Lazio – Milan: nell’anno del limbo

Stadio Olimpico, ore 20.45. La nostra squadra dopo una serie dipartite contro compagini di retroguardia, vinte, pareggiate e anche perse, va allo scontro contro una grande del campionato. Una grande del campionato la Lazio? Cosa? Si perché grazie a diverse campagne acquisti giuste, non troppo sparagnine né troppo di manica larga come non potrebbero fare; e una coppia di allenatori azzeccata i nostri prossimi avversari, con un budget risibile riescono a stare da anni nelle prime posizioni della Serie A.

Fanno partenze da scudetto e poi si afflosciano un po con l’andar del tempo, a causa della panchina non altezza dei titolari, tutto ciò dovuto come al solito alla scarsità del budget. Con Petkovic giocano meglio, ma con Reja hanno fatto per anni un catenaccione orribile, senza vergognarsene, badando al sodo senza tanti fronzoli. Giustissimo, per una società del genere. Insomma un capolavoro considerando la caratura patrimoniale e manageriale di Lotito, il boss dei pulisci cessi della capitale.

Non confondiamo però la buona gestione con la vittoria, come sempre fanno tanti giornalisti nostrani, parlando del “caso” Udinese: per vincere non basta essere saggi, intelligenti e bravi; per vincere bisogna essere i migliori, punto e basta. Infatti Lazio e Udinese riescono ad arrivare, male e con la lingua di fuori, ad un posto in Europa League, dovendo come al solito rinunciare al partecipare alla competizione per manifesta incapacità economica di allestire una rosa competitiva sia in campionato sia in Europa facendo collezionare, e lo sottolineo, alla nostra nazione una serie di figuracce indimenticabili. Un plauso alla Lazio quindi che riesce, soprattutto in questo periodo a dare il 110% delle proprie possibilità, ma per favore, non prendiamo il “modello Lotito” come esempio da seguire a livello nazionale.

Noi invece siamo attraversando l’“anno del limbo”, in attesa di sapere cosa ci aspetta dal futuro: il paradiso, l’inferno o tanti anni di purgatorio? Non voglio entrare anche qua nelle solite ipotesi sulla cessione di tutta la società, di una parte eccetera ma non posso fare a meno, riguardandomi le nostre gare di inizio campionato, dal pensare come sia avvilente il fatto che i momenti felici di quest’inizio stagione si possano contare sulle dita di una mano sola oppure di quante palle siano state sfornate vicino alla porta senza che ci fosse Ibra a ribadirle in rete…. o di quanti inserimenti abbia fatto il Noce, ma l’assist di Ibra stavolta non arriva….

Vabbé contro “i favoriti” laziali, come afferma Petkovic mister Allegri schiererà: Amelia, Abate, Bonera, Yepes, Antonini, De Jong, Montolivo, Emanuelson, El Shaarawi, Boateng, Pazzini. In pratica dopo che l’avevano capito anche i muri, se si vuol giocare con Pazzini, visto che si tratta di una prima punta opportunista, bisogna fornirgli una vagonata di palloni, perciò necessita di una nutrita schiera di trequartisti, 3 in questo caso. Il solo trequartista del nostro 4-3-1-2 oppure schierarlo in un 4-3-3 classico vuol dire darsi la zappa sui piedi. Il resto della formazione è la conseguenza di questa scelta, con De Jong e Montolivo in veste di mediani e la solita difesa a 4.

Mister Petkovic schiera i nostri avversari con il 4-5-1, soluzione da sempre gradita alla Lazio, che a moltissimi ricorda il modulo che Eriksson usava intorno al 1998, con Boksic unica punta. La Lazio attuale può contare su nomi meno altisonanti di quelli della gestione Cragnotti, ma si tratta comunque di giocatori di primo livello: non è difficile prevedere l’estrema pericolosità dei laziali sui calci da fermo battuti dal “profeta” Hernanes, oppure sui mortiferi inserimenti di Klose: la nostra retroguardia dovrà fare gli straordinari e avere gli occhi anche dietro alla testa. Una speranza ci arriva dalla forma di El Sha e dalla consapevolezza che siamo in Ottobre che, assieme a Novembre è il mese migliore per le squadre di Allegri. Ma questa è un arma a doppio taglio: se facciamo pena d’Ottobre, figuratevi a Gennaio!

3 commenti

    • fabregas11 il 20 Ottobre 2012 alle 12:59

    purtroppo perdiamo 3-1

    klose tripletta e pazzini su rigore….

  1. 0-2 doppietta negli ultimi 20′ del Paperino.

  2. Roccambolesca decisione dei regnanti di ‘Tuscolania’ che hanno deciso di far dirigere l’incontro più delicato di questa stagione a un nemico del Milan: Tagliavento!
    Il fatto che Galliani non conti più nulla a livello federale e nella Lega sta proprio nella designazione dell’arbitro di Bologna-Milan che, a detta dei soloni e di certe emittenti televisive, compresa Mediaset, avrebbe…sic… favorito il Milan… nell’ultimo incontro da lui diretto con i rossoneri.
    Questa è la conferma che Galliani è da pensionare!
    Un arbitro che non concede un rigore lapalissiano al Milan e poi ne concede due dubbi(anche il tuffo di Diamanti era discutibile) poi non vede furigioco chilometrici dei giocatori del Bologna e non sanziona falli di mano da espulsione diretta(tentativo di fare gol alla ‘ladrimano’ di Pazienza)non era proponibile per la partita più delicata della stagione del Milan.
    Non voglio riprendere lo stucchevole discorso del gol di Muntari perché oramai ‘renatino de roma’ (to guarda caso un arbitro ‘magliaro’ prima di una partita del Milan con una romana) riporta a galla le antiche rivendicazioni ‘riveriane’ sulla ‘casta’ arbitrale.
    Sono molto preoccupato su quello che potrà accadere di extrasportivo!

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