Spagna – Italia: il giorno del destino

Olimpisky, ore 20.45. La finale che non ti aspetti: se da una parte infatti la Spagna ha rispettato le attese della vigilia, dall’altro l’Italia arriva a questa partita come possibile outsider del torneo dopo aver fatto fuori la favoritissima Germania. E’ la finale tra le ultime due squadre ad aver vinto un titolo nei tornei che vedono al via le nazionali Europee: prima dei mondiali 2010 e della scorsa edizione degli europei non possiamo dimenticare il trionfo di Berlino di sei anni fa.

L’Italia è tornata in finale vincendo e convincendo a livello di gioco e lo ha fatto con la forza di un collettivo che ora si sta cercando di far passare come unicamente formato da giocatori bianconeri. Balotelli, Montolivo e Cassano sono in realtà risultati i tre migliori giocatori della gara con la Germania insieme a Gigi Buffon e se le parate del miglior cliente delle ricevitorie di Parma sono una certezza, una vittoria questa sera non può non prescindere da una buona partita dei primi tre.

Il terzetto decisivo nella partita contro la Germania sarà quindi confermato dal primo minuto, con Pirlo de Rossi e Marchisio alle loro spalle. Abate sarà confermato in difesa nonostante il rientro di Maggio dalla squalifica con Barzagli, Bonucci e Chiellini confermato sulla sinistra invece di Balzaretti. Davanti a Casillas per la Spagna agiranno invece Jordi Alba, Sergio Ramos, Piqué ed Arbeloa – centrocampo con Busquets, Xabi Alonso e Xavi mentre davanti Iniesta e Fabregas svarieranno lungo il fronte d’attacco nel tentativo di seguire Fernando Torres.

Favoriti? In una finale non ce ne sono. La Spagna arriva forte dei suoi successi, l’Italia di aver eliminato la favorita numero uno dell’Europeo. Il destino ha voluto ancora una volta mettere di fronte la Spagna contro quella squadra con cui nel 2008 aveva aperto il ciclo di vittorie, ciclo che oggi potrebbe concludersi oppure continuare. L’Italia invece arriva con l’incoscienza di chi non ha nulla da perdere anche in caso di sconfitta ma con la responsabilità di chi con l’Europeo ha un conto da chiudere dal 2000 e da quell’Eurogol di Trezeguet.

Come ho già ricordato durante i pre-partita di questo Europeo la Spagna non ha mai battuto l’Italia (la vittoria ai rigori è infatti considerata pareggio) e l’Italia non perde uno scontro ad eliminazione diretta al 90° (qui per considerarla sconfitta o meno chiederò a Marotta) dal 1988. Tutto fa pensare che possa essere la volta buona, anche la predizione di Mourinho che prima dell’Europeo vedeva l’Italia campione – e il Portoghese è uno che di solito ci prende quasi sempre…