Storie di calcio: Milan Genoa 5-2 (2009-2010)

Domenica arrivera’ il Genoa a San Siro e noi facciamo un balzo al 6 gennaio 2010, per ricordare il Milan-Genoa più spettacolare della storia. È il primo match dell’ anno solare: il Milan di Leonardo, che ormai ha definitivamente attuato il famoso 4-2-fantasia toda joia toda beleza, attende a San Siro il Grifone guidato da Gasperini. Ad ingrassare di qualità le file rossonere è tornato per la seconda volta lo Spice Boy, che viene schierato subito titolare dal tecnico brasiliano.

Davanti alla difesa giostrano Ringhio e Pirlo e così Ambrosini ha licenza di offendere. Le sue scorribande, degne dell’ apache Victorio, mandano alla deriva la cavalleria genoana: il biondo riesce a procurarsi un rigorino che il generoso Orsato ci concede. Dai fatidici 11 metri va Ronaldinho che apre il piattone, ma trova la presa di Amelia (stessa dinamica di un rigore tirato nella stagione precedente durante Palermo-Milan, con protagonisti gli stessi due giocatori).

Dal possibile vantaggio allo svantaggio. Il gol genoano lo sigla un uomo dai sani principi e dalla specchiata onestà: Giuseppe Sculli. Il pluri-indagato raccoglie di testa un cross proveniente dalla destra, sorprendendo Abate e Dida.

Ma, in poco meno di un quarto d’ora, il Milan ribalta tutto e il protagonista è ancora il neo capitano. Al 31′ si precipita in area e si fa travolgere da Amelia: stavolta il rigore è netto. Amelia, credendo Dinho il più fesso di questa terra, si tuffa nuovamente alla sua sinistra, ma il Gaucho incrocia il tiro e fa 1-1.

Sei minuti dopo, Pirlo pesca in area Nesta e il centralone romano crossa, innescando un flipper che vede protagonisti un po’ tutti e che viene risolto da una girata di Thiago Silva.

Appena dopo l’ intervallo il Milan la chiude: Dinho verticalizza per Antonini che semina le statue difensive genoane e, solo davanti ad Amelia, serve l’ accorrente Borriello che sigla il terzo gol.

La strana coppia è protagonista anche successivamente: cross del terzino per Belen, l’ attaccante napoletano si coordina e segna con una spettacolare semirovesciata (in quella stagione realizzerà altri due gol simili: al Parma e a Bari).

A sostituire l’ attaccante campano è Huntelaar. Il cacciatore vive il suo momento di gloria poco dopo: lancio illuminante e strappa-applausi di Beckham, sponda dell’ onnipresente Ambro per Ronaldinho che viene steso in area da Marco Rossi. Terzo rigore di serata: l’ attaccante olandese trasforma.

Trova gloria anche Suazo: l’ honduregno approfitta di un passaggio sbagliato di Nesta e freddamente batte Dida per il 5-2 finale.

Il Milan-fantasia, che divertiva anche quando non vinceva (che sembra poco ma ormai ci si diverte poco anche quando si vince), continua il suo ottimo inverno che lo porterà a sfiorare il sorpasso all’ Inter di Mou in un paio di occasioni, prima di squagliarsi a primavera.

Milan: Dida, Abate, Nesta, Thiago Silva, Antonini, Gattuso, Pirlo (20′ st Flamini), Ambrosini, Beckham (31′ st Jankulovski), Borriello (21′ st Huntelaar), Ronaldinho.

All. Leonardo

Genoa: Amelia, M. Rossi, Biava, Moretti (37′ pt Modesto), Criscito, Palacio, Mesto (16′ st Zapater), Milanetto, Juric, Sculli, Suazo (36′ st Crespo).

All. Gasperini

Arbitro: Orsato di Schio.

Reti: 25′ pt Sculli, 32′ pt Ronaldinho su rigore, 38′ pt Thiago Silva, 3′ e 15′ st Borriello, 29′ st Huntelaar su rigore, 34′ st Suazo.