Armenia – Italia: tre punti d’obbligo

Hradzan Stadium, ore 19.00. L’avevamo lasciata a Modena, contro Malta, dopo una vittoria per 2-0 ma con il gol del raddoppio arrivato solamente in chiusura di partita. La nazionale torna stasera per la terza giornata delle qualificazioni mondiali e lo fa con quella che, dopo gli isolani, dovrebbe essere l’avversaria più abbordabile del gruppo B: i caucasici si trovano infatti a tre punti in classifica avendo battuto anch’essi gli isolani ma sono stati, a differenza nostra, sconfitti dalla Bulgaria. Sugli Armeni non c’è molto da dire se non che stasera partiranno, probabilmente, con un 4-5-1 puntando molto sulle ripartenze e sul gioco sulle fasce come già aveva fatto Malta in quel di Modena. In porta, davanti a Berezovsky, dovrebbero giocare Mkoyan, Arzumanyan, Hovsepyan e Yedigaryan a formare il quartetto difensivo. A centrocampo, spazio ad Edigaryan, ovsepyan, Yedigaryan; Edigaryan, Mkrtchyan, Hayrapetyan e Badoyan, con Mkhitaryan, che farà la spola con un attacco dove l’unica punta di ruolo dovrebbe essere Movsisyan. Giocatori conosciuti nel grande calcio: il solo Mkhitaryan che milita nello Shakthar Donetsk – non Real e Barcellona.

Sponda italiana: si è parlato di rinnovamento dopo l’Europeo, fuori, per questo, il 30enne Cassano incapace ormai di reggere più di 55 minuti in una partita. Rinnovamento che, come al solito, vale unicamente da una parte della barricata dato che in porta continuiamo a trovare Buffon (quando ormai sarebbe meglio passare la mano) e, a centrocampo, il solito cadavere di Pirlo, relegato ormai a farsi notare tirando punizioni sotto la barriera con la complicità degli avversari data la palese incapacità di reggere tre gare a settimana ad alti livelli e – proprio per questo – limitato tramite accurati ordini dall’alto. Il filojuventinismo di Prandelli, però, non finisce qua: i giocatori della Juventus convocati in nazionale hanno goduto, stavolta palesemente, di un ulteriore trattamento di favore proprio durante la settimana con l’allenamento differenziato andato in onda di fronte alle telecamere dell’Italia intera; una vergogna che mai si era perpetuata su quei campi dove l’onore e il rispetto per la maglia azzurra erano un valore e un privilegio: mai un allenatore di club, specie un condannato per calcioscommesse, aveva ordinato degli allenamenti a distanza e questi erano stati puntualmente eseguiti.

Oggi quella maglia appare più che mai stinta e divisa in due faide: la prima, quella bianconera per cui come nel campionato Italiano ogni regola diventa un complotto da evitare, riscrivere ed ignorare. Un mistero come ancora Giaccherini faccia parte di questo gruppo non essendo nemmeno titolare nella Juventus e come, invece, Insigne ne sia escluso. Un mistero come giochi ancora Bonucci e come questo venga preferito a Ranocchia nonostante ben si sapesse quale dei due, al Bari, fosse quello scarso. Ranocchia che tra l’altro venga convocato e giustificato dicendo che una semplice indagine non basta per una esclusione dalla nazionale quando non fu così per Criscito. Una nazionale che di fatto, invece di unire il paese, lo divide ancora di più con la Juventus alla finestra (non è un mistero che Prandelli sia stato contattato a Giugno per la panchina di Conte) pronta a sfruttare i momenti di gloria di questa squadra (ci ricordiamo tutti i vergognosi #ItalJuve, scomparsi magicamente dopo il primo gol della finale). Caro Prandelli, lo ammetta apertamente: per qualcuno il codice etico vale, per qualcun’altro è una opinione.

Sarebbe bello avere una nazionale senza questa gente – a farci vergognare nel mondo già abbastanza ci pensano le loro trasferte in Champions League. Una nazionale dove non ci sono Juventini, coerentemente con la loro scelta di non riconoscere parte della federazione e del sistema di giustizia sportiva (rubando poi con l’altra mano dietro la schiena, visto l’eccellente lavoro del sig. Mazzoleni), una nazionale non usata come propria succursale quindi da nessuna squadra di club e dove, ovviamente, la fascia di capitano l’avrebbe Criscito lasciato ingiustamente a casa per portarvi Bonucci. Anche se, a dire la verità, basterebbe che non vada al migliore amico dei Tabaccai di Parma.

L’Italia stasera dovrebbe optare per la difesa a quattro: davanti a Buffon agiranno Maggio e Criscito nel ruolo di terzini, con Bonucci e Barzagli al centro. Pirlo sarà il vertice basso del centrocampo a rombo con De Rossi e Marchisio ai lati, Montolivo dovrebbe esser schierato nel ruolo di trequartista mentre, in attacco, a causa dell’influenza di Balotelli giocheranno Osvaldo e Giovinco.

2 commenti

  1. Sono così emozionato per questa sera!!!
    CSI Miami, Person of Interest e Human Target uno dietro l’altro ! Dalle 9 sarò incollato alla TV senza sosta.
    Ormai Prandell-onte e l’ItalJuve ha perso ogni misero interesse e in gran parte per i motivi suindicati sul post…

    • Fragondolo il 12 Ottobre 2012 alle 22:14

    Godetevi l’under 21 su Rai3… Stanno dando una bella lezione di calcio e di impegno alla nazionale maggiore!

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