Milan e Milano… la domenica della verità.

O'Brien alzo' quattro dita.
-Quante sono le dita che tengo alzate, Winston?
-Quattro
-E se il Partito dice che sono cinque, quante dita sono?
-Quattro
Winston urlo' di dolore a causa di una macchina controllata da O'Brien
-Quante dita, Winston?
-Quattro
-Quante dita, Winston?
-Quattro! Cosa altro posso dire?Quattro!
-Quante dita, Winston?
-Quattro!Basta!Basta! Ma perchè non ti fermi? Sono quattro, quattro!
-Quante dita sono, Winston?
-Basta!Cinque!Cinque!Cinque!
-No, Winston non serve a niente. Tu stai mentendo. Pensi ancora che siano quattro. Per piacere, quante dita sono?
-Quattro!Cinque! Tutto quello che vuoi! Ma basta con questa sofferenza! […]
[…] -Sei lento nell'apprendere, Winston
-Ma come posso fare a meno…come posso fare a meno di vedere quello che ho davanti agli occhi? Due più due fa quattro.
-A volte, Winston. A volte fa cinque, a volte tre. A volte fa cinque, quattro e tre contemporaneamente. Devi sforzarti di più. Non è facile diventare sani di mente.

(Da George Orwell, 1984)

E' il momento, se volete, l'ennesimo, di dimostrare che non siamo quello che i giornali, la stampa e la gente vogliono che siamo. Oggi sapremo quanto è servita la sosta. Troveremo una squadra, la Roma, che ha vissuto momenti simili a noi a inizio stagione, ma dai quali ha saputo uscire. E non vedo perchè noi dobbiamo essere gli unici a rimanere dentro vita natural durante. Per la prima volta la formazione mi piace: Oddo e Zambrotta sulle fasce, fuori Jankulovski, Abate a spingere a centrocampo, nel suo ruolo. Davanti l'arma a doppio taglio del puro talento di Dinho, Pato e Seedorf. Ormai siamo rimasti in due a credere in Ronaldinho: io e Berlusconi, ma sono convinto che il Brasiliano potrà dare ancora molto a questo Milan. Magari con un po' meno di pressione da parte della stampa. Non mi sembra che altri fenomeni brasiliani (vedi Diego) abbiano fatto un granchè di più. Eppure si continua a parlare male sempre e solo di Ronaldinho, destabilizzando l'ambiente e il giocatore. E' il momento di cominciare a risalire la classifica: in caso di vittoria questa sera, Juventus e Fiorentina sarebbero a soli tre punti. Ripeto quello che dico da inizio stagione: l'assenza di Kakà non può essere una scusante per etichettare come scarsa una squadra che a tre giornate dalla fine l'anno scorso poteva ancora matematicamente vincere lo scudetto. Rispetto allo scorso anno non ci saranno nè Totti nè Dida. E questo può essere solo un fattore positivo, visto come andò. Arbitra Rosetti: visti i precedenti, speriamo che dia buoni solamente i gol segnati di piede.

LE PROBABILI FORMAZIONI DELLE SQUADRE:

Serie A 8a giornata: Milan-Roma e Lazio-Sampdoria (tv SKY, M, Premium, Dahlia)MILAN (4-4-2): 30 Storari , 44 Oddo , 13 Nesta , 33 Thiago Silva , 15 Zambrotta , 20 Abate , 21 Pirlo , 23 Ambrosini , 10 Seedorf , 7 Pato , 80 Ronaldinho (1 Dida , 19 Favalli , 18 Jankulovski , 16 Flamini , 77 Antonini , 11 Huntelaar , 9 Inzaghi) All. Leonardo

Serie A 8a giornata: Milan-Roma e Lazio-Sampdoria (tv SKY, M, Premium, Dahlia)ROMA (4-4-2): 32 Doni , 77 Cassetti , 5 Mexes , 29 Burdisso , 17 Riise , 11 Taddei , 7 Pizarro , 16 De Rossi , 20 Perrotta , 89 Okaka , 9 Vucinic (1 Lobont , 3 Andreolli , 22 Tonetto , 14 Faty , 24 Cerci , 94 Menez , 19 Baptista) All. Ranieri

Prima del Milan, alle 18.15 è il momento dell'Olimpia Milano, al Lido contro Ferrara. Due punti in comune col Milan: non c'è più la stella, David Hawkins, ma la squadra è stata ulteriormente rinforzata rispetto alla scorsa stagione. Come il Milan, però, anche qui i risultati non sono arrivati. Perso contro Varese, che ieri sera è stata letteralmente asfaltata a Teramo oggi serve a tutti i costi una vittoria per dimenticare la pessima prestazione, che ha messo in atto i soliti problemi: troppe palle perse. Il problema principale resta il Playmaker: non se ne vede uno decente indossare le scarpette rosse dai tempi di Sacha Djordevic. Con Varese inoltre non si è mai vista una voglia di fare seria, quasi come se la palla nel canestro per i giocatori in campo entrasse da sola. Oggi serve una vittoria convincente per dimostrare che sotto Siena, per ora, c'è solo Milano.
La Carife è una squadra pericolosa, l’anno scorso ottenne tranquillamente la salvezza, ora l'obiettivo sono i play-off, grazie ai nuovi innesti. Da tenere d'occhio Luke Jackson, ala americana del 1981, con un passato in Nba, che già alla prima è piaciuto con 23 punti all’esordio, il “folletto” Anthony Grundy, protagonista a Teramo qualche anno fa e il francese ex Olimpia Yohann Sangarè, mai decisivo a Milano, ma che sembra avere trovato una buona rotazione a livello di esterni. Sotto canestro invece tutto ruota intorno a Jamison, pivottone di soli 204 cm, ma molto fisico, ormai al suo terzo anno con i biancoblù, e al dinamismo dello svedese Oluoma Nnamaka e dell’oriundo Joel Salvi. Due assenze nelle file Milanesi: Joey Beard ancora fermo per problemi muscolari e Jeff Viggiano che domani sarà operato per mettere a posto il legamento del pollice sinistro. Arbitrano Lamonica, Giansanti e Gori, palla a due alle 18.15.