Milan – Torino: primo atto

Domenica 21 agosto, ore 18, San Siro. Primo atto del massimo campionato 2016-17 che per il Milan coincide con l’inizio dell’era Montella-cinesi.

Contro il Torino del neo-arrivato Mihajlovic che in tanti non volevano perché “interista” e che in tanti tiferanno come ultimo sgarbo alla vecchia società. Tanta pena per certa gente, che però sembra andare per la maggiore: ieri a Sportitalia un tizio elogiato dalla conduttrice di turno per la “passione con cui parla dei colori rossoneri” ha tenuto a precisare quanto facciano schifo sia i nuovi acquisti sia i nomi supposti come Kovacic. In tanti godranno in caso di sconfitta come degli interistucoli qualunque.

Mihajlovic raccoglie la pesante eredità di Ventura, che in 5 anni ha riportato il Toro prima in A e poi nelle coppe europee. 4-3-3 per lui, con: Padelli; De Silvestri, Rossettini, Moretti, Molinaro; Acquah, Vives, Obi (Baselli); Martinez, Belotti, Ljajic. Modulo speculare per Montella. Donnarumma; Abate, Paletta, Romagnoli, De Sciglio; Bertolacci, Montolivo, Bonaventura; Suso, Bacca, Niang. Fuori tanti giocatori in difesa (di cui non si sentirà la mancanza) il tecnico rossonero pare apprezzare molto i giocatori in esubero la scorsa stagione. In panchina Kucka, Antonelli e il nuovi arrivo Gomez. Dopo i successi di Juve e Roma negli anticipi non ci sono grandi scontri oggi, forse quello più carico di significati è proprio quello sull’asse Milano-Torino.

1 commento

  1. Al di la’ dei quattro ‘sacalzacani’ che minacciano contestazioni ed inveiscono contro tutto e tutti, dei quali non ho ancora capito bene di chi siano tifosi,San Siro sarà desolatamente vuoto anche perché molti sono ancora in vacanza oppure rientrano oggi dalle vacanze. Mihajlovic è stato giustamente difeso perché non stava lavorando malaccio ed a lui si devono intuizioni felici come il lancio in prima squadra di Donnarumma e Calabria e la promozione di Locatelli. Contrariamente al mio amico Diablo penso che Montella possa fare bene e sicuramente farà meglio dei suoi predecessori del dopo Ancelotti. Vincenzino ha le idee chiare e conosce la situazione travagliata della società in questo periodo storico nella centenaria vita del Milan. Con mia grande soddisfazione è stato confermato Carlos Bacca che con Niang a suo fianco può riprendere quel percorso che si era interrotto causa l’infortunio del francesino. Una coppia cche potrebbe diventare la miglior coppia di attaccanti nel nascente torneo italiano. In difesa ho sempre apprezzato Paletta sin da quando giocava a Parma. Conosco poco Gomez ma i primi approcci, come centrale nel Milan, mi sono sembrati incoraggianti. Le incognite? In primis Romagnoli che deve confermarsi e migliorarsi per aspirare ad essere quel centrale difensivo moderno dal lancio lungo e preciso e capace anche degli inserimenti in avanti che frutterebbero gol importanti nell’economia della gara. Nota dolens Riccardo Montolivo croce e delezia del presidentissimo e che sino ad oggi non ha dimostrato appieno di meritare la fascia di capitano del Milan. Manca di personalità? Di coraggio? E’ Lento ed involuto rispetto al giocatore che dominava a centrocampo in un Bayern-Fiorentina? Gli altri centrocampisti, aspettando di capire se Bertolacci è un flop oppure no, hanno qualità limitate ma stanno nella media generale del calcio italiano che, in questo settore del campo, è da tempo che non produce grandi giocatori forse ad esclusione di Verratti. Nella formazione annunciata leggo tutti nomi italiani(Paletta è un oriundo che può giocare in nazionale). Questo mi rende particolarmente felice perché è da sempre che predico che una grande squadra deve poggiare su di uno ‘zoccolo duro’ di italiani. Ripartiamo da qui e speriamo che, come io auspico, Carlos Bacca supportato dalla sua spalla ideale Niang, facci i 30 gol a stagione. Bottino che ha sempre realizzato in giro per l’Europa ed il mondo! Sempre e comunque FORZA MILAN

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