Quasi tutto ribaltato

La Repubblica Ceca torna viva

Avevamo lasciato questo girone quattro giorni fa con una certezza: quella di una Russia sorprendente e in una forma da favorita. La partita con la Polonia ha invece fortemente ridimensionato la squadra di Advocaat che nonostante il 60% e oltre di possesso palla ha tirato solamente due volte nello specchio nei 90 minuti della gara: la Polonia è infatti ripartita da quei minuti in superiorità numerica contro la Grecia dove sembrava poter trovare il raddoppio in ogni momento prima della papera di Scezny e affidandosi al Kuba Lewandowski autore di un gol meraviglioso dopo il vantaggio di Dzagoev in un momento in cui era comunque la squadra di casa a dominare campo e gioco. La sensazione di questa partita è che le due squadre dell’est siano squadre “belle” da vedere soprattutto in ripartenze e gioco in velocità ma che abbiano qualche difficoltà a fare loro stesse la partita.

L’unica certezza del girone A ce la dà invece la squadra Greca – troppo debole, quasi fortunata solamente ad essere giunta in questo europeo. L’1-2 ceco nei primi sei minuti, record assoluto della competizione, fotografa al meglio il momento no dei greci, quasi mai in partita e che trovano il pareggio solamente grazie ad una paperona di Cech, fortunatamente non influente ai fini del risultato finale come invece accadde quattro anni fa in quel di Vienna. I cechi hanno giocato una partita inversamente proporzionale a quelli della prima giornata ma hanno rischiato quando dal campo viene levato Rosicky con la Grecia che nel finale è comunque riuscita a sfiorare il pari.

Eppure il gruppo A è tutt’altro che chiuso anche per gli ellenici: la Russia è sì in testa con quattro punti ma affronterà proprio la Grecia che, nonostante tutto, con un colpo a sorpresa potrebbe portarsi davanti agli ex-sovietici e assicurarsi la qualificazione qualora Repubblica Ceca-Polonia non finisse in parità sarebbero davanti ad entrambe le squadre mentre in caso di parità a quota 4 tra Russia, Grecia e Repubblica Ceca, vige ancora la regola “Svezia-Danimarca” che vuole che a dominare sia la classifica avulsa, quindi la differenza reti tra queste tre con i Cechi che andrebbero a casa a meno di una improbabilissima goleada Greca. A differenza di quell’europeo “biscottato”, però, ogni squadra con una vittoria sarà padrona del proprio destino, cosa che renderà l’ultima giornata di questo gruppo ancora più avvincente da seguire.

Domani si gioca la seconda giornata anche nel girone B, girone che avevamo lasciato con l’Olanda in difficoltà, sconfitta da una Danimarca che si giocherà le possibilità di qualificazione a sorpresa nel girone della morte con il Portogallo nella partita che vede due filosofie il più possibile antitetiche tra di loro: la vana creazione di gioco portoghese in cerca di un centravanti che non hanno contro la praticità danese già vista nella prima gara con l’Olanda. Per quanto riguarda le formazioni di questa gara, la Danimarca non può che confermare l’11 titolare che ha battuto gli Orange, ma lo stesso farà il Portogallo nonostante la sconfitta e nonostante il fatto che non potrà più sbagliare.

La stessa scena andrà in onda 45 minuti dopo il fischio finale con l’Olanda che dovrà strappare i tre punti con la Germania in quella che per tutti rappresentava una possibile finale anticipata e che invece per gli Orange sa già di ultima spiaggia. Il cambio che per coach Van Marwijk dovrebbe migliorare l’assetto tattico degli olandesi dovrebbe essere quello di schierare Klaas Jan Huntelaar tra i titolari al posto di Afellay – nessun cambio invece per lo schiacciasassi tedesco dove il ballottaggio tra Gomez e Klose dovrebbe essere vinto dal primo: la possibilità di far fuori quella che insieme alla Spagna era la diretta concorrente per il titolo è veramente troppo ghiotta.

GRECIA-REPUBBLICA CECA 1-2 (0-2)
MARCATORI: 3′ Jiracek (R.CEC), 6′ pt Pilar (R.CEC); 8’st Gekas (G).
GRECIA (4-3-3): Chalkias (23′ Sifakis); Torossidis, K. Papadopoulos, Katsouranis, Holebas; Fotakis (1’st Gekas), Maniatis, Karagounis; Fortounis (26’st Mitroglou), Samaras, Salpingidis. (Tzorvas, Tzavellas, Malezas, Makos, Ninis, Fetfatzidis, Liberopoulos. All. Fernando Santos.
REPUBBLICA CECA (4-2-3-1): Cech; Gebre Selassie, M. Kadlec, Sivok, Limbersky; Hübschman 6.5, Jiracek; Plasil, Rosicky (1’st Kolar, 45’st Rajtoral), Pilar; Baros (19’st Lafata). (Lastuvka, Drobny, Suchy, Hubnik, Rezek, Petrzela, Darida, Necid, Pekhart). All. Bilek.
ARBITRO: Lannoy (Francia).
NOTE: pomeriggio piovoso, temperatura primaverile. Spettatori 40 mila circa. Ammoniti: Rosicky (R.CEC), Torossidis (G), Jiracek (R.CEC), K. Papadopoulos (G), Salpingidis (G), Kolar (R.CEC). Angoli: 1-4. Recupero: 1′ pt e 3’st.

POLONIA-RUSSIA 1-1 (1-1)
POLONIA (4-2-3-1): Tyton; Piszczek, Wasiliewski, Perquis, Boenisch; Dudka, Polanski (84? Matuschyk); Blasczykowski, Murawski, Obraniak (93? Brozek); Lewandowski. All: Smuda.
RUSSIA (4-1-4-1): Malafeev; Anyukov, Berezutski, Ignashevitch, Zhyrkov; Denisov; Dzagoev (80? Izmailov), Shirokov, Zyryanov, Arshavin; Kerzhakov (70? Pavlyuchenko). All: Advocaat.
Arbitro: Stark (GER)
Marcatori: 37? Dzagoev (R); 57? Blasczykowski (P)
Ammoniti: 60? Lewandowski (P) e Denisov (R); 75? Dzagoev (R); 80? Polanski (P)
Espulsi:
Note:

Danimarca (4-3-3): Andersen, Poulsen S., Agger, Kjaer, Jacobsen; Kvist, Eriksen, Zimling; Krohn-Dehli, Bendtner, Rommedhal.
Portogallo (4-3-3): Rui Patricio, Pereira, Pepe, Alves, Coentrao; Moutinho, Veloso, Meireles; Ronaldo, Almeida, Nani.

Olanda (4-2-3-1): Stekelenburg, Van der Wiel, Heitinga, Vlaar, Willems; Van Bommel, De Jong; Robben, Sneijder,Van Persie; Huntelaar
Germania (4-2-3-1): Neuer, Boateng, Hummels, Badstuber, Lahm; Schweinsteiger, Khedira; Muller, Ozil, Podolski; Gomez.

1 commento

    • boldi1 il 13 Giugno 2012 alle 09:04

    la Russia è ancora la favorita del girone

    i Polacchi hanno giocato la partita della vita

    riguardo a Thiago è emerso che è già da due mesi che Leonardo e il PSG sta trattando con Thiago

    adesso è più chiaro perchè Thiago dall’infortunio è rientrato in ritardo , aveva già probabilmente deciso di lasciare il Milan via , aveva già capito che il Milan si stava ridimensionando e quindi ha scelto un progetto dove nei prossimi anni si punta a vincere tutto

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