Chievo-Milan, ritorno alla normalità

Meno male che si gioca in posticipo, verrebbe da dire, così almeno la gara di domenica avrà qualcosa in comune con la sfida al Bernabeu di mercoledì. Le analogie iniziano e finiscono al fatto di giocare in serata, per il resto cambia tutto: si passa da Madrid ad una frazione di Verona, dal Bernabeu al Bentegodi, da Kakà a Pellissier. La cosa, lo sappiamo, non ci lascia tranquilli, sono queste le partite che soffriamo maggiormente. Il rischio è che dopo cotanta partita con le merengues, la squadra sia deconcentrata e presuntuosa, la speranza è che invece si sia tornati dalla Spagna con rinnovata fiducia e rinnovata voglia di far bene. Il terzo posto è a sole tre lunghezze, bisogna assolutamente rimanere in scia, senza regalare ulteriori punti e riducendo il numero di squadre che ci precedono.
Sarà fondamentale l'approccio alla partita, andare in campo per vincere, senza regalare l'ennesimo primo tempo agli avversari, avversari che presumibilmente faranno una partita attenta, ma non rinunceranno ad offendere; quindi bisogna limitare al massimo gli errori (frequenti anche al Bernabeu) in fase di impostazione per non lasciare spazio alla velocità in ripartenza.

Milan: dopo le ultime due vittorie ottenute grazie al 4-3-3 sembra che Leonardo abbia trovato il suo modulo definitivo. Non ci sarà grande turn-over dopo le fatiche europee, Dida verrà purtroppo confermato titolare, così come Oddo sulla destra dopo l'ottima partita di mercoledì. A sinistra Jankulovski sembra essere in vantaggio su Zambrotta. Centrali Nesta-Silva, d'altronde chi sarebbe così masochista da togliere un Nesta per Kaladze? Assente Ambrosini per squalifica, lo sostituirà Flamini, con Abate destinato a partire dalla panchina. Il tridente d'attacco vedrà al centro molto probabilmente Klaas-Jan Huntelaar, reduce da zero minuti nelle due vittorie del Milan di questa settimana. Evidentemente Leo non se la sente di accantonarlo del tutto, nonostante oggi Borriello offra più garanzie, oltre a essere il miglior partner per Pato.

Chievo: 11 punti in classifica, uno meno di noi, che consentono alla squadra di Di Carlo di scendere in campo con una discreta tranquillità. L'assenza che pesa è quella di Yepes al centro della difesa, il colombiano è squalificato.
Per il resto i gialloblu sono una squadra superiore a molte altre provinciali nel costruire azioni pericolose. Il gioco si sviluppa soprattutto sulle fasce, Pellissier è l'uomo più pericoloso ovviamente, la sua velocità mette in crisi gli avversari. Bogdani invece è la classica torre, uno che si marca da solo, l'anno scorso ha fatto fare bella figura addirittura a Senderos. Nel complesso è una squadra non male, può sicuramente crearci delle difficoltà.

Precedenti: quattro vittorie nostre, due loro e un pareggio. L'anno scorso finì 0-1, gol di Seedorf su bell'assist di Inzaghi. Giocò una buonissima partita Dida, mentre nel complesso la gara fu poco spettacolare, ma tre punti importanti mentre eravamo in piena corsa per il terzo posto. Inutile dire che firmerei per quel risultato, compresa la partita da sbadigli. In fondo, non si può mica far sempre spettacolo come mercoledì!