Germania – Italia: in cerca del miracolo sportivo

Il gol di Grosso nel 2006

Varsavia, ore 20.45. Tralasciamo facili entusiasmi e giudizi di parte l’Italia si avvia questa sera alla rivincita della semifinale del 2006 con un solo obiettivo: quello del miracolo sportivo. Non si potrebbe definire in altro modo il passaggio del turno di una squadra che si presenta con Chiellini, De Rossi, Abate e Thiago Motta in dubbio, con Christian Maggio squalificato e che è arrivata a questo punto dell’Europeo vincendo una partita su quattro e segnando solamente quattro gol.

C’è stato molto entusiasmo, a mio parere abbastanza ingiustificato, dopo la partita contro gli inglesi, decimati da assenze pesanti e che hanno cercato per questo di passare con la via del catenaccio. Catenaccio che ci ha dato un campo che ci è quindi stato concesso e non è stato preso con la forza dalla nazionale azzurra, ben sapendo che, come è accaduto, difficilmente avremmo segnato: se non segni un gol in 120′ ad una squadra del genere, meriti di andare a casa – il destino ci ha invece graziato. Abbiamo poi assistito alla beatificazione di Pirlo per un cucchiaio dopo una partita da 5,5 con quattro sanguinosissime palle perse che sarebbero potute costare la qualificazione se l’Inghilterra non si fosse ridotta alla pochezza di Rooney – ma di un ex-campione riscoperto (?) a 33 anni e delle vergognose campagne mediatiche sul pallone d’oro (per lui bastano scudetto e semifinale Europea senza giocare la Champions, per Cristiano Ronaldo no – strana la vita, eh?) ne abbiamo parlato anche troppo. Mi limito quindi a girarvi questo post che mi è stato segnalato da un blog dell’altra metà del cielo (attivate l’antivirus prima di cliccare), in cui ho trovato la mia identica analisi.

A differenza di domenica, oggi non ci sarà un centrocampo remissivo come quello inglese ma il ben più forte centrocampo tedesco che andrà a pressare l’andreino nazionale facendolo probabilmente sparire dal campo come questo accade ogni volta che i ritmi sono alti e la gara è di alto livello. Sarà importante vedere quindi cosa faranno Marchisio, De Rossi e Montolivo (schierato nel ruolo non suo di trequartista) dietro a Cassano e Balotelli – formazione a due punte forse rischiata troppo quando avrei visto meglio un centrocampo a cinque. Turarsi il naso e giocare di catenaccio e contropiedone per Mario (sperando che non sia in giornata “vena realizzativa di Fernando Torres”, cioè 9 partite su 10) potrebbe essere l’unica chance.

Difficile infatti che i tedeschi ci facciano vedere il pallone – arrivano da 14 vittorie consecutive in gare ufficiali, ovvero tutte da quando sono iniziate le qualificazioni europee. Sono usciti indenni dal girone di ferro, unica squadra a chiudere a nove punti e con il merito di averlo fatto nel gruppo più difficile anche se la striscia di imbattibilità dell’Italia in un europeo è più lunga, e parte sempre da quel 3-0 subito dall’Olanda ad Euro 2008. Ecco perché come nel 1970, nel 1982, nel 2006 oggi l’Italia non parte favorita e va in cerca di un altro miracolo che la storia contro i tedeschi gli ha sempre concesso. La Germania infatti non ci batte dal 21 Giugno del 1995, in una amichevole giocata a Zurigo e non ci ha mai sconfitti (né con l’aiuto dei supplementari, né con quello dei rigori) in gare ufficiali di Europei o mondiali: questa sera per la nazionale del Reich è quindi una occasione storica di invertire la tendenza che li vede sempre sconfitti, un ultimo treno che potrebbe non passare mai più.

Germania: Neuer, Boateng, Badstuber, Hummels, Lahm, Khedira, Schweinsteiger, Reus, Oezil, Podolski, Klose (Wiese, Zieler, Mertesacker, Schmelzer, Howedes, Gundogan, Bender, Kroos, Goetze, Schuerrle, Muller, Gomez). All.: Loew.
Italia: Buffon, Abate (Maggio), Bonucci, Barzagli, Chiellini, Marchisio, Pirlo, De Rossi, Montolivo, Cassano (Diamanti), Balotelli (De Sanctis, Maggio, Ogbonna, Balzaretti, Giaccherini, Motta, Nocerino, Cassano o Diamanti, Borini, Di Natale, Giovinco, Sirigu). All.: Prandelli.