Milan – Inter 3-2: in paradiso e ritorno

Recuperiamo oggi con una squadra di caratura tecnica simile i punti persi con il Sassuolo in una partita che fino a 70 minuti era stata ampiamente dominata. Un gol regalato, ancora una volta, con un errore imperdonabile, poi una doppietta di Leao con un secondo gol clamoroso intervallato da Giroud che si gira ancora. Al 3-1 di Leao l’Inter era finita, non c’era più da mezz’ora, c’erano altri due gol sbagliati abbastanza nettamente. C’era un problema ammonizioni con un metro di Chiffi decisamente di parte nella gestione falli e cartellini che ha portato De Keteleaere ad essere ammonito anzitempo.

Dal cambio del belga la squadra è crollata mentalmente anche grazie ad una riapertura della partita praticamente casuale. Da un lato non mi do pace perché era un 5/6-1 pulito, dall’altro evidenzia, purtroppo, il problema di un divario tecnico esistente tra prime e seconde linee che non ci possiamo permettere. Ad oggi possiamo vincere o perdere con tutti e credo che per lo scudetto servirà una continuità maggiore dello scorso anno perché sarà assegnato sopra i 90 punti.

Non so come finirà questo campionato, una giornata sembriamo troppo dietro, un altra sembriamo davanti. A noi manca quella cattiveria di chiudere le partite con le piccole segnando qualche gol contro le difese piazzate che probabilmente ci sta costando punti e ci mancano dei centrocampisti oltre a Tonali e Bennacer. In attesa di capire come si inseriranno i nuovi acquisti (fuori dalla lista Champions) e se saranno utili alla causa.

Tornando alla partita la sensazione vedendo l’Inter oggi è che senza Lukaku nei big match hanno lo stesso problema dello scorso anno ma a questo hanno ulteriormente ampliato la loro ossessione e inferiorità. Sono entrati in campo con lo scopo di far cacciare fuori Theo Hernandez a suon di provocazioni e simulazioni sperando che Chiffi ci cascasse. Il divario tecnico visto oggi è dato dal fatto che le azioni dell’Inter spesso nascono da fallo non fischiato che è uno dei tre schemi insieme appunto alla provocazione e alla simulazione appena si viene toccati.

Andiamo avanti vivendo giorno per giorno, godendoci la vittoria del bene contro il male e sapendo che manca ancora qualcosa. Non si può andare sotto per 3 giornate su 5 (e solo grazie ad un rigore parato da Maignan, o erano 4). Ora doveroso impostare subito un girone di Champions League diverso da quello dello scorso anno nella partita più importante per la qualificazione che si giocherà martedì a Salisburgo.

MILAN-INTER 3-2

MARCATORI: 21’ Brozovic, 28’, 60’ Rafael Leao, 54’ Giroud, 67’ Dzeko

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria (dall’84’ Kjaer), Kalulu, Tomori, Hernández; Tonali (dall’84’ Pobega), Bennacer; Messias (dal 72’ Saelemaekers), De Ketelaere (dal 63’ Brahim Diaz), Leão; Giroud (dal 72’ Origi). A disp: Mirante, T?t?ru?anu; Ballo-Touré, Dest, Gabbia, Kjær, Thiaw; Adli, Bakayoko, Díaz, Pobega, Saelemaekers, Vranckx; Origi. All.: Pioli. 

INTER (3-5-2): Handanovi?; Skriniar, de Vrij (dall’84’D’Ambrosio), Bastoni (dal 63’ Dimarco); Dumfries, Barella (dal 63’ Mkhitaryan), Brozovi?, Çalhano?lu, Darmian (dall’84’ Gosens); Martínez, Correa (dal 63’ Džeko). A disp: Cordaz, Onana; Acerbi, Bellanova, D’Ambrosio, Gosens; Asllani, Gagliardini, Carboni. All.: Inzaghi.

Ammoniti: Theo Hernandez (M), Dumfries (I), Giroud (M), Brozovic (I), De Ketelaere (M), Inzaghi (I), Tonali (M), Rafael Leao (M).

Arbitro: Chiffi di Padova

Note: 1’ di recupero nel primo tempo; 5’ di recupero nel secondo tempo