Le Scelte di Allegri e la Metamorfosi del Milan

AllegriSalve a tutti, questo è il mio primo post qui sul blog, spero di non annoiarvi troppo con le mie ciarle e di riuscire ad avviare una civile e proficua discussione sugli argomenti trattati.

Mercoledì 26 giugno. Estate, caldo, esami, ma per noi ferventi pallonari, anche Calciomercato. Parlare di Calciomercato equivale ad attraversare in monopattino un campo minato, incappare in bufale inventate da giornalai è facilissimo, si scrive, si dice e si legge tutto e il contrario di tutto. E questo vale ancora di più quando si parla di Milan: tra teatrini, farse e cialtronate c’è davvero da uscirne matti. Per cominciare, vorrei smentire un luogo comune che pare essere ampiamente diffuso nel mondo del tifo rossonero: ovvero che l’attuale allenatore del Milan, Massimiliano Allegri, non abbia alcuna influenza nelle scelte di mercato compiute dalla società. Osserviamo la metamorfosi compiuta dal Milan dalla stagione 2008/09, l’ultima di Ancelotti, ad oggi: la qualità ha lasciato il posto alla quantità. Allegri ha radicalmente cambiato l’idea di gioco stessa del Milan: siamo passati da un gioco prevalentemente orizzontale, caratterizzato da una fase offensiva manovrata, negli ultimi tempi probabilmente troppo, e sviluppata su tutto il fronte offensivo, a un calcio caratterizzato da manovre verticali, basato sul pressing, sugli inserimenti dei centrocampisti e sull’estro dei singoli, abbandonando il gioco sulle fasce e giocando prevalentemente per vie centrali. I cambiamenti principali sono avvenuti indubbiamente in mediana: l’attuale allenatore infatti predilige centrocampisti muscolari propensi alla corsa e al pressing, a discapito di centrocampisti dotati di grande tecnica ma poco dediti al sacrificio.

Dunque, osservando l’attuale rosa, è forse un caso che la stragrande maggioranza dei centrocampisti siano giocatori muscolari ma poco dotati tecnicamente? Molti di voi sicuramente penseranno “Perché costano meno, mica perché li vuole Allegri!”; mi permetto, dunque, di sfatare un ulteriore mito: Allegri non ha mai chiesto Fabregas. Vi faccio uno stupido esempio: anche io potrei andare da mia madre, chiedergli di comperarmi una Lamborghini per il mio compleanno e, all’ovvio rifiuto, andare in giro a dire che è una pezzente perché non me l’ha comperata. Il mercato si fa in base alle risorse economiche che la società (quindi nel nostro caso Silvio Berlusconi) garantisce: una volta appurata la disponibilità economica, l’allenatore determina quali giocatori sono utili per poter applicare la sua idea di gioco. Questo passaggio a mio parere è fondamentale: ritengo, infatti, che non sia essenziale tanto il nome del giocatore, quanto le sue caratteristiche. Vi faccio un esempio, meno stupido del precedente: Luglio 2012. Per sostituire il partente Van Bommel poniamo che Allegri abbia chiesto un giocatore con caratteristiche simili, capace di impostare l’azione ma anche di agire come scudo davanti alla difesa. Ideale per quel ruolo era Radja Nainggolan, tuttavia ritenuto eccessivamente costoso dalla dirigenza del Milan; per cui, la cosa più ovvia era cercare un giocatore con caratteristiche simili ma meno costoso, identificato poi in Nigel De Jong. Naturalmente, so benissimo che Nainggolan è un giocatore migliore di De Jong sotto diversi aspetti, ma come ho già detto, il mercato della squadra deve tenere conto delle risorse economiche messe a disposizione. Proprio a causa della mancanza di tali risorse è sfumato l’acquisto di Carlos Tevez, comprato dalla Juventus giusto qualche ora fa. Del resto, senza soldi è difficile fare miracoli. Si vocifera, inoltre, di Matri come possibile alternativa all’attaccante argentino. Credete davvero che l’ex centravanti del Cagliari sia stato proposto dall’amministratore delegato o inverosimilmente scelto dal presidente? Ma permettetemi di sfatare un ultimo mito: non tutti i giocatori tecnici sono costosi. Giocatori con buone qualità tecniche (buone, non sto esaltando nessuno) a prezzi tutt’altro che esorbitanti esistono eccome, mi vengono in mente al volo Luca Cigarini, Francesco Lodi e David Pizarro, per dirne qualcuno, ma sicuramente la lista è più ampia.

A questo punto, resta un grande quesito a cui rispondere: è questa la strada giusta? L’idea di calcio elaborata da Allegri ci porterà dei risultati importanti? Secondo la mia modestissima opinione no, e per i seguenti motivi. Non esiste, almeno recentemente, una squadra europea che abbia aperto un ciclo vincente, nazionale e internazionale, avendo alla base questa idea di gioco. Non esiste una squadra europea che ha vinto per più anni giocando fondamentalmente male. Le due squadre che hanno vinto recentemente una Champions giocando male, ovverosia Inter e Chelsea, dopo l’anno di grazia non si sono più ripetute. Per affermarsi stabilmente a livello europeo, e chiariamoci: il Milan deve tornare a essere temuto in Europa, mai nella vita mi accontento di partecipare e basta alla Champions, è necessario avere un’idea di gioco basata sulla qualità, non sulla quantità, come ampiamente dimostrato dalla storia calcistica internazionale recente. Naturalmente, per tornare ad altissimi livelli, è necessaria una spinta economica maggiore, spinta che Silvio Berlusconi non può più garantire; tuttavia, anche quando a livello di singoli la squadra era qualitativamente buona, in Europa il Milan di Allegri non è mai riuscito ad affermarsi, giocando un calcio scheletrico e prevedibile.

Per vedere di nuovo il Diavolo tornare protagonista in Europa, dunque, è necessario cambiare la rotta, tornando finalmente a giocare un calcio degno del nostro nome e della nostra storia. Cosa che l’attuale allenatore, come in questa sede ho spiegato, non può fare.

19 commenti

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  1. Caro il mio Giangi Cheguevara,
    concordo col senso generale del post. MA … c’è un ma. L’altra volta hai attaccato i tifosi e Berlusconi, oggi Allegri e velatamente Berlusconi.. ne resta fuori uno. Chi? Galliani.

    Ora c’è una cosa che non capisco: i gallianiani come te e Diavolino, lo sanno che il pelato cravattagialla é il primo e principale sponsor di Allegri su quella stramaledetta panchina? Lo sapete che se Allegri é quantomeno ascoltato in sede di mercato é perché é intimo con Carlitosnonmitradirà?

    Come si coniuga la vostra stima per Carlitosnonmitradirà con l’odio per Acciuga quando Carlitosnonmitradirà fa due rinnovi ad Acciuga?

    1. Quella che tu consideri una critica a Berlusconi è, in realtà, solo una considerazione oggettiva: Berlusconi non ha più interesse nell’investire nel Milan (la storia degli “acquisti elettorali” la lascio a competenti giornalai).
      Su Galliani-Allegri hai ragione: la mia più grande critica recente a Galliani riguarda proprio la riconferma del fenomeno toscano in panchina. Perchè non è citato nel post? Semplice: perchè dovrebbe? Il tema principale è Allegri e le sue scelte, Berlusconi l’ho citato parlando di risorse economiche, competenza sua, non di Galliani.
      Tevez alla Juve? Non lo nego, un colpo al cuore. Ma come ho scritto, senza soldi non puoi fare miracoli.
      Grazie del commento, alla prossima 😉

    • boldi1 il 26 Giugno 2013 alle 08:48

    gran bel post

    che dire forse la società dovrebbe essere più aggressiva con i giocatori che vuol cedere come fanno altri club vedi il Real che quando deve vendere un calciatore gli sposta l’armadietto lontano da quelli che restano facendolo sentire un escluso .

    da noi purtroppo si fa il contrario , robinho non si allena seriamente ? lo si cerca di recuperare facendolo giocare le ultime partite del campionato con prestazioni negative che ben sappiamo
    che poi se il Brasiliano se non va via entro il 15 Luglio lo dobbiamo tenere sul groppo un altro anno

    sul discorso Allegri concordo

    1. Il fondamentale problema di Robinho è l’ingaggio, che il Santos non è disposto a pagare (la sua richiesta a quanto pare è altina). Grazie per aver commentato!

    • sadyq il 26 Giugno 2013 alle 10:11

    ” in Europa il Milan di Allegri non è mai riuscito ad affermarsi …”
    ” tornando finalmente a giocare un calcio degno del nostro nome e della nostra storia……”

    Posso anche essere d’accordo che in altri tempi avevamo altri allenatori, ma occorre ammettere che pure i giocatori erano di una caratura molto superiore ed erano portati per un “gioco degno”! Non è un discorso da fare con questi pipponi!

    1. Tottenham-Milan, 9/3/11: Abbiati, Abate, Nesta, Thiago Silva, Jankulovski, Flamini, Seedorf, Boateng, Robinho, Ibrahimovic, Pato.
      Arsenal-Milan, 6/3/12: Abbiati, Abate, Mexes, Thiago Silva, Mesbah, Nocerino, Van Bommel, Emanuelson, El Shaarawy, Robinho, Ibrahimovic.
      Eccetto per pochissimi, se permetti, non mi sembra fossero esattamente formazioni composte da pippe

  2. Quella che tu consideri una critica a Berlusconi è, in realtà, solo una considerazione oggettiva: Berlusconi non ha più interesse nell’investire nel Milan

    Se quello che dici è solo questo, allora siamo d’accordo. Berlusconi non ha legittimamente voglia di spendere nel Milan.

    • sadyq il 26 Giugno 2013 alle 13:54

    Abate, mecses, mesba, nocerino, emanuelson, robigno: 1, 2, 3, 4, 5, 6 ……. Più della metá sono pipponi. Se permetti, tutta gente che nei Milan che avevano “un gioco degno”, non avrebbero certo trovato posto nemmeno in panchina!

    1. Nocerino nel 2012 era in anno di grazie, e nel 2011 Robinho contribuì allo scudetto. Due giocatori scarsi su 11 non trasformano gli altri in pippe.

    • Corrado il 26 Giugno 2013 alle 14:35

    Lodi? Cigarini? Ma serio?

    1. Sono buoni giocatori (buoni, BUONI, B-U-O-N-I) che non costano cifre esorbitanti e sanno giocare la palla. Certo, puoi sempre preferire Traorè e Muntari a loro.

        • Corrado il 26 Giugno 2013 alle 18:20

        Traoré porta fortuna. Con lui in campo abbiamo sempre vinto! 😀

  3. finalmente un redattore che oltra a scrivere, interagisce con gli altri utenti nei commenti. mica come ronco e bufalino che fanno gli altezzosi del cazzo!

    1. Mi fa piacere! Per quanto mi riguarda, se dai miei post non scaturisse una discussione non troverei diletto nello scrivere. Naturalmente, ognuno ha i propri metodi e compie le proprie scelte per quanto riguarda l’interazione. Scelte diverse, ma non per questo sbagliate. Grazie per aver commentato!

  4. Arsenal-Milan, 6/3/12:

    Il capolavoro di Allegri, la partita coi due portieri in panchina. Che ricordi..

    • sadyq il 26 Giugno 2013 alle 18:38

    Grazie: tutti comtribuirono e quello scudetto, ma il vero Nocerino è questo, non certo quello che segnava grazie allo zingaro. Li avrei fatti anch’io quei gol. La sua storia dimostra la tesi! Robigno è uno dei giocatori più sopravvalutati della storia e mi ha sempre fatto schifo. Speriamo di liberarcene presto!

    1. il Robinho del 2011 per me era eccezionale, me ne innamorai calcisticamente parlando. Purtroppo, non si è ripetuto… ok, sono d’accordo che Nocerino è questo, ma nel contesto di quella stagione non era da annoverare tra le pippe. Che poi lo sia oggi è un’altra (brutta) storia

  5. Robigno è uno dei giocatori più sopravvalutati della storia e mi ha sempre fatto schifo. Speriamo di liberarcene presto!

    Aspetta e spera, Carlitosnonmitradirà gli sconti gli chiede anche in farmacia, ma sul prezzo di Merdinho non scende manco di 20 euro cazzo..

    • Ned il 27 Giugno 2013 alle 10:04

    Concordo: Allegri via era l’unico modo per provare a riconquistare il posto che ci spetta in Italia ed Europa. L’anno dello scudetto ci ha visti primeggiare usando il gioco dell’Inter: palla lunga a Ibra e speriamo che la butti dentro, e se gli altri vengono avanti c’è Thiago che risolve. L’anno dopo, la squadra ha finito la benzina a marzo e scudetto regalato: colpa dei suoi allenamenti, guardate Conte come li fa correre da settembre a maggio. L’ultimo anno è stato una pena, gioco orribile, siamo stati salvato dal faraone (che oltretutto è sul mercato anche per colpa di Allegri) da Balo e dagli arbitri.
    Se fa in modo che Galliani prenda Matri, regalando soldi alla Juve e liberandola di un pippone, è la conferma che questo allenatore va bene al Parma o alla Samp.

    Chiudo con una riflessione: è stato preso De jong per un discorso economico, ma se mettiamo assieme cartellino (4 mln) ed ingaggio (8 mln lordi a stagione), vediamo che Verratti sarebbe stato molto più economico dal secondo anno (12 mln il cartellino e 2 lordi all’anno). Segno che non è stato un discordo economico ma scelta tecnica, ancora una volta sbagliata.

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