Catania – Milan: il match più importante

Ore 18. Stadio Massimino. Catania – Milan. Saremo impegnati in questa fondamentale sfida nel week end più complicato della stagione: nel bel mezzo dei due turni dei quarti di Champions, con organico ridotto e contro una squadra rocciosa e tenace. Ovviamente, parafrasando quello che Montale disse della poetica dannunziana, non posso “superare” l’andata dei quarti col Barcellona, senza “attraversarla”, perciò ne parlo un po’ anch’io.

Dopo il fischio finale del match, i milanisti me compreso, si sono ritenuti soddisfatti della prestazione disputata dai ragazzi: tutti i milanisti tranne uno, Silvio Berlusconi, che, lamentandosi dello scarso possesso palla del Milan durante la sfida con il team di Guardiola dimostra quanto il nostro presidente sia totalmente fuori dalla realtà del calcio, ormai da anni. Essere insoddisfatti del gioco espresso da Antonini, Bonera, Mesbah e Ambrosini nel confronto con Messi, Xavi, Iniesta, Sanchez e Dani Alves, è un opinione che lascia esterrefatti; ma la rispetto, perché chi ha vinto 5 Champions ha sempre diritto di parlare di calcio, anche se, non per questo deve avere ragione per forza.

In ogni caso non ripudio il mio tweet di Mercoledì sera alle 20:30 “Sta per iniziare la partita meno importante della settimana”: così ho scritto e oggi lo confermo. Essere usciti con un pari a reti bianche, da un confronto giocato in casa col campo secco per rallentare la velocità (ma chi l’ha detto poi che bisogna giocare in un campo così bagnato che per muoversi bisogna calzare due fuoribordo anziché le scarpe?), con 2 rigori solari negati al Barcellona (..e uno a noi) non deve farci andare in estasi – perché Martedì ci sarà il ritorno al Camp Nou, dove sarà tutta un’altra musica, ed un’altra velocità. Non dobbiamo esaltarci, ripeto, perché io di squadre fenomenali in questa Champions ne ho viste tante: il Napoli per esempio. Gioco bellissimo, veloce, tanto agonismo e… sono stati buttati fuori dai vecchietti del Chelsea.

Avevano dato tutto per andare avanti in questa competizione, cedendo pure molti punti in campionato, e ora si ritrovano ridotti a giocarsi un misero terzo posto in Serie A e la finale di Tim Cup, coi procuratori che volteggiano già come avvoltoi, pronti a contare milioni di provvigioni dallo smembramento della squadra di Mazzarri; cosa molto probabile nel caso mancasse anche l’obiettivo minimo che è la qualificazione Champions: guai a montarsi la testa e a cedere al narcisismo quindi !!

Siamo soddisfatti ed orgogliosi ma in realtà non abbiamo vinto niente, anzi, il risultato tutto sommato positivo di Mercoledì sera non ci deve distrarre dal nostro obiettivo principale, (oltretutto grazie ai pareggi in serie dei gobbi pure alla nostra portata), che è la vittoria dello scudetto. Abbiamo, ed è vero, rispetto ai gobbi, un calendario migliore, ma irto di pericoli, ad esempio il Catania fuori casa.

La squadra etnea è quadrata e mai doma, come lo sono le squadre composte per la maggior parte da atleti argentini; che purtroppo hanno, è risaputo, la tendenza a formare clan durissimi all’interno dello spogliatoio, atti a condizionare le scelte tecniche e sportive della società (per ulteriori info chiedere all’Inter). Ma nel caso del Catania, una dirigenza navigata e di buon senso sta riuscendo a cogliere il lato positivo degli argentini senza subirne i condizionamenti, e, proprio grazie a questo ci troveremo di fronte ad una compagine dal modestissimo valore individuale che si trova addirittura in settima posizione in campionato – non solo, ma può vantare una striscia di 5 risultati utili consecutivi, composta ad esempio da gare di grande valore psicologico come il pareggio esterno col Napoli e le vittorie casalinghe con Fiorentina e Lazio; dalla sfida con l’Inter ci aspettavamo qualcosa di più, ma è un match che è comunque servito a prolungare la permanenza di Ranieri sulla panchina nerazzurra, quindi possiamo definirlo un ottimo risultato – per il Milan.

Mister Montella, un tecnico cui nessuno dopo la disastrosa esperienza giallorossa, ci avrebbe puntato una cicca, si ritrova ad essere una delle guide tecniche più incensate della Serie A, secondo molti addirittura in odore di panchina interista (puzzerà tremendamente quindi, attenzione) – in realtà nel suo 4-3-3 scolastico non scorgo particolari elementi di novità o di interesse ma bisogna riconoscere che difficilmente questo modulo viene trasformato dal tecnico campano in una muraglia umana anticalcio: dispone i suoi uomini in modo da giocarsela sempre, confidando nelle risorse dei suoi giocatori : sufficientemente veloci, sempre concentrati e molto orgogliosi. Il Catania scenderà in campo con: Carrizo, Motta, Legrottaglie, Spolli, Marchese, Izco, Lodi, Almiron, Gomez, Bergessio, Barrientos.

Il Milan sta vivendo in quello che potrebbe definirsi un “paradosso atletico”: infatti se l’esagerata preparazione atletica a lunga gittata effettuata a Dubai, sta dando i suoi migliori frutti proprio in queste settimane, è proprio la stessa uno dei principali imputati dei numerosi infortuni muscolari che tormentano i nostri tesserati. Ci stiamo trovando nella situazione davvero assurda di avere pochi giocatori ‘abili e arruolati’ ma al 130% delle loro potenzialità fisiche (la prova in coppa di Bonera ed Antonini ne è la riprova) mentre altrettanti sono gli indisponibili (oppure rientranti con pochi minuti nelle gambe, e scarsa attitudine alla corsa) sempre per lo stesso motivo. Molti danno la colpa delle nostre sfortune al campo di San Siro, ma allora, come mai, l’Inter che gioca sullo stesso terreno, ma che ha svolto una preparazione durante le pause molto più blanda è fisicamente molto più scarica ma molto più integra dal punto di vista muscolare?

Non so darvi la risposta ma a questo problema dobbiamo aggiungere quello della stanchezza, come confermato dallo stesso Allegri: chi non si rompe vive un buon momento fisico, ma giocando sempre i soliti causa gli altrui infortuni, la stanchezza, a questo punto della stagione inizia davvero a farsi sentire. La nostra formazione potrà contare pure sul rientrante Abate e sulla carica agonistica dell’onnipresente Ibrahimovic, che, rimasto a secco nella sfida di Mercoledì sono sicuro che avrà un appetito arretrato e micidiale. Il mister livornese farà scendere in campo con il 4-3-1-2: Abbiati, Antonini, Mexes, Bonera, Abate, Nocerino, Ambrosini, Aquilani, Emanuelson, El Shaarawi ed Ibrahimovic.

Non sarà sicuramente facile: goleade a Catania non si sono mai viste, mai noi, cari gobbi, non molliamo e seguiremo il nostro Milan nel LIVE di Rossonerosémper.

2 commenti

  1. Se vinciamo è scudetto

    • reostato il 31 Marzo 2012 alle 17:41
      Autore

    Può essere, soprattutto se perde la Juve, ma se non centriamo l’obiettivo, e i gobbi spaccano il Napoli allora sono problemi.
    Diciamo che, comunque sia, se vinciamo oggi mettiamo molta pressione sulla Juve e andiamo tranquilli a Barcellona.

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