Corsa a due?

Del nostro pareggio ne approfitta solamente la Juventus che si sbarazza di un Palermo con la stessa facilità e lo stesso risultato da noi fatto dopo l’ultima sosta. Cade l’Udinese a Parma, forse il risultato più sorprendente. Si è creata comunque una spaccatura importante tra le prime quattro e le successive dieci. Scivoleranno probabilmente giù Udinese e Lazio ma non so prevedere se e quando risaliranno Roma e Inter.

Le partite da qui alla prossima sosta saranno la chiave: la Juve avrà fuori casa Lazio, Napoli, Udinese e Roma, in casa Novara e Cesena. Noi Chievo, Genoa, Bologna, Siena e Cagliari. E’ facile immaginare che con un’altra serie di cinque vittorie consecutive potremo passare di nuovo il Natale davanti.

Non so fino dove possa arrivare questa Juve continuando a giocare con gli stessi undici e spendendo per questo molte energie fisiche per questo ad ogni partita. L’effetto coppe sarà “sospeso” tra Dicembre e Febbraio, per noi addirittura – forse – già da giovedì mattina. Insomma giocano bene ma non hanno nemmeno per dire, vinto cinque gare a fila segnando in queste 18 gol. Possono dare fastidio ma niente brutte sorprese, perdere da questi a fine stagione sarebbe una sconfitta tattica. Di quelle che faccio fatica a digerire.

13 commenti

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    • boldi1 il 20 Novembre 2011 alle 17:22

    sembrerebbe di si , di una corsa a due ma

    ma ci sono alcuni dubbi che le prossime partite chiariranno

    il prossimo turno la Juve gioca a Roma con la Lazio e sempre a Roma deve ritornarci prima di Natale con i Giallorossi e deve anche andare a giocare a Napoli e Udine

    aspettiamo ancora perchè se vince la Lazio che è capolista attualmente con la Juve potrebbe essere anche lei una concorrente per lo scudetto

    ancora un mesetto vediamo il rendimento della Juve fuori casa e poi
    considero ancora il Napoli una antagonista che prima o poi si rifarà sotto

    • mattoinh7 il 20 Novembre 2011 alle 17:25

    La prima e più fondamentale cosa dire è che è necessario veder mollare il Napoli.

    Non esiste che Mazzarri possa diventare campione d’Italia; lo vinca chiunque questo campionato,ma non il Napoli.

    Per il resto rimango della mia opinione che mi ha fatto prendere più di un insulto su Bauscia: il Milan è di un’altra categoria e prima o poi verrà fuori del tutto.
    Basti pensare a ieri e a cosa vuol dire far entrare Pato al posto di Robinho mentre altri fanno giocare Coutinho e Alvarez……..per cui ci siamo capiti.

    L’unica incognita è la Juve,più che altro per il fatto di poter tranquillamente preparare una partita a settimana e questo vuol dire molto,specie se continua a girargli bene sul piano infortuni. Anche la Roma ne avrebbe i mezzi,ma manca la mentalità.

    Insomma,continuo a dire Milan in scioltezza a meno di rotture clamorose e decisive con la Juve dietro,ma molto pericolosa per il fatto di poter essere sempre riposata.

    1. Ecco matto appunto come rosa siamo di un’altra categoria sui gobbi.
      Ma forse loro hanno mezzo/un allenatore di vantaggio.
      Mi seccherebbe perdere da squadre meno forti ma che colmano il gap con la tattica.

  1. La corsa è a due.

    Da una parte il Milan dall’ altra Allegri. Avessimo un allenatore nella media sarebbe uno scudetto facile.

    Il fatto di avere un allenatore abbondantemente sotto la media è una brutta mina vagante e i punti che questo ci costa ogni anno costituisce la vera rivale del campionato.

    Quest’ anno saremmo già a 7-8 in meno per colpa sua. Mi chiedo per quanto ancora potremmo andare avanti a permetterci 16 punti a campionato a fondo allenatore.
    Incredibile stare dietro a una squadra con Matri, Vucinic e Pirlo, con i centrali difensivi che hanno.

    Dai su

    • mattoinh7 il 20 Novembre 2011 alle 19:02

    Però qui,come al solito,commettete l’errore di tradurre sul campo il valore “nominale”,”assoluto” diciamo così,delle rose a disposizione. Limitandosi a questo è chiaro che il Milan si pone come squadra di altra categoria rispetto alle altre. Il solo Ibra è condizione sufficiente.

    Poi però andiamo a vedere bene e scopriamo che a Torino il Milan ha giocato così:

    Milan (4-3-1-2): Abbiati; Bonera, Nesta (26´ st Antonini), Thiago Silva, Zambrotta; Nocerino (38´ st Ambrosini), Van Bommel, Seedorf; Boateng; Cassano (16´ st Emanuelson), Ibrahimovic.

    Ora,passi l’assenza di Abate,ma nessun milanista può avere la spudoratezza di parlare di squadra inadeguata,specie perchè sarebbe contraddittorio col fatto di parlare di rosa ampia e di qualità.
    Nonostante questo il Milan è stato triturato sotto tutti gli aspetti,prendendo solo due gol per miracolo grazie a Nesta e a Thiago Silva che giocavano quasi da soli.
    La superiorità della Juve è stata netta.
    Se si analizza la partita si scopre che una Juve riposata ha stravinto con un Milan che,se non sbaglio,veniva dalla Champions.
    Ciò dimostra l’importanza di questo fattore a questi livelli,al netto degli ovvi episodi che possono accadere in una partita (magari se Nesta non usciva il Milan anche teneva,ma ciò non avrebbe modificato di una virgola l’analisi tattica della partita).

    Ovvio che le scelte dell’allenatore possono condizionare un risultato,ma di certo non possono inficiare una prestazione,specie quando le alternative tattiche e umane sono molte come nel caso del Milan.
    Per cui resto convinto che il discriminante sarà determinato dagli infortuni e dalla condizione atletica,con quest’ultima condizionata dalla Champions. Se la Juve manterrà lo status quo allora sarà un problema: un giocatore normale che corre ha sempre la meglio su un campione fermo.

    1. Matto fermo.
      Il Milan a Torino va con Boateng appena rientrato e Ibra che era andato la gara prima.
      Dopo la sosta probabilmente l’avremmo sfangata.
      Fatto sta che è vero, non ci han fatto vedere palla MA all’87’ si era 0-0.
      E hanno segnato per due cagate di Bonera

  2. Il problema del Milan è che ha tanti pregi e alcuni difetti e che il suo allenatore non è sempre capace di esaltarne i pregi e nasconderne i difetti perché essenzialmente non è da Milan e non lo sarà mai.

    Non basterebbero tutte le lezioni di tattica di questo mondo.

    Dopo aver studiato ha portato dei benefici tattici alla squadra e ha imparato a fare i cambi a tempo. Rimane sempre però il blocco di partenza che non è da Milan e quindi avrà sempre la tendenza a fare gravi errori ciclicamente.

    Purtroppo il Milan è si di un’ altra categoria ma non cosi tanto da ammortizzare stronzate tattiche continuamente. La partita di ieri è solo l’ ennesima dimostrazione di ciò.

    • mattoinh7 il 20 Novembre 2011 alle 19:32

    Io credo che Allegri sia un mediocre al quale hanno dato in mano una grande squadra che vince da sè.

    Ubi maior minor cessat.

    In quasi due anni,sul piano della qualità del gioco corale,si è visto poco o nulla rispetto alle potenzialità della squadra. Lascia stare il Barcellona,ma Real e Manchester potrebbero essere presi come punto di riferimento.

    • MILANDOMINAT il 20 Novembre 2011 alle 19:36

    matto ti dico io perchè quella squadra era inadeguata:

    Bonera

    Zambrotta

    e il mastro di pippe olandese

  3. la penso come te matto. Il Milan vincerebbe da solo.

    Solo che una squadra come il Milan ha bisogno di un grande allenatore. Alla lunga se hai un allenatore mediocre paghi. Ti può andare bene un anno, forse due ma alla lunga paghi perché le altre non stanno certo a guardare in segno di reverenza.

    Il problema che a un allenatore mediocre puoi imporre scelte di mercato e i rinnovi a cazzo. A un grande allenatore è più difficile perché ci sta meno ad essere signor si con dirigenza e senatori.

    E del resto galliani ha specificato che gli allenatori del Milan devono pensare come i dirigenti. Tradotto significa che gli allenatori del Milan non devono capire di calcio.

    I mali dell’ essere milanisti sono molteplici purtroppo

    • MILANDOMINAT il 20 Novembre 2011 alle 22:27

    intanto mercoledì sera, acciuga ripropone van bommel e il merdone in campo in contemporanea

    Ma cazzo, allora è recidivo!!!

  4. Abbastanza. Oltre tutto giocare con 2 giocatori cosi lenti ai vertici del rombo non è il massimo contro il Barcellona. Nemmeno puoi pensare di fare il possesso palla come nel primo tempo con la fiorentina

  5. Io con il Barcellona giocherei cosi.

    4-4-2 basso. con

    Abbiati

    Abate Nesta, Silva, Taiwo
    Nocerino (a destra) Aquilani, Ambrosini, Seedorf in posizione di sacrificio a coprire Taiwo come all’ andata, Ibra e Robinho.

    Con Robinho posizionato largo a sinistra, pronto a ripartire da quella zona.

    Il Barcellona gioca con la difesa alta e tende a lasciare ampi spazi. Se noi mettiamo uno fra Pato o Robinho in quella zona di campo nei 90 minuti ci scappa sicuramente uno o due contro piedi veloci e possiamo fargli male se non subiamo goal come all’ andata nel primo goal.

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