Breaking news: Le dichiarazioni di Berlusconi a Milan Channel

Silvio Berlusconi torna a parlare del Milan dopo la cessione di Thiago Silva e Ibrahimovic a Milan Channel, accontentando i tifosi che da tempo chiedevano chiarimenti al presidente.

Ma prima uno sguardo a quelli che sono rimasti: “Il Milan del presente, contrariamente a quanto tanto descrivono molti giornalisti, ritengo sia una squadra forte, con un quintetto di super campioni in attacco che nessuna squadra italiana può annoverare: Pato, Robinho, Boateng, El Shaarawy e Cassano. Ci sentiamo molto forti e sono sicuro che in Italia saremo ancora protagonisti. Credo che anche quest’anno il Milan possa disputare un ottimo campionato, migliore di quello dell’anno scorso dove ci sono stati infortuni”.

Berlusconi poi chiarisce finalmente la vicenda Thiago-Ibra: “Non volevamo venderli entrambi, inizialmente avevamo detto no. Poi, il Psg ha spinto e non potevamo rifiutare quelle cifre, perché hanno messo in sicurezza i conti del Milan. Il cuore mi piangeva, ma trattenere Thiago Silva e Ibra anche in chiave Fair Play Finanziario non sarebbe stato possibile.
La situazione economica non consente più le spese dei primi anni ’90. Non si possono acquistare giocatori molto affermati, come quelli che hanno marcato le campagne acquisti degli scorsi anni. Dobbiamo costruire una grande squadra grazie ai giovani. Il Barcellona ha fatto così. Ricordo che il Milan stellare è partito così: dai Maldini, Baresi, Costacurta. Ai tifosi dico: c’è la possibilità di costruire un calcio divertente ed efficace, nonostante il quadro economico. Dico loro anche di non avere paura di questo cambiamento, è di prospettiva”.

Mercato: “Ci sono stati tanti addii imposti, come anche per Seedorf e aggiungo Pirlo. Comunque, non sentiremo la mancanza di Ibrahimovic. E abbiamo fiducia in Acerbi per la difesa. Se alla fine della campagna acquisti se ci capiterà l’occasione la faremo. Contiamo che nelle prossime settimane possiamo raggiungere questo punto di rafforzamento, l’unico, in difesa, perché in tutti gli altri ruoli ci sentiamo molto forti.
Se s’individua un giocatore che può esserci utile, gli si da una valutazione in base all’utilità per noi. Se la squadra che dovrà cederlo vorrà incassare di più della nostra valutazione (come il Montpellier con Yanga-Mbiwa, ndr), noi non potremmo continuare la trattativa. Il Milan è il club più titolato al mondo, e sono sicuro che continuerà ad essere al vertice in tutte le competizioni”.

I tifosi devono quindi essere ottimisti per il futuro: “Ai nostri tifosi dico state sereni. C’è la possibilità di costruire un calcio divertente ed efficace, anche in presenza di un quadro economico che non permette più spese folli. A loro dico di non avere paura di questo cambiamento, e di avere pazienza. Non ci riusciremo magari in una stagione ma costruiremo una squadra di giovani per aprire un ciclo vincente: sono assolutamente ottimista sia per la squadra di ora sia per il futuro”.

Berlusconi poi apre ad investitori stranieri per il bene del Milan: “Magari ci fossero investitori stranieri: porte aperte a chi volesse dare un sostegno economico alla nostra squadra, ricordando sempre che noi abbiamo il sogno, al primo posto nel nostro cuore e nella nostra testa, che è il bene del Milan. Tutto ciò che è per il bene del Milan è auspicabile”.

Kakà: “Io non ho approfondito l’argomento con Galliani e con gli altri dirigenti: Kakà è rimasto nei nostri cuori per il giocatore e per l’uomo. Non chiudo ad una possibilità di questo genere, ma bisogna vedere quali sono le situazion alle quali questo ritorno possa avvenire”.

Pato goleador:  “Il numero 9 di maglia per Pato mi sembra azzeccatissimo, perché è un goleador e quindi deve giocare avanzato e non può giocare a centrocampo, come purtroppo è accaduto nell’ultimo campionato. E’ un giocatore d’area, e lì deve stare”.

Fonte dell’articolo: Canale Milan

7 commenti

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    • utentecasuale il 31 Luglio 2012 alle 15:56

    “Contiamo che nelle prossime settimane possiamo raggiungere questo punto di rafforzamento, l’unico, in difesa, perché in tutti gli altri ruoli ci sentiamo molto forti.”

    • boldi1 il 31 Luglio 2012 alle 17:23

    il presidente ha preso un colpo di sole , solo così si possono giustificare queste dichiarazioni

    in attacco serve una prima punta , a centrocampo un mediano ed in difesa almeno un centrale forte oltre ad un terzino e malgrado questi eventuali acquisti non è detto che la rosa del Milan sia la più forte del campionato

  1. Bell’autogol a livello mediatico dire che si punta sui giovani e vendere Didac Vilà lo stesso giorno

      • fabregas11 il 31 Luglio 2012 alle 18:43

      avessi detto Neymar!!

      1. didac è stato bollato come bidone senza aver mai calpestato il campo. non avendo poi chissà quali garanzie sulla fascia sinistra almeno una chance gliel’avrei concessa

  2. Confrontando ‘i resti’ del Milan, con la miseria che offrono gli altri team italiani, si possono anche accettare come non prive di fondamento le affermazioni di Silvio. Nello scorso torneo il Milan, squadra da tutti riconosciuta come la più forte del campionato, ha miseramente fallito anche il modesto obiettivo della C.I.
    Alla luce delle rivelazioni di Rino Gattuso possiamo anche comprederne il perché ciò è avvenuto.
    Spero non si voglia criminalizzare Rino, così come si sta facendo per Carrobbio, semplicemente perchè ha raccontato la verità. Ripartire dai giovani, soprattutto El Shaarawy e Alexandre Pato, è certamente un atto di coraggio. Però indispensabile sarà la compattezza che la squadra vorrà dimostrare. Per ora è confortante leggere e vedere che negli uomini, messi in campo da Allegri in queste amichevoli, si evince un sano realismo relativo alla conoscenza dei propri limiti. Sono dispiaciuto per la cessione di Albertazzi e e per quelle di Rodrigo Ely e Gianmario Comi. E’ vero che i giovani, come Calvano, possono fare esperienza in club che li utilizzano, ma, vorrei ricordare che Beretta e Zigoni, due promesse, sono stati male utilizzati nelle società a cui li si era prestati. Per quel che riguarda Merkel era, forse, un sacrificio indispensabile per ottenere Stephan El Shaarawy. Il prossimo torneo stabilirà chi avrà avuto ragione.

  3. siamo la barzelletta d’Italia ormai. ci manca che ci ridano dietro anche i patteggiatori e siamo a posto.

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