Cagliari – Milan: un calcio alle polemiche

elsha cagliariDomenica 10 febbraio, 15.00, Is Arenas. Sede incerta fino all’ultimo per la 24° partita di campionato dei rossoneri, in trasferta in Sardegna. Dopo la nazionale, e le polemiche sulla prestazione giudicata insufficiente delle “creste” azzurre Balotelli ed El Shaarawy, tornano le partite di club.

Non si sapeva ancora, fino a ieri, se e dove si sarebbe giocata questa partita, per le ben note vicissitudini dello stadio di Quartu, giudicato prima inagibile e poi di nuovo agibile per ben 3 volte. Il Cagliari del duo Pulga-Lopez viene da 8 punti nelle ultime 4 partite, che sono serviti a ridare ossigeno alla squadra sarda dopo 6 sconfitte consecutive. Il Milan è invece reduce dalla grande rimonta che l’ha portato fino al 4° posto, ma anche dalle polemiche arbitrali -in gran parte fomentate da certa stampa che sceglie quali episodi sono decisivi, e quali no– che hanno seguito la partita con l’Udinese.

Ivo Pulga e Diego Lopez, ex giocatori del Cagliari che fino a ottobre non avevano esperienze in panchina (a parte l’anno da vice di Cuttone al Modena, per Pulga) hanno ottenuto 22 punti in 18 partite, uscendo dalla zona retrocessione, e la formazione che schiereranno sarà ancora un 4-3-1-2, con: Agazzi; Perico, Rossettini, Astori, Murru; Dessena, Conti, Ekdal; Cossu; Ibarbo, Sau. I sardi sono l’unica squadra, insieme al Pescara, a portare una tradizionale panchina a 7. Per il Milan alcune scelte difficili dell’ultimo minuto, a causa del ko in extremis di Constant. Acerbi titolare (per fortuna, nel Chievo), e teoricamente Abate dovrebbe giocare terzino destro e De Sciglio sinistro, anche se si parla di De Sciglio a destra e ritorno di Antonini a sinistra. Per ora la formazione è il classico 4-3-3 con: Abbiati; Abate, Mexes, Zapata, De Sciglio; Flamini, Ambrosini, Muntari; Niang, Balotelli, El Shaarawy. Trio delle creste in attacco, ritorno di capitan Ambrosini causa squalifica di Montolivo, e di Muntari che dovrebbe essere preferito a Boateng.

Senza ripetere il solito refrain della partita da vincere per la classifica, o per il morale, è comunque conveniente fare un’analisi della posizione dei rossoneri. Mentre scrivo la Lazio è in vantaggio con il Napoli, questo significherebbe un -6 dal terzo posto, in attesa di giocare domani. L’Inter sarà impegnata nel posticipo con il Chievo, mentre l’altra squadra in lotta con noi per l’Europa, la Fiorentina, ha perso 2-0 all’ipermercato Conad contro la Juventus. Inutile dire che gli investimenti fatti in sede di mercato (e questa volta, anche se non in maniera del tutto disinteressata, ci sono stati) si ripagano in buona parte con la qualificazione in Europa. A proposito della rosa di inizio stagione, da 5°-6° posto a mio parere e portata dove si trovava dopo qualche giornata -alla pari con la zona retrocessione– da alcune scelte scellerate portate avanti per 8 giornate dalla panchina, dico che mi ha piacevolmente sorpreso con il prosieguo della stagione; speriamo che la rimonta continui così, anche a Cagliari.

5 commenti

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  1. Se mette Nini è da ergastolo, DeSci a sinistra e a destra Zac o Abate.

    Io farei Zac, Zap, Mex, DeS.

    A Cagliari fischiarono Eto’o che quando esultò fece la scimmia, oggi con tutti i nostri negri fanno il concerto.. ci innervosiranno e per questo non vinceremo.
    1-1 o 2-1 per loro.

    E domani Allegriani tutti sorridenti a sparare a zero sulla rosa e a parlare di quel 5°-6° posto che (NON) pronosticavano a inizio stagione. Uffff.

      • boldi1 il 10 Febbraio 2013 alle 11:59

      non sono d’accordo

      oggi non si perde al massimo si pareggia

      e poi oggi sono curioso di vedere se Allegri applica li direttive presidenziali sulla posizione di Montolivo davanti alla difesa come vuole Silvio e se gioca titolare Niang titolare al posto di cocco Robinho

      per i candidati al posto di Allegri metteteci anche Ancelotti , c è stata in settimana una telefonata molto importante , vuoi vedere che torna carletto con kakà ?

      poi non dite che non vi ho avvisato

    • sadyq il 10 Febbraio 2013 alle 15:48

    Com’era il discorso di zapata mecses? ….. eh si, è verissimo: sono bravi e ce li invidiano tutti!

  2. Speriamo Ancelotti no.

    A quel punto meglio Allegri

  3. Dritti come treni su Van Basten
    altro che l’ uomo che sussurrava ai prosciutti

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