Sampdoria – Milan 1-2: contra tudo e contra todos

Dopo la porcata di Atalanta-Milan oggi un Fabbri in grande spolvero decide di falsare non una ma due partite con una espulsione a Leao che era oggettivamente intuibile già dalla severità con cui è stata data la prima ammonizione. Nel primo tempo al netto di un paio di occasioni per la Samp non c’era partita. Il gol nasce da una giocata di De Keteleaere dove Leao accelera – arriva un raddoppio se non fosse che il VAR di prende tre minuti per trovare qualcosa per annullare il gol.

Il secondo tempo nasce con la porcata di Leao e con la catastrofe dell’1-1. Senza Leao facciamo fatica perché è uno dei pochissimo che crea superiorità numerica. Riusciamo nelle uniche due occasioni a trovare un rigore netto – perché è ancora illegale parare in area con le mani tiri diretti verso la porta – e poi ci si mette dietro a soffrire con Maignan come sempre protagonista nel finale.

Il Milan ha sicuramente avuto un secondo tempo di carattere, da grande squadra ma continua ad essere penalizzato da un ambiente poco europeo che continua a penalizzare chi pressa, premiare simulazioni avversarie con ammonizioni ad ogni fallo, come è stato sottolineato anche da Pioli nel postpartita. A Marassi va in scena l’ennesima vergogna di un arbitro che decide di rendersi protagonista della gara invece di farsi parte, una vergogna che capita sempre a senso unico contro di noi.

L’arbitraggio di oggi, come altri quest’anno, dovrà servire a caricare la squadra in vista della gara contro il Napoli che probabilmente in questo momento potrebbe essere la vera rivale per il titolo. E’ superiore all’Inter e lo ha dimostrato anche in Champions League. Gioca un calcio migliore e ha trovato sul mercato giocatori pronti e forti – forse facendo un mercato migliore del nostro.

Passando ai singoli oggi mi è piaciuto Pobega, mi è piaciuto Leao fino al rosso, mi è piaciuto De Keteleaere che prova sempre la giocata e riesce a tenere la palla col fisico e mi sono piaciuti Giroud e Tonali che nel secondo tempo han piantato i coglioni enormi sul campo di gioco. Menzione anche per Calabria e Kjaer, tornato leader della difesa anche se costringe a giocare diversamente rispetto al duo Kalulu-Tomori.

Mercoledì c’è la partita più facile del girone di Champions che è ovviamente anche quella più difficile dovendola vincere a tutti i costi. Ci arriviamo, come ha detto Tonali, con la benzina completamente finita. Mancano due partite alla sosta nazionali dove si potrà rifiatare un attimo prima del rush finale pre-mondiale.

SAMPDORIA-MILAN 1-2
MARCATORI: 6’ Messias. 57’ Djuricic, 67’ (r) Giroud.

SAMPDORIA (4-1-4-1): Audero; Bereszynski (dal 58’ Gabbiadini), Ferrari, Murillo, Augello; Villar (dal 86’ Vieira); Léris, Rincon, Sabiri, Djuricic (dal 79’ Verre); Caputo (dal 79’ Quagliarella). A disp: Contini, Ravaglia, Amione, Conti, Murru, Yepes, Pussetto, Quagliarella. All.: Giampaolo

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kjaer, Kalulu, Theo; Tonali, Pobega (dal 78’ Vranckx); Messias (dal 58’ Tomori), De Ketelaere (dal 70’ Bennacer), Leao; Giroud. A disp: Tatarusanu, Mirante, Dest, Ballo-Touré, Thiaw, Gabbia, Bakayoko, Brahim Diaz, Saelemaekers, Adli. All.: Pioli.

Arbitro: Fabbri di Ravenna.

NoteAmmoniti: 17’ e 47’ Leao, 54’ Ferrari, 66 Villar, 93’ Quagliarella, 94’ Augello, 95’ Lleris. Espulsi: 47’ Leao, 95’ Giampaolo. Recupero tempo: 3’pt, 7’st.