Destinazione Tricolore: la prova

Il Milan è di scena stasera. La partita delle 18, Sassuolo-Atalanta, farà da antipasto a una giornata ricca di sfide, ma è alle 20.45 che i rossoneri si giocheranno una bella fetta di futuro in campionato (anche se siamo ancora all’11° giornata, va detto). L’avversaria e la suggestiva cornice sono la Sampdoria e Marassi.

I blucerchiati arrivano a questa sfida forti del terzo posto in coabitazione con la Lazio (a 19 punti, tre più dei rossoneri) e la partita ha tutte le premesse per essere tosta. Il Milan traballante delle ultime tre partite, lontano parente di quello visto a inizio campionato e poi contro le due veronesi, non può permettersi uno scivolone adesso che la classifica inizia a delinearsi. Al momento sia Mihajlovic sia Inzaghi sembrano intenzionati a confermare il 4-3-3. Per i liguri: Romero; De Silvestri, Gastaldello, Regini, Mesbah; Soriano, Obiang, Duncan; Gabbiadini, Eder, Okaka. L’undici rossonero dovrebbe invece essere: Diego Lopez; De Sciglio, Rami, Mexes, Bonera; Essien, De Jong, Bonaventura; Honda, El Shaarawy, Torres. Ballottaggi tra Duncan e Rizzo nelle file liguri, e tra Menez e Torres in quelle milaniste. Si rivede Mexes nella formazione titolare, sperando che i suoi ben noti cali di concentrazione non vengano fuori proprio in una partita fondamentale come stasera. Ancora incerta la fascia di competenza del duo Bonera-De Sciglio; non si sa ancora se il terzino classe ’92 resterà a sinistra o sostituirà Abate a destra lasciando la corsia mancina al bresciano.

La domenica di campionato si apre con Cagliari-Genoa alle 12.30, sfida dove il gol quasi certamente non mancherà. Alle 15 quattro partite: lo scontro salvezza Chievo-Cesena, Palermo-Udinese, ed Empoli-Lazio, oltre ovviamente alla continuazione della sfida a distanza tra Juventus e Roma. I bianconeri ospitano alle 15 il Parma di Donadoni, vincitore sabato scorso contro l’Inter ma ancora penultimo in classifica. Alle 18 toccherà a Fiorentina-Napoli, forse il big match assieme a Sampdoria-Milan. Ma non mancano di interesse nemmeno le gare delle 20.45. Inter-Verona la prima, Roma-Torino l’altra. L’unica favorita è la Roma, dato che il Toro del post-Cerci e Immobile non sembra in grado di ripetere il settimo posto in campionato del 2013-14. Ma come sempre, mai dare un risultato per scontato. Fiorentina e Verona potrebbero rilanciarsi nella corsa alle posizioni che contano con una vittoria; qualche punto sopra c’è anche il Milan. Il “gruppone” dietro le irraggiungibili Juventus e Roma conta 7 squadre nello spazio di 4 punti, da Samp e Lazio all’Inter, e poi ancora 5 nello spazio di 2 punti, tra il duo Fiorentina-Verona e il Sassuolo. I veri tifosi si sono visti mercoledì sera, ora deve uscire fuori il vero Milan.

2 commenti

  1. La scorsa domenica il Milan, non saprei dire quanto scientemente, si è iscritto alla corsa per un posto che gli garantirebbe la partecipazione ad una competizione europea. La lotta al terzo posto potrebbe essere vanificata dalla vittoria, in Europa League, di una delle tante italiane che potrebbero vedersi raggiungere anche da una o entrambe le due squadre che potrebbero uscire dalla competizione maggiore e che in Italia sono favorite per la vittoria del titolo. Una nota di ulteriore disinteresse nello squallore generale del calcio italiano. Poi c’è chi si lamenta che non si segua, allo stadio, con partecipazione maggiore un campionato che assomiglia sempre più alla F1 dove, nel disinteresse generale, vince chi riecsce a trovare il miglior equilibrio nei consumi delle gomme. Allora meglio tirare fuori gli sci, oppure andare a fare una partitella al vicino parco o praticare uno sport qualsiasi. Oppure molto meglio andare al vicino campetto ad assistere a ‘epiche sfide’ amatoriali piuttosto che guardare eventi scontati e talvolta squallidi al limite dell’indecenza(Milan-Palermo docet). Per il Milan, se dovesse ancora rimanere ai margini anche dell’insignificante lotta nel campionato minore, tanto varrebbe la pena di programmare amichevoli divertenti con squadre che ‘giuocano’ al calcio piuttosto che partecipare ad un torneo privo di interesse dove fanno del ‘nongioco’ squadre che vengono a San Siro per stare tutti dietro la linea del pallone e sperare nel ‘gollonzo’ per far propria l’intera posta. Squallido è anche lo spettacolo televisivo con telecronisti mediocri che osando persino comparare gli attuali ‘pedatori’ ad autentici campioni di calcio di un passato anche recente. Se Silvio Berlusconi riflettesse su cosa è costato al calcio italiano il suo disimpegno economico forse anche lui lascerebbe questo mondo del calcio italiano che sta perfino riscoprendo gli antichi difetti ed in primis l’antica logica di contrapposizione di una squadra retta da forti interessi economici che sceneggia una competizione farlocca con altra dai forti significati, se non interessi, politici! E gli stadi si svuotano sempre più anche perché quando si dovrebbe assistere ad una bella partita pagando il giusto prezzo di 10 euro nessuno era stato compiutamente informato che nel glorioso San Siro c’era un godibile evento calcistico!

  2. Pigliamoci ste tre pere e leviamoci dai coglioni, così domani ci superano in massa e certi cretini la smettono di cagare il cazzo con il terzo posto.

    Dai Pippetta.

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