianti e lamentele che lo contraddistinguono.

Vecchie abitudini allora, quasi per tutti, in una stagione ancora lontana dai suoi momenti cruciali. A dir la verità si avvicina la sfida con la Juve, e in che condizione ci arriveremo ancora non è possibile saperlo. La speranza, abbastanza vana, e che almeno quella sera le vecchie abitudini vengano archiviate, sia da parte nostra per quel che riguarda il gioco, che da parte loro per i classici fav……….ssshhh, non bisogna dirlo!!!