Lecce – Milan 2-2: esoneratelo!!!

Basta, non se ne può più. Ma con che coraggio dopo la partita di mercoledì NON scendi in campo a Lecce con una prestazione del genere? Il Milan di Pioli mercoledì sera è morto, finito. Oggi è solo il primo di una serie di funerali di un allenatore che è stato rinnovato troppo presto e che ha totalmente perso la quadra. E non mi riferisco allo schierare Pobega al posto di Vranckx (che nel finale è stato disastroso) ma nella gestione della partita in generale: il Milan gioca allo stesso modo da tre anni, lo hanno capito tutti e ogni soluzione nuova si sta rivelando sempre peggio della precedente.

I primi 20 minuti sono stati una roba indecente tra passaggi in difesa al compagno pressato e paura di tenere la palla tra i piedi e giustamente prendi due gol che potevano essere anche di più – e la cosa grave è che i peggiori in campo sono proprio quelli che dovrebbero trascinare la squadra: Theo, Giroud e Leao che fanno troppo poco per poter vincere la partita. Tutto sommato, siccome questa rimane la più forte rosa che c’è in Italia – e non ne ho dubbi – eri pure 2-2 finché il genio in panca ha deciso di mettere Vranckx e Kjaer come ultimi cambi.

Da lì il più vicino al 3-2 è stato il Lecce perché eravamo totalmente spezzati in due tronconi – e meno male che Vranckx non ha giocato dall’inizio visto che non è capace di tenere un pallone o fare un cross. La squadra è totalmente allo sbando fisicamente e mentalmente con giocatori che si sono sentiti arrivati e non hanno più voglia di mettersi in gioco dopo aver strappato il contrattone a partire da Kalulu e Tomori, impalpabili dopo il rinnovo.

Il Milan di Pioli è morto, starà alla dirigenza capirlo e staccare la spina prima che succeda di nuovo un Allegri 2013-14 che ti condanna ad uscire dal giro. Ha una ultima occasione mercoledì, come canto del cigno, poi si dovrà guardare avanti. Non si cresce però con una dirigenza incapace di evolversi che cerca di cambiare il meno possibile perché nulla cambi – vedi riscatti di Florenzi, Messias e addirittura voglia di riscattare Diaz. Le squadre si fanno col player trading.

Bisogna avere il coraggio quindi di ripartire di nuovo da zero – sapendo di aver fallito perché questa stagione è un fallimento totale. Non si può però ripartire da questo allenatore e da questa dirigenza rinnovata male. La stagione del Milan è totalmente deragliata nel momento in cui non c’è più Gazidis – ovvero nel momento in cui nessuno era più in discussione ma tutti si sono garantiti il posto.

La comunicazione da coreanello dirà che va tutto bene, che è stato bravo il Napoli, che non abbiamo colpe. Poi siamo a +1 sulla peggiore Juventus di sempre. Mah, sarà colpa di Twitter, giusto?

LECCE-MILAN 2-2
Marcatori: 4’ aut. Theo, 23’ Baschirotto, 58’ Leao, 70’ Calabria.

LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Umtiti, Pezzella (dal 62’ Gallo); Blin, Hjulmand, González (dal 62’ Maleh); Strefezza (dal 88’ Oudin), Colombo (dal 73’ Voelkerling), Di Francesco (dal 73’ Banda). A disp.: Bleve, Brancolini; Lemmens, Tuia; Askildsen, Bistrovi?, Helgason, Ceesay, Listkowski, Rodríguez. All.: Baroni.

MILAN (4-2-3-1): T?t?ru?anu; Calabria (dal 86’ Kjaer), Kalulu, Tomori, Theo Hernández (dal 46’ Dest); Pobega (dal 86’ Vranckx), Bennacer; Saelemaekers (dal 46’ Messias), Díaz (dal 69’ Origi), Leão; Giroud. A disp.: Mirante, Vásquez; Bozzolan, Gabbia, Thiaw; Adli, Bakayoko; De Ketelaere, Origi. All.: Pioli.

Arbitro: Orsato di Schio.

NoteAmmoniti: 64’ Maleh, 66’ Calabria, 86’ Bennacer. Recupero tempo: 2‘ 1T, 5’ 2T.