Lazio – Milan 2-2: via i bambini dal Milan

Se di per se un pari a Roma con la Lazio non è mai un risultato da buttare via rimane il rammarico di aver visto per 50-55 minuti un buonissimo Milan, il primo di Fonseca che aveva veramente convinto. Corto, presente, pericoloso quando bisognava ripartire. Poi siamo crollati fisicamente in nove dentro la nostra area di rigore – e qua c’è stato l’errore grave che ha deciso la partita. Sarebbe bastato fare i cambi 10 minuti prima e l’avremmo portata a casa, invece riparte la fiera dell’isterismo da coloro che tifano contro.

Dopo il 2-1 della Lazio è partita la mossa disperata che ha portato subito al gol e poi al cooling break che abbiamo visto tutti: due giocatori hanno delegittimato l’allenatore di fronte al proprietario della squadra presente in tribuna. Il Milan non può permettersi una roba del genere – con una società seria quei due sarebbero fuori squadra, non importa quanto sono forti, non puoi fare una scena del genere e concedere l’allenatore ai giocatori in ostaggio.

Rimane il fatto che per 55 minuti siamo riusciti finalmente a mostrarci il Milan, ad essere finalmente belli compatti dietro, saper ripartire al momento giusto e saper essere pericolosi al momento giusto. Poi è mancata la condizione ed è mancato il rischio di voler fare cambi. Siamo ancora un cantiere aperto anche se oggi qualcosa di più si è visto rispetto al Parma.

La preoccupazione è che Fonseca ha già perso lo spogliatoio – non si può portare la cultura del lavoro dove non c’era la cultura del lavoro. E questo non c’è Fonseca, Pioli, Allegri, Conceicao, Conte che possa fare qualcosa in merito – anzi con un allenatore più duro la situazione peggiora ulteriormente. Il paradosso è che i nuovi acquisti sono ancora una volta stati tra i migliori – da segnalare un giallo a Fofana decisamente generoso che lo ha condizionato.

Alla società chiedo di tenere duro – confermare questo allenatore ed eliminare chiunque non sia in linea con questa società e questo allenatore. Fare diversamente sarebbe grave segno di debolezza. Non si può concedere ai giocatori di decidere e mettere in ridicolo l’allenatore in questo modo. Sul campo, invece, ripartire dai primi 55 minuti e farli diventare 90. Migliorare la condizione fisica. La prossima è il Venezia, poi c’è già Liverpool e derby.

Lazio – Milan 2-2 (primo tempo 0-1)

Marcatori: 8’p.t. Pavlovic (M), 17’s.t. Castellanos (L), 20’s.t Dia (L), 27’s.t. Leao (M)

Assist: 8’p.t. Pulisic (M), 17’ e 20’s.t. Nuno Tavares (L), 27’s.t. Abraham (M)

LAZIO (4-2-3-1) Provedel; Lazzari (dal 1’s.t. Marusic), Patric, Romagnoli, Nuno Tavares (dal 44’s.t. Hysaj); Guendouzi, Rovella; Tchaouna (dal 1’s.t. Isaksen), Dia (dal 35’s.t. Dele-Bashiru), Zaccagni; Castellanos (dal 41’s.t. Noslin). All.: Baroni

MILAN (3-4-2-1) Maignan; Royal (dal 25’s.t. Hernandez), Tomori, Pavlovic; Terracciano, Fofana, Reijnders (dal 25’ Musah), Chukwueze (dal 25’s.t. Abraham); Loftus-Cheek, Pulisic; Okafor (dal 25’ st. Leao). All. Fonseca
Arbitro: sig. Davide Massa – sez. Imperia

Ammoniti: 20’p.t. Fofana (M), 38’p.t. Rovella (L), 19’s.t. Zaccagni (L), 39’s.t. Patric (L), 45’s.t.+1 Terracciano (M), 45’s.t.+3 Guendouzi (L)