Le alternative prima dell’esonero

Niente campionato, poco interesse verso un’ItalJuve sempre più politicizzata in cui le scelte vengono fatte a prescindere di chi realmente meriti; scelte che non pagano e continuano a farci fare barbare figure ad ogni livello. Ma lasciamo perdere; niente campionato, dicevamo, e così c’è la possibilità di approfondire maggiormente qualche tema che può passare in secondo piano.

Ad essere messo sotto la lente di ingrandimento è sempre lui, Massimiliano Allegri, sulla cui testa penzola un esonero che attende solo la giusta mano per essere rilasciato e far saltare via dalla panchina rossonera uno degli allenatori più scandenti della storia del club. Se l’era cavata il primo anno all’esordio, grazie ad una rosa ampiamente sopra la media delle altre squadre e al suicidio di massa avvenuto dall’altra parte di Milano, ha miseramente fallito il secondo anno con scelte clamorose e un non gioco che ci hanno costretto a veder trionfare Conte e compagnia. Quest’anno la musica cambia ancora, senza sentori e senza “top player”, con una squadra di giovani tutta da scoprire ed interpretare. L’inizio ha riservato già colpi a sorpresa con un rapporto, quello con Galliani, non più forte come all’inizio che ne preservasse il ruolo. D’ora in avanti dunque solo verifiche e giudizi spietati.

La prima notazione riguarda il modulo, primo grossissimo limite del livornese. Non convince infatti il 4-3-1-2 che ci ripropone in tutte le salse da due anni a questa parte e anche i giocatori a disposizione potrebbero essere diversamente impiegati. A partire dagli attaccanti, dove sia il nuovo arrivato Bojan che il confermato El Sharaawy farebbero propendere per un 4-3-3 con due esterni d’attacco a sostenere l’unica punta Pazzini. D’altronde lo stesso faraone ha fatto vedere in nazionale minore che partendo da sinistra riesce a sfruttare al meglio le sue caratteristiche. Questa eventuale novità porterebbe al sacrificio del “trequartista” Boateng, il quale ormai da tempo mi affanno a proporre nel ruolo di mezz’ala, dove potrebbe garantire copertura e qualità allo stesso momento.

Altra ipotesi sarebbe quella del 4-2-3-1, modulo spesso accostato alla seconda di Milano, che andrebbe a valorizzare in particolar modo le caratteristiche del nuovo arrivo De Jong, che ha già in passato ricoperto una delle due posizioni davanti alla difesa. Questa disposizione tattica lascia peró molti più dubbi, perché implica un necessario e continuo sacrificio da parte dei due attaccati esterni, cosa che al momento mi riesce difficile immaginare. Detto questo però, i maggiori dubbi li suscita la difesa, e specialmente la fascia sinistra che per il secondo anno consecutivo non è stata rinforzata a dovere. Come l’anno scorso le maggiori responsabilità sono affidate ad Antonini, che a mio avviso sarebbe più che degnamente sostituito da quell’Emanuelson che al momento latita ma che ben presto ci vedremo riproporre dietro le punte.

Siamo sempre al solito: le alternative ci sono, il materiale anche ma a mancare è la materia grigia di chi guida la squadra, colui che sembra si sia arenato dietro convinzioni predefinite che in alcun modo possano essere adattate alle reali caratteristiche del gruppo. Una nullità insomma…e non vi spaventate se nelle prossime partite qualcuno (tra cui io) inizierà a sperare in qualche brutta figura purché avvenga la tanto agognata liberazione.

11 commenti

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  1. Articolo perfetto.

    Boateng o come mezz’ ala o come attaccante esterno (dove oltre tutto potrebbe sfruttare le sue buone qualità nel cross).

    Il 4-3-3 sarebbe sicuramente il modulo più logico per le caratteristiche di questa squadra. Anche un 4-2-4 (o più civile 4-2-3-1) non mi spiacerebbe.

    In ogni caso Astori sempre titolare cosi come Zapata. Yepes è una riserva. Bonera giusto come terzino di riserva.

    Che dire. Galliani ha fatto il danno. Io farei pagare a lui il costo dell’ esonero

    • Sheva7 il 10 Settembre 2012 alle 08:06

    finchè allegri non capirà che avendo tutta gente veloce davanti bisogna allargare il gioco d’attacco continueremo a fare figure di merda

      • boldi il 10 Settembre 2012 alle 08:09

      concordo

      con questi componenti della rosa lo capirebbe anche un cieco che bisogna cambiare modulo e modo di giocare

  2. in quasi due anni non ha ancora capito che Emanuelson è un terzino sinistro, o ala sinistra se è più avanzato, figuriamoci se riesce a pensare di cambiare modulo. Fra l’altro Galliani adesso fa tanto il duro ma è lui che l’ha voluto qui. Dicevano “l’allenatore che ha portato il Cagliari in alto”, ma dove se l’ultimo anno il Cagliari è terminato 16° con esonero anzitempo di Allegri dopo una crisi da 2 punti in 9 giornate? E sorprende che la dirigenza in passato così solerte nel mandar via Zaccheroni e Terim (giustamente, specie per il secondo) non abbia mosso un dito contro gli scempi di Leonardo prima e di Allegri ora.

  3. Attenzione perchè se Boateng non recupera, Acciughino potrebbe stupirci sabato sera con un 4-3-3.. a meno che non rimetta Emanuelson trequartista.. o Traorè, perchè no?!? 😕

    Sono fiducioso che sabato si possa vedere un modulo diverso, seppur per necessità e non per illuminazione di Minimiliano.

    Comunque insisto nel dire che verrà esonerato in una fredda notte di metà novembre, dopo una sconfitta in Champions.

    p.s: avete sentito ieri Inzaghi? Alla domanda se avesse parlato con Acciughino prima del suo esordio con gli allievi, Pippo ha risposto: no, non ho chiamato Allegri.. però mi son sentito con Ancelotti. Ahahahah, grande Pippo, non lo considera proprio nessuno il nostro Monomodulo. Chissà perchè..

      • Sheva7 il 10 Settembre 2012 alle 22:34

      tu, se non giocassi a fare il berlusconiano per forza (perchè giochi e a me non mi prendi per il culo), saresti un ottimo elemento, allegri manco merita di essere affiancato ad inzaghi, il primo è un mediocre a 360 gradi, il secondo è un lampo di genio e carattere, per carità….

    • mattoinh7 il 10 Settembre 2012 alle 12:38

    Mazzarri sono anni che allena il Napoli producendo un buon gioco senza però mai riuscire a fare il salto di qualità nei momenti decisivi.
    Stramaccioni è al primo anno di Inter,ha una bella idea in testa e cioè un calcio più ragionato palla a terra,ma finchè non sistema la fase difensiva è più facile che l’Inter continui a beccarne due a partita piuttosto che farne tre.
    Conte ha dovuto abbandonare il suo 4-2-4 per trovare una collocazione a Pirlo; la Juve ora produce molto gioco,ma l’assenza di Pirlo abbassa il valore della squadra del 50% il che significa che il gioco è Pirlo-dipendente per cui trattasi di limite e non di pregio.
    Zeman lo conosciamo tutti. Domenica ha trovato un’Inter che come già detto deve prima sistemare le cose dietro per poter pensare di proporre un calcio offensivo e quindi è andato a nozze. La sua Roma non va’ più allo sbaraglio,ma se si ripensa alla carriera del boemo c’è tanto spettacolo,ma zeru tituli.

    Questo per dire che non è che il livello del gioco in Italia sia particolarmente alto. Io per esempio che sono interista mi auguro che Stramaccioni non appartenga a quella new generation di allenatori contaminati dal Barcellona che pensa che il calcio sia solo tic tic tic toc,tutti avanti e chi se ne fotte di difendere,cosa che tra l’altro il Barcellona sa fare benissimo visto che chi capisce di calcio sa benissimo che la vera forza del Barca,al di là del possesso palla,parte proprio da dietro piuttosto che da davanti.
    Conte è all’esame Champions,Zeman dovrà dimostrare che non sempre si può vincere 6 a 5 e Mazzarri dovrà provare a proporre un Napoli che sappia affrontare gli scontri diretti.
    Di certo,e io lo dico da più di due anni,il Milan che Allegri ha avuto in mano è stato sul piano del gioco il peggior Milan degli ultimi 10 anni nonostante una rosa qualitativamente molto competitiva con alcune eccellenze. Quest’anno,senza campioni,è chiamato a cercare di coniugare ai risultati un buon calcio, visto che non sempre troverà in porta uno come Agliardi…..in ogni caso,lo dico da sempre,il gioco di una squadra non può prescindere dalle caratteristiche dei suoi interpreti,per cui non è difficile immaginare un Milan piuttosto concreto e poco spettacolare, l’Inter ha molto da lavorare per trovare equilibrio e compattezza,la Juve è forte così,mentre la Roma potrebbe essere una sorpresa molto positiva sia sul piano del gioco che dei risultati.

  4. Liberazione ?? Magari. Ma con quali soldi ?? I pochi che c’erano andranno all’Inter per pagare Pazzini. Magari serviranno per la buonuscita di Stramaccioni, dopo il solito esonero prenatalizio.

  5. Leonardo non fece male. Si classificò terzo con una squadraccia e solo perché perse in poco tempo Pato, Nesta e Beck.

    E soprattutto Leo sapeva allargare il gioco. Fattore essenziale per essere un allenatore credibile.

    Comunque figuriamoci se Inzaghi si confonde con Allegri. L’ independence day sarà uno dei giorni più belli della mia vita milanista

      • Sheva7 il 10 Settembre 2012 alle 22:29

      tu se fossi sempre sintetico saresti il migliore qui dentro con diavolo1990, anche così comunque a livello di analisi tecnico-tattica sei il migliore

    1. Anche qui disognerebbe sapere cosa pensano gli sonfitti, nella guerra di secessione, dell’independence day.
      Io credo che chiunque abbia il diritto di attuare le proprie idee, in tema di moduli di ‘giuoco’.
      Prendiamo Arrigo Sacchi e le critiche che gli sono piovute addosso(sono costati almeno due scudetti al Milan).
      Se rileggeste le critiche di allora vi accorgereste che Arrigo era considerato un fanatico e che vinceva soltanto grazie ai soldi di ‘Berlusca’
      In Spagna Arrigo venne capito e considerato, da subito, un grande innovatore.
      Come ho letto, di un dirigente calcistico italiano emigrato in Russia, nemo propheta in patria!
      Di Allegri mi importa soltanto se lo relaziono al Milan ed ai risultati sportivi, ivi compreso il ‘giuoco’ che riusirà, se ci riuscirà, a dare alla squadra!
      Diversamente è grave colpa di tutto il team tenere in vita un rapporto, come leggo su questo blog, difficile sia nei confronti della squadra che, come leggo, dei tifosi.

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