Ibra o non Ibra?

Da pochi giorni è finito il campionato e al Milan il mare è già mosso. Secondo indiscrezioni giornalistiche Ibra starebbe per partire verso altri lidi. Perché non soddisfatto di questo Milan e soprattutto in rotta con Allegri (indiscrezione smentita). Potrebbe esserci addirittura l’interessamento del ManCity fresco campione della Premier League mentre al suo posto arriverebbe Mario Balotelli. Stesso procuratore, gran messe di provvigioni. Ma, siccome le fonti dello scoop sono le stesse che hanno dato per vicinissimo al Milan, 12 mesi fa sia Fabregas, sia Kakà, sia Schweinsteiger, sia Ganso, senza contare Lamela, dobbiamo prendere questi discorsi con le pinze.

Di sicuro Ibra non è soddisfattissimo e se davvero fosse in rotta con Allegri sarebbe in buona compagnia: Pirlo, Seedorf e forse Nesta. Insomma l’unico allenatore senza uno straccio di carisma che riesce a far incazzare tutto lo spogliatoio, un record. Non voglio commentare nemmeno le voci che dicono che per far rimanere Ibra al Milan gli sarebbe stata offerta la fascia di capitano. Fascia che va indossata come un paramento sacro e non può essere offerta ora a destra ora a manca come un effimero sostituto, come contropartita di prestigio, a tutti i giocatori con pruriti o in vena di fare le valigie. Infatti se c’è un patrimonio che è rimasto al Milan è proprio quella fascia, indossata da uomini in passato, di cui oggi è sacrilego persino fare il nome.

Anche se si tratta solo di indiscrezioni, di ipotesi e supposizioni questo non ci impedisce di fare un bilancio del Milan dell’era Ibra. Partiamo dall’inizio: Ibra arrivò al Milan per sfuggire all’amara esperienza catalana, dove si vedeva spesso panchinato per dar spazio ad un nanetto chiamato Messi. Siccome il Milan, nella fattispecie Berlusconi e Galliani promettevano di aprire con il suo arrivo un nuovo ciclo vincente, Ibra fu giustamente allettato da queste promesse, aggiungiamo a questo il fatto che il suo procuratore non è mai contrario ai trasferimenti e possiamo capire come mai l’operazione andò in porto. Zlatan si fidava di chi aveva vinto, in prima persona, cinque coppe dei campioni: Berlusconi non è un disperato come Abramovich che dilapida miliardi di euro per vincerne una, ne ha già vinte tante e sa come si fa a ripetere l’opera. Sono convinto che Ibra ragionasse proprio così – ma, in realtà le cose stavano molto diversamente.

Il Milan del post 2008 utilizza il fascino delle “7 coppe” per lusingare i campioni in ambito di mercato, senza costruire il resto della squadra in modo e maniera da risultare competitivo a livello continentale. Vista in prospettiva, la cosa è abbastanza chiara: Berlusconi ha voluto dimostrare all’altra squadra di Milano che se lui si alza una mattina con la voglia di vincere uno scudetto, può farlo in qualsiasi momento, anche dopo anni di predominio nerazzurro. E Berlusconi ha candidamente ammesso la cosa più volte: “Dobbiamo mettere fine all’egemonia interista che dura da un quinquennio…” E infatti l’egemonia si interruppe, non solo, ma anche il mercato di Gennaio fu sontuoso, con gli arrivi di Van Bommel, Emanuelson, Cassano e altri ancora. Presi per la maggior parte dalla scuderia di Raiola e, c’è da dire, non hanno tradito le aspettative.

Insomma Ibra e socio, vincevano, facevano vincere e facevano affari. Dopo la conquista dello scudetto, puttanate su Fabregas a parte sul grande Milan è calato il sipario. Niente più giocatori di Raiola, niente più acquisti onerosi, tranne qualche regalino di Zamparini (poi rivelatosi micidiale), tanti parametri zero, ed un onerosissima operazione a metà con Preziosi dall’efficacia ancora tutta da dimostrare. Di sicuro con questa squadra non si andava di certo a vincere la Champions. Anzi a dirla tutta, quella dell’estate passata è stata una sessione di mercato di merda: con rinnovi a tutte le mummie di Milanello tranne Pirlo e zero acquisti importanti. Ce lo sentivamo ma non volevamo crederci: i primi granelli di sabbia iniziavano ad entrare nell’ingranaggio del Milan 2010-2011, e, infatti poi sappiamo com’è andata a finire – su tutti i fronti.

Durante quest’annata, mentre mezzo Milan era in infermeria (o ricoverato proprio), Boateng non si sa dove, i brasiliani praticamente in sciopero bianco, e le salme putrefatte in rivolta, Ibra dov’era? Ha abbassato la testa e ha pedalato sempre più forte. Segnando e facendo segnare il doppio dello scorso anno, realizzando tutti i calci di rigore che ha battuto. Capocannoniere, assistman di Nocerino, rifinitore eccetera eccetera. Più forte della sfiga, più forte di una dirigenza divisa, comica e ridicola (ma soprattutto tirchia), più forte di un Pato che si dimostra il migliore del mondo soprattutto a letto, e mai in campo.

Ma la colpa è di Ibrahimovic, perché “accentra su di se il gioco”… E ci credo!! Lo accentrerei anch’io sul capocannoniere della Serie A!! Così come lo faceva l’Inter su Eto’o o su Milito, così come lo fa il Barcellona su Messi o la Juve su Pirlo.

Siamo Ibradipendenti? Chissenefrega! Peggio per chi Ibra non ce l’ha! Infatti per sconfiggerci, nonostante la somma di un mercato di merda + gli infortuni + Allegri che perde la bussola già ad Ottobre + le altre sciagure che ho già elencato, i gobbi hanno dovuto correre e giocare come pazzi e COMPRARE ALMENO due partite: Fiorentina-Milan e Milan-Juventus. E, mentre tutta la squadra, compresi raccattapalle e tifosi avevano alzato bandiera bianca da tempo, Ibra, nel derby ha segnato due gol.

Vogliamo girare il discorso, vogliamo vederla da un altro punto vista? Ok, allora ditemi chi avrebbe potuto anche solo avvicinarsi ai suoi numeri nel Milan di quest’anno. Nessuno. L’abbiamo pagato meno di trenta milioni, ora, economicamente parlando, ditemi qual è il giocatore che con lo stesso investimento avrebbe potuto offrirci un rendimento simile, in un 4-3-1-2 arido e senza un trequartista di ruolo.

Ovviamente se verrà venduto, per una cifra che non potrà essere inferiore ai 40 milioni verrà sostituito da un “big” come Tevez o Balotelli o Higuain, per fare nomi a caso. Ma nessun giocatore in vendita per una quarantina di milioni, oggi come oggi, garantisce il suo rendimento. Messi, o ancora meglio C. Ronaldo potrebbero fare altrettanto, anzi di più, ma non mi risulta siano in vendita, tantomeno ad una quarantina di milioni.

In definitiva possiamo dire che Zlatan il suo cartellino l’ha timbrato quest’anno, o, come direbbero gli americani “la bistecca c’era”, semmai mancava il contorno. Un contorno che tradotto in gergo calcistico significa allenatore, squadra e gioco, che in termini economici costa molto di più dello svedese, e bisogna pure essere fortunati nella scelta.

Di sicuro Ibra sembrerebbe essere disgustato, e parecchio, nel constatare che l'”erezione calcistica” berlusconiana dell’Agosto 2010, con atterraggi a Milanello in elicottero, si era in realtà miseramente afflosciata già a Giugno 2011. Lasciando, come avveniva ormai da anni il Milan senza risorse, in mano a Galliani, e pure con Barbara ed il “genero d’Italia” a banchettare a spese della società. Non lo dico con astio, lo osservo, e basta. Ormai all’andazzo ci siamo abituati : che problema c’è ?

La cosa che invece mi manda in bestia sono quei tifosi che criticano Ibra, l’Ibra di quest’annata, perché sciupa il bel gioco, e perché poi, in fondo, ha già trentun’anni, insomma è sul viale del tramonto….

Tutto condivisibile, tranne per il fatto che gli stessi tifosi, il pomeriggio precedente, si lamentavano per il precoce addio al Milan di Inzaghi (39 anni) e Seedorf (36), reduci da una stagione che non è nemmeno l’ombra sfocata di quelli che furono quando i 31 anni li avevano loro.

19 commenti

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    • Bitcha il 17 Maggio 2012 alle 01:17

    Ibra non va via, la boutade delle incomprensioni con Allegri mi sembra campata per aria, perchè di Ibra si deve sempre e comunque parlare, e anche un suo scaccolarsi o un suo spulciarsi i piedi fa sempre e comunque notizia, un po’ come Balotelli quando fà una scoreggia leggermente più rumorosa del solito.

    Post comunque non particolarmente pieno di novità… sono concetti che Diavolino va ripetendo da almeno due mesi, su cui sono state aggiunte pochissime cose.

    Così come lo faceva l’Inter su Eto’o o su Milito, così come lo fa il Barcellona su Messi o la Juve su Pirlo.
    L’Inter del triplete accentrava più su Sneijder… Milito finalizzava, come meglio non si poteva tra l’altro, mentre Eto’o come numeri e statistiche ebbe la peggiore stagione della carriera.

    La Juve non è che accentra, la Juve è Pirlo.
    Tante cose ho letto del tipo “uuuuh ma come è vario il gioco della Juve” ma la verità è che Pirlo è l’unico lì che sa giocare a pallone, la dinamicità di chi ha attorno lo favorisce, ed il concetto che si ripete su di noi, ovvero sia “se Ibra non crea, non andiamo da nessuna parte” (concetto in piccola parte vero per me), sulla Juve deve essere amplificato al mille per mille… il cambiare modulo di Conte dal 4-3-3 al 3-5-2 può forse cambiare qualcosa, ma se facciamo un parallelo, può avere più problemi la Juve senza Pirlo, che noi senza Ibra (daltronde abbiamo una cazzo di gran rosa, non è che senza Zlatan lotti per la B… come diceva Diavolino qualche giorno fà, contraddicendosi in maniera puerile).

    Per me comunque, Ibra sì, nettamente… ma se mettiamo caso, mi offrissero Balotelli e cash per lui, ci penserei su parecchio.

  1. Secondo me un minimo di civiltà impone di non voler Ibra nel raggio di 1000 km da milanello di principio.

    A parte questo quello che ha fatto conta relativamente rispetto a quello che non ha fatto o ha fatto a cazzo.

    Ci ha rallentato il gioco per tutta la stagione, distrutto lo spogliatoio nel momento più importante della stagione e limitato lo sviluppo dello spogliatoio. E basta questo continuo spacciarlo per un campione. Non allaccia le scarpe a Kaka, Sheva, Weah, Van Basten e compagnia bella, ci costa un sacco di soldi ed è inutile se si vuole pensare a vincere qualcosa. La riprova è che la Juve ha vinto più di noi con 2 giocatori che in coppia non hanno fatto la metà dei suoi goal.

    Inzaghi è finito ma è la storia del Milan. Ibra è un ospite scomodo che attualmente convive con i nostri colori fra un mal di pancia e l’ altro. Fanno bene i tifosi a criticarlo. Significa che non si sono fatti comprare con qualche golletto su rigore.

    Io non credo che 40 milioni ce li diano mai. Non credo nemmeno 30. De catti se per un giocatore di 31 anni spacca spogliatoio ce ne danno 25.

    Senza di lui alle brutte saremmo arrivati secondi lo stesso con un gioco migliore e alcuni giocatori più sviluppati.
    E poi non si può non considerare l’ aspetto caratteriale. Se Pato e Boateng hanno pensato ad altro è perché di questo allenatore caso mai non si fosse capito, non sbatte nulla a nessuno. Lo hanno mollato tutti a partire dai senatori. Non si capisce bene con che faccia intenda ripresentarsi la prossima stagione. Io personalmente, se Ibra rimane al Milan in coppia con Allegri mollo il Milan e mi prendo un anno di pausa. Uno lo sopporto a fatica, tutti e due sono troppo

      • reostato il 17 Maggio 2012 alle 12:47
        Autore

      Il problema è tutto lì : con che faccia Allegri si ripresenta la prossima stagione dopo che lo hanno sfanculato 1) i vecchi 2) i giovani 3) quelli di mezza età ??
      Ci manca solo che si azzuffi con Bonera o Antonini…..

    • FLAMPUR il 17 Maggio 2012 alle 06:17

    Piacere di mandarti in bestia. Viva Ibra capitano. ma di un’altra squadra… è uno che tarpa le ali e che inaridisce il gioco. Giocasse sempre come a Palermo ok… ma preferisco l’Ibra di Udine (quello che non c’era)

    1. Anche io preferisco l’ Ibra di Udine…

      ma anche quello contro la Juve a Torino e nel secondo tempo della partita di coppa italia non mi è spiaciuto per nulla :oops::oops: <3

    • boldi1 il 17 Maggio 2012 alle 08:24

    Ibra rimane perchè in fondo è ostaggio del suo ingaggio , troppo elevato per le casse delle altre società e perchè il Milan non accetterebbe di privarsene se non dietro ad una adeguata contropartita economica (almeno 30 mil.) ma offerte elevate per Ibra non arrivenno mai , salvo follie del City unica nostra speranza

    la domanda da porsi è un’altra ,

    è giusto tenere in rosa un Ibra poco convinto del progetto ridimensionato del Milan e non particolarmente in linea con le Idee dell’allenatore ?

    iniziare una stagione con questa situazione è una follia , la miccia è già praticamente accesa e probabilmente porterà alle dimissioni di Allegri o alla svendita del giocatore dopo una stagione opaca

    se guardiamo dal punto di vista del gioco il Milan gioca meglio senza Ibra
    ma è anche vero che con Ibra si vincono più facilmente le partite con le squadre medio/Piccole

    alla fine viene da pensare che il Milan stia aspettando di vedere come si comporterà Pato alle Olimpiadi
    se andrà bene ci potrebbero essere decisioni clamorose nell’ultimo mese del calcio mercato (Agosto)

  2. DIO LO VOLESSE SE NON SARA’ TROPPO IMPEGNATO A SALVARE L’ ITALIA

    1. Non perdere tempo a pregare che tanto di lá non c’è nulla 🙂

      1. miscredente. Dio c’ è e un giorno come ti diceva quel tizio, ti proteggerà dal microchip nella mano o sulla fronte 🙂

  3. Troppe chiacchiere a sproposito su Ibra. Certamente non rappresenta l’ideale di giocatore che amano i milanisti, della mia generazione, educati a pane e Rivera. Domenica abbiamo gioito, rivisitando la storia di campioni incommensurabili, e sofferto per l’addio di atleti che non avevano bisogno di maglia: il rossonero l’avevano tatuato sulla pelle. Ibra non ha il rossonero nel cuore, sul cuore ha il portafoglio ed a quello dedica tutte le sue attenzioni. Noi tifosi lo sappiamo, ma, storciamo il naso e ci teniamo Ibra. Gli altri discorsi sono tutti da verificare. Io penso che anche senza i grandi ‘uomini’ che mancheranno, nel bene o nel male, allo ‘spogliatoio’, il Milan possa, nella prossima stagione, fare molto meglio di questa deludente stagione. Chi rimane al Milan dovrà farlo con convinzione ed abnegazione. Le emozioni vissute potrebbero svanire se accompagnate dalla confusione scaturita dal recente insuccesso. Questo potrebbe proiettare il Milan in un cono d’ombra almeno per un lustro. Quindi chi non ama Ibra si metta il cuore in pace. Non si ricostruisce un percorso vincente cedendo il miglior giocatore della stagione appena conclusa. Per quanto riguarda Allegri, non ha più alibi. Vediamo se prenderà il 110 alla tesi di laurea che presenterà nella prossima stagione.

  4. Senza senatori, finirà per ammazzare qualcuno. Però non lo venderei.

    Piuttosto mi chiedo con chi cazzo Allegri abbia un buon rapporto nello spogliatoio. Probabilmente nessuno, si nutre giusto dell’amore di quei 4 allegriani politicizzati del cacchio, la sera quando torna a casa e gira sui blog.

    Segnatevelo: non mangia il panettone.

    1. Secondo me non lo mangeranno nessuno dei tre delle big il panettone l’anno prossimo

    • boldi1 il 17 Maggio 2012 alle 15:21

    certo che le probabilità di non mangiare il panettone per Allegri sono alte

    finirà come Zaccheroni , esonerato dal presidente in diretta dopo il solito derby perso

    se si può scommettere direi che è da giocare l’esonero di Allegri

  5. Per chi si sia perso – come me – l’altra sera Clarence Seedorf disquisire in maniera favolosa di socialità, sport, moralità, meritocrazia, rimedi subito qui: http://www.la7.tv/richplayer/index.html?assetid=50265681

    Che spettacolo…che classe! E pensare che nemmeno è italiano…e che ci sono dei babbei come MilanRosicat che sono nati in Italia e non sanno parlare se non con frasi fatte e slogan mongoli.

    Se non volete vederlo tutto, partite da 15 minuti e 30, quando parla di Berlusconi e del Monza. *__*
    Grazie Professore.
    Come si fa a non rinnovare ad un uomo di questo livello.

  6. Fermi tutt!

    Ma noi siamo qui a cazzeggiare quando nel mondo si sta svincolando l’ex pallone d’Oro, Michale Owen?!?!?!?

    Presidente regalacelo!

    1. Quando stava bene era un’ira di dio…

  7. La discussione verte sempre sulla presunte incapacità di Allegri nel condurre una squadra importante come il Milan. Io non sono pervicacemente abbarbicato su concetti pro oppure anti-Allegri. L’allenatore è importante ma non determinante. In campo scendono i giocatori e se giocano come contro la Fiorentina e , parzialmente il Bologna, non c’è allenatore che tenga. Ero a San Siro a vedere un Milan Pisa(1-0 gol di Massaro) ed anche mio figlio di pochi anni capì che Arrigo Sacchi non esercitava più alcun controllo della squadra. Quel Milan poi affidato ad un contrastatissimo neo allenatore fu’ uno dei più vincenti della storia rossonera. Giocatori ritenuti finiti risorsero sotto la guida del ‘sergente di ferro berlusconiano’: Fabio Capello. Marco Van Basten si consacrò come il più grande centravanti della storia rossonera. Eppure quel Milan, poi chiamato degli invincibili, era meno forte del Milan ‘degli olandesi’. Forse la squadra più forte di ogni epoca. Certo mancano Panucci, Baresi, Costacurta , Maldini ed Albertini. Ma Panucci ed Albertini erano giovani alle prime esperienze. Capello li forgiò a dovere. Il presidente cominciava ad occuparsi di altre faccende. Galliani cominciava a non essere più solo l’uomo ombra di Silvio. Concludo, cerchiamo di pensare positivo, almeno questo non comporta delusioni.

    • FLAMPUR il 17 Maggio 2012 alle 21:17

    Rimango tifoso del Milan. Più positivo di cosi?!? :shock::roll:

  8. Se posso dire la mia, via Ibra.
    Ha già dato e darà sempre di meno.
    E poi la squadra che lo dà via…, vince la Coppa dei Campioni (non ce la faccio a chiamarla Cembions

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