Tulipani e fiori di ciliegio

Archiviata la figuraccia (meritatissima) di ieri, si può finalmente tornare a parlare di calcio. Il mio invito è: godiamoci questo spettacolo, al resto si pensa dal 12 luglio. Per quanto riguarda l’altra partita del gruppo F, niente da dire: 0-0 e tutti contenti: il Paraguay che sogna i quarti, e gli All Whites che escono con grande onore.

GRUPPO F

Squadra P.ti G V P S GF GS DR
Bandiera del  Paraguay Paraguay 5 3 1 2 0 3 1 +2
Bandiera della  Slovacchia Slovacchia 4 3 1 1 1 4 5 -1
Bandiera  della Nuova Zelanda Nuova Zelanda 3 3 0 3 0 2 2 0
Bandiera dell'Italia Italia 2 3 0 2 1 4 5 -1

GRUPPO E – L’Olanda batte 2-1 il Camerun, Robben torna disponibile e Van Persie ed Huntelaar (gol di rapina il suo, tapin su palo dell’asso del Bayern Monaco: speriamo si dia da fare così anche nel Milan, se, come spero, resta) controbattono al rigore di Eto’o. Olanda a punteggio pieno e che affronterà la Slovacchia agli ottavi: problemi rimandati di un turno, dunque. La tapina figura fatta dai Leoni d’Africa mostra come bisogni trovare un giusto equilibrio tra individualità e compattezza del gruppo: Le Guen è andato in eccesso nella prima voce, basando tutta la squadra su Eto’o, giocatore sì ottimo ma che ha bisogno di una squadra che giri intorno a sè e che comunquue non ha reso al massimo in questa stagione, ed un altro ct che ben conosciamo nella seconda voce. La partita più importante della serata era comunque DanimarcaGiappone. All’11 di Okada, per la miglior differenza reti, bastava un pareggio, ma Honda, Endo (da segnalare la battuta del telecronista Sky: “gol di questo gerundio”) e Okazaki suggellano una vittoria meritata: Danimarca buono solo nei primi 10 minuti e intorno all’80’, in concomitanza col rigore segnato da Tomasson (infortunato). A braccetto van Marwijk e Okada con i loro 22, con grandi possibilità di arrivare ai quarti (qualche mail di ringraziamento da Bratislava, Amsterdam e Tokio arriverà a Viareggio…).

GRUPPO E

Squadra P.ti G V P S GF GS DR
Bandiera  dell'Olanda Olanda 9 3 3 0 0 5 1 +4
Bandiera del Giappone Giappone 6 3 2 0 1 4 2 +2
Bandiera della  Danimarca Danimarca 3 3 1 0 2 3 6 -3
Bandiera del  Camerun Camerun 0 3 0 0 3 2 5 -3

DOMANI: GRUPPO G: Alle 16 sono in programma Corea del NordCosta d’Avorio e PortogalloBrasile. La prima partita non sembra molto importante, con la Corea del Nord già salita sui primi aerei insieme al Camerun e la Costa d’Avorio che spera in un miracolo: servirebbe una goleada paragonabile a quella portoghese del 21, unita ad una larga vittoria del Brasile. Larga vittoria che la squadra di Dunga non sembra molto adatta a raggiungere: a loro basta il pareggio, e madre patria e colonia sarebbero accontentate. Lungi da combine, la sfida è comunque piena di contenuti tecnici: riuscirà il blocco-I***r in difesa ad arginare Cristiano Ronaldo & C? Vincerà Dunga o le malelingue che continuano ad accusarlo?

FORMAZIONI DI PORTOGALLO-BRASILE, DURBAN ORE 16.00

PORTOGALLO (4-3-3): 1 Eduardo, 3 Paulo Ferreira, 2 Bruno Alves, 6 Ricardo Carvalho, 23 Fábio Coentrão, 10 Danny, 8 Pedro Mendes, 16 Raul Meireles, 7 Cristiano Ronaldo, 9 Liedson, 11 Simão. All: Carlos Queiróz.

BRASILE (4-5-1): 1 Júlio César, 2 Maicon, 3 Lúcio, 4 Juan, 6 Michel Bastos, 13 Dani Alves, 8 Gilberto Silva, 11 Robinho, 5 Felipe Melo, 19 Julio Baptista, 9 Luis Fabiano. All: Dunga.

DOMANI: GRUPPO H: Per questo e per altro, ancora complimenti alla RAI che ha deciso di trasmettere CileSpagna. Sì, la sfida sarà più decisiva di quella delle 16, ma i contenuti sono certamente di meno. A differenza di quello che si poteva pensare, la sfida è comunque incerta: in caso di vittoria della Spagna, si creerebbe una situazione abbastanza complessa. Soprattutto perchè la Svizzera (il Corriere del Ticino lo definisce “il giorno del giudizio”), con ogni probabilità, vincerà contro l’Honduras: ho dato fiducia ad Alvarez e compagni, ma ora dico “ciao-ciao” a questa squadra-simpatia. Tre squadre potrebbero essere a sei punti: la Spagna con una vittoria passerebbe di sicuro, la Svizzera è obbligata a vincere con due gol di scarto, o anche con uno solo – sperando però in una larga vittoria spagnola. Ma calcoli non se ne possono fare: il momento è quello di scendere in campo.