Si inizia a fare sul serio

1996: Il pallonetto di Poborsky manda a casa il Portogallo

Stasera, a Varsavia, si inizia a fare sul serio: cominciano i quarti di Euro 2012. Repubblica Ceca – Portogallo, principalmente, è la prova del 9 per la valutazione di Cristiano Ronaldo in questo Europeo. In una sfida che è sicuramente quella di livello più basso tra i quattro quarti di finale (sì, di livello persino più basso rispetto a Germania – Grecia, rispetto alla quale manca anche delle interessanti connotazioni geopolitiche), l’attenzione di tutti i media sarà catalizzata su di lui. L’asso del Real Madrid viene da un girone altalenante: iniziato con due inguardabili prestazioni contro Germania e Danimarca (partita nella quale i lusitani sono riusciti a vincere nonostante la loro stella quasi “remasse contro”), ma concluso con la grande prestazione contro l’Olanda. Anche se bisogna ancora valutare quanto possa essere probante la sfida contro l’Olanda, visto le scarse qualità dimostrate dalla nazionale di van Marwijk in questo Europeo.

Se la stella del Real Madrid confermerà di essere sceso personalmente in campo, e di non aver delegato un suo sosia per Euro2012, i lusitani sono nettamente favoriti: nessuna sorpresa nella loro formazione, molto rodata e proveniente da un organico completamente ricambiato rispetto a otto anni fa (con le sole eccezioni di Helder Postiga e, ovviamente, di Cristiano Ronaldo). Certo, Nani e Meireles non sono Figo e Rui Costa, e il numero 10 non è più sulle spalle del fu fantasista rossonero ma del fu bidone nerazzurro Ricardo Quaresma, ma i portoghesi hanno pur sempre esperienza internazionale e sanno difendersi bene. Inoltre, cosa che non può che fare bene, la difesa si poggia su Pepe e Coentrao, giocatori che si conoscono bene in quanto compagni di squadra al Real Madrid. Mica pizza e fichi, direi.

Soprattutto perchè quella della Repubblica Ceca sembra una qualificazione quantomeno immeritata, rispetto ai rapporti di forza visti nel girone A: dopo una terribile sconfitta 4-1 contro la Russia (che ha fatto sorgere diversi dubbi su Petr Cech, additato tra i maggiori responsabili della disfatta), ha concluso il girone con 6 punti solo grazie a due stentate vittorie su Grecia e Polonia, arrivate in sofferenza. Non per questo, comunque, la nazionale ceca va sottovalutata: anche se Milan Baros non ha fatto finora vedere ciò che ci si aspettava da lui, e Tomas Rosicky rischia di saltare la sfida per infortunio, il collettivo dei cechi resta affiatato, pronto a ripartire in maniera agile e veloce appena gli si para davanti un varco, sia per vie centrali, che attraverso la corsa di Gebre Selassie (e se non corre uno con quel cognome, stiamo freschi) sulle fasce.

Esattamente come successe in Repubblica Ceca – Portogallo del 1996: per cinquanta minuti i lusitani fecero girare il pallone a metà campo, senza trovare vere occasioni da gol. Finchè non perse quel pallone: lo prese Karel Poborsky, un tipo che, come sanno benissimo gli interisti, è sempre stato avvezzo ai gol decisivi, che superò la difesa e poi infilò il portiere con un pallonetto. Dopo il gol, la ebbe vinta il catenaccio dei cechi, con i portoghesi mandati a casa e Poborsky e compagni che persero solo in finale. Una parziale rivincita ci fu nel 2008: dopo un primo tempo terminato sull’1-1, il Portogallo si scatenò nel secondo tempo, segnando con Cristiano Ronaldo (un segno del destino? Direi di no: è un giocatore che ha una media di un gol a partita, se ogni suo gol fosse segno del destino il fato sarebbe fin troppo impegnato) e con Quaresma, passando ai quarti e condannando all’eliminazione la Repubblica Ceca. Anche i precedenti, dunque, sono equivoci. I bookmaker dicono Portogallo:  ma, come in ogni partita ad eliminazione diretta, la sorpresa è in agguato.

REPUBBLICA CECA – PORTOGALLO, VARSAVIA, ORE 20.45:
REPUBBLICA CECA (4-3-1-2): Cech, Gebre Selassie, Kadlec, Sivok, Limbersky; Jiranek, Hubschman, Plasil; Rosicky, Pilar; Baros. Ct: Bilek.
PORTOGALLO (4-3-3): Rui Patricio; Pereira, Pepe, Alves, Coentrao; Moutinho, Veloso, Meireles; Ronaldo, Postiga, Nani. Ct: Paulo Bento.