Italia – Israele: le ultime dal campo

Dopo l’1-3 dell’andata l’Italia torna ad affrontare Israele per il ritorno dei gironi. Obbligatorio lasciarsi alle spalle il pessimo risultato contro la Spagna, che per poco non si è trasformato in una replica della finale di Euro 2012.

Si va verso la conferma del 4-2-4 tanto contestato in questi giorni. Contro ogni problema mosso il tecnico Ventura intenderebbe andare avanti; con una difesa ultra rimaneggiata, ci sarà da vedere se sul piano psicologico si farà più sentire la “botta” o la reazione per cercare di vincere. L’undici di partenza dovrebbe essere: Buffon; Conti, Astori, Barzagli, Darmian; Verratti, De Rossi; Candreva, Belotti, Immobile, Insigne. Due soli cambi, quindi: fuori Bonucci (seconda ammonizione) e Spinazzola, dentro Astori e Conti.

4-4-2 per Israele, con siti e Televideo che danno due formazioni completamente diverse. Riporto questa, con: Goresh; Dasa, Tzedek, Tibi, Tawatha; Refaelov, Golasa, Cohen, Natcho; Einbinder, Sahar. Nel frattempo il Belgio è la prima formazione europea a qualificarsi, domenica sera; a Germania e Inghilterra basterà un punto a ottobre, o forse anche meno. In campo, per il gruppo G, anche Macedonia-Albania e Liechtenstein-Spagna; nei due gruppi “facili” spiccano tanti scontri diretti, Irlanda-Serbia nel D, Turchia-Croazia e Ucraina-Islanda nell’I. Arbitro degli azzurri il francese Bastien.

1 commento

    • Mario De Magistris il 5 Settembre 2017 alle 15:36

    Ventura vuole correre inutili rischi schierando in campo uomini decisamente fuori forma e con una condizione fisica al di sotto della precarietà! Le ridicole difese di Buffon , circa la sua più che insufficiente prestazione di Madrid, si sommano a quelle di Ventura che pare non accetti, nel caso di una eventuale sconfitta della ‘sua squadra, l’ipotesi catastrofica formulata dal presidente Tavecchio: -sarebbe una ‘apocalisse’ per il calcio italiano- Certamente se si ricorre al vario ”vecchiume’ anche in confronti con squadre che sul piano tecnico e professionale sono nettamente inferiori… beh io penso che non bisogna attendere una apocalisse che è già nei fatti e nella testa di vetusti personaggi dello staff tecnico e dirigenziale degli azzurri. La domanda lecite è: -se non si provano con squadre nettamente inferiori i ricambi dei vari Buffon, Barzagli, De Rossi etc…. quando lo si fara?- La linea ‘venturiana’, indipendentemente dal modulo 4-2-4, da l’impressione d’essere perdente se il tecnico genovese dovesse intestardirsi nel volerla attuare ad ogni costo e contro qualsivoglia avversario. Allora non non ci sarebbe più da attendere l’apocalisse! Il verificarsi di questa ipotesi sarebbe più che probabile. Allora c’è da chiedersi perché non si volta pagina, tramite l’impiego dei giovani. Calciatori di qualità, anche se in giovane età, che hanno dimostrato nella Under 21 di essere all’altezza dei migliori giovani europei impegnati nelle nazionali maggiori. Se il calcio italiano si ferma ai vecchi sistemi clientelari e corporativi…beh allora quella di Tavecchio non è più soltanto una ipotesi ma la realtà di un calcio italiano che si è fermato alla pagina biblica dell’apocalisse.

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