Il Mario furioso

f1f9af463873423cbb9f2cf5f3cfd20c--630x365Della scialba prestazione della nostra Nazionale contro la rappresentativa della Repubblica Ceca non rimarrà granché se non la conferma che non è possibile affrontare tutte le squadre con lo stesso modulo di gioco tanto caro a Prandelli e che quando si affidano le chiavi del centrocampo a Pirlo la squadra gira in slow motion. Ciò che sicuramente di negativo rimarrà è la pessima partita di Mario Balotelli, che partito bene si è perso durante la gara, condita da una doppia ammonizione a mio parere alquanto esagerata che ha portato l’attaccante del Milan a lasciare il terreno di gioco anzitempo e i suoi compagni in inferiorità numerica. Il discorso purtroppo è sempre lo stesso: passa il tempo, cambiano le maglie ma la sua testa rimane quella, quella di un giocatore che potrebbe esprimere il suo talento appieno diventando così un punto cardine del suo club e della sua nazionale, ma che a causa d questo suo carattere impulsivo si trasforma da “valore aggiunto” a vera e propria palla al piede. Nessuno dimentica i suoi 12 gol in 12 partite con la maglia rossonera da quando è arrivato a Gennaio ma i 7 cartellini gialli (con relative espulsioni e giornate di squalifica) sono veramente tanti per un attaccante che peraltro dovrebbe riuscire a fare con le potenzialità che possiede, reparto da solo. Come se questo non bastasse ha accompagnato la sua uscita dal campo con pugni e calci (fortunatamente verso il muro) e non pago ha continuato a inveire dal suo account Twitter, cosa pessima se non sai come reagire alle critiche in modo adeguato. Sicuramente il ragazzo si scuserà con la squadra e con il mister perché stupido non è ma deve imparare a controllare questo lato del carattere che lo perseguita ogni qual volta gli avversari lo provocano e con questo tipo di reazioni la cosa accadrà sempre più spesso.

Infine un veloce commento sul calciomercato e principalmente sulle notizie che vedrebbero l’interesse del City su Stephan El Sharaawy, che avrebbe offerto 40 milioni di euro e la richiesta di cessione da parte di Prince Boateng. Su quest’ultimo non mi soffermo molto:  ci ha già dato tutto quello che aveva da dare e ormai è più un soggetto da rivista scandalistica che un giocatore vero e proprio, racimolarci sopra qualche soldino non sarebbe affatto male. Discorso agli antipodi per Stephan, il primo U21 ad andare in doppia cifra nella classifica marcatori di Serie A. Anche se il suo obbiettivo ormai non è quello di segnare a tutto spiano, il suo apporto alla squadra è troppo importante ed è difficilmente sostituibile in tempi brevi. Inoltre tenere il giocatore al fronte di un’offerta economica così importante sarebbe anche un gesto significativo nei confronti dei tifosi dimostrando che si è scelta una determinata strada per far crescere la squadra e che si continuerà a perseguirla nonostante tutto e tutti.