Quando una squadra che fattura 700 milioni incontra una squadra che fattura 400 milioni hai partite come quella di stasera. Il liverpool è stato semplicemente superiore e non c’è alcun problema a riconoscerlo d’altronde chiunque avesse un po’ di contatto con la realtà sapeva benissimo che i punti in Champions non dobbiamo farli stasera ma dobbiamo farli con Bruges, Dinamo Zagabria, Girona, Slovan Bratislava e Stella Rossa. Ci abbiamo anche provato con un bel gol di Pulisic ma quando è salito il ritmo siamo stati semplicemente inadatti – sia per la scarsa voglia dei giocatori sia perché a questi ritmi non ci sappiamo giocare.
Il parafulmine sarà ancora una volta Fonseca che di colpe ne ha poche. Non si responsabilizzerà mai chi dopo uno scudetto si è sentito arrivato e va a chiedere 7-8 milioni per rinnovare con partite come questa. Si è creato poi un contorno vomitoso di bambini viziati che non vedo l’ora di perdere per poter dire che bisognava fare come dicono loro – i fischi ad Emerson Royal al controllo sbagliato dopo una buona partita col Venezia sono l’ennesima prova di come questa tifoseria si fa male da sola seguendo le mode social.
Attualmente l’ambiente Milan è il più tossico d’Italia, incapace di una visione di lungo periodo, contestando l’unica proprietà disposta ad aumentare il fatturato sognando l’arabo con il cavallo bianco che non arriverà – il tutto derivato da una sacrosanta decisione arrivata a giugno 2023. Non fiorirà niente su questa base e Fonseca ad oggi è il meno colpevole. La contestazione che si è avuta perché è arrivato un allenatore che non piaceva e che ha portato negatività ha portato anche questo risultato.
I più colpevoli sono Theo, Leao e Maignan. Il blocco dello scudetto, una banda di bambocci che dovrebbe trascinare la squadra e si sente arrivata. Purtroppo il gruppo dello scudetto va eliminato totalmente come già detto in precedenza. Ribadisco, a coloro a cui manca un dirigente quella è la porta. Per il resto contestare l’aver perso contro una squadra più forte (già successo, malamente, due volte, l’anno dello scudo) testimonia ancora una volta la malafede di questo ambiente tossico.
Allora ben venga il settimo posto, ben venga stare fuori dalla Champions e ben vengano le cessioni dei big. Questo si meritano i “tifosi” di questo Milan. Speriamo vengano presto sostituiti da fans perché il vuoto stasera allontana investitori e allontana la possibilità di uno stadio tutto nostro – se non si è disposti a venire in partite così per vedersi lo spettacolo al di là del risultato allora difficilmente si potrà investire nel Milan.
MILAN-LIVERPOOL 1-3
Marcatori: 3’ Pulisic, 23’ Konate, 41’ van Dijk, 67’ Szoboszlai.
LE FORMAZIONI:
MILAN (4-3-3): Maignan (dal 51’ Torriani; Calabria (dal 70’ Emerson Royal), Tomori (dal 84’ Gabbia), Pavlovi?, Theo Hernández; Loftus-Cheek (dal 70’ Abraham), Fofana, Reijnders; Pulisic, Morata (dal 84’ Okafor), Leão. A disp.: Nava; Bartesaghi, Terracciano; Musah, Zeroli, Chukwueze. All.: Fonseca.
LIVERPOOL (4-2-3-1): Alisson; Alexander-Arnold (dal 79’ Gomez), van Dijk, Konaté, Tsimikas; Gravenberch, Mac Allister (dal 92’ Endo); Salah (dal 92’ Chiesa), Szoboszlai, Gakpo (dal 68’ Luis Diaz); Jota (dal 68’ Nunez). A disp.: Jaroš, Kelleher; Bradley, Quansah, Robertson, Jones, Morton. All.: Slot.
Arbitro: Espen Eskås (NOR).
Ammoniti: 22’ Calabria, 31’ Fofana, 53’ Mac Allister, 60’ Fonseca, 80’ Gomez.
Recupero: 5′ 1T, 6’ 2T.