Sassuolo – Milan 0-0: schifo e vergogna

Con la partita di Reggio Emilia, totalmente diversa da quella di 100 giorni fa, il Milan probabilmente dichiara la sua dimensione che non è quella della lotta scudetto ma quella della lotta per il quarto posto. La partita di Sassuolo denota da un lato la presunzione di Pioli e di Maldini pensando di poter vincere una partita con il 50% dei titolari di movimento in panca e e dall’altro una involuzione netta del gioco della squadra campione d’Italia.

Questo Milan nelle prime quattro non gioca a calcio, specula sull’errore avversario e l’avversario ha studiato come fermarti, limitandosi a fare una bella densità in area non offrendoti spazi, chiudendo Leao e andando lui in contropiede – potendolo fare anche e soprattutto perché la fascia sinistra del Milan è una roba vergognosa così come vergognoso è il non essere intervenuti sul mercato in quel frangente, riscattando persino Messias solo perché è il meno peggio.

Il turnover è una piccola vergogna – soprattutto perché di solito il turnover si fa al contrario: si gioca coi titolari, si chiude, si tolgono. Non il contrario. Non si capisce a quale scopo far riposare De Ketelaere, un 2001, e Kalulu, un 2000 come fossero dei 35enni. Si sono rotti due giocatori, Kjaer e Florenzi, di cui il primo sbattuto lì senza mai aver giocato con continuità.

Una volta che ti hanno preso le misure occorre reinventarsi, pur sapendo che dal mercato ne esci indebolito. Nelle partite di oggi serve un centravanti e hai Giroud che da sempre va a corrente alternata e due giocatori di cristallo di cui il Liverpool non vedeva l’ora di liberarsene. Pobega con questa squadra non c’entra nulla ed è la prima riserva – una vergogna di cui ad oggi nessuno risponde e nessuno sembra voler sanare. In compenso abbiamo tre trequartisti.

Lo scorso anno abbiamo agito in parte d’atletismo in parte con la sorpresa di nuovi concetti ma quest’anno ci conoscono tutti e hanno capito come giochiamo – non lo ha capito Pioli che forse per uno scudetto vinto nella mediocre Serie A già si sente Ancelotti. Lo scorso anno dopo le prime giornate ero praticamente certo che avremmo visto – quest’anno saranno dolori e la nostra dimensione sarà forse la lotta per le prime quattro posizioni.

Occorre svegliarsi al piu’ presto, anche a livello di tifosi che continuano a minimizzare e fare finta che sia tutto ok – le prossime due partite se perse comprometterebbero già la stagione in maniera irreparabile. A proposito di roba inaccettabile, con Sacchi o Capello un Saelemakers che esce così dopo la partita da due in pagella si sarebbe fatto tre mesi in tribuna.

Complimenti infine ad Ayroldi, arbitraggio perfetto per le direttive di Rocchi in tribuna. Peccato per Maignan che gli ha rovinato il rigore fischiato in tre secondi, si è consolato con l’immunità a Ferrari.

SASSUOLO-MILAN 0-0

SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Toljan, Erlic, Ferrari, Rogerio; Frattesi (dal 69’ Harroui), Maxime Lopez, Thorstvedt (dal 69’ Matheus Henrique); Berardi (dal 52’ Defrel), Pinamonti (dall’84’ Alvarez), Kyriakopoulos (dall’84’ Marchizza). A disposizione: Pegolo, Russo Ayhan, Obiang, D’Andrea, Tressoldi. All: Dionisi.

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Florenzi, Kjaer (dall’80’ Kalulu), Tomori, Theo; Bennacer, Pobega (dal 57’ Tonali); Saelemaekers (dal 57’ Messias) Brahim Diaz (dal 57’ De Ketelaere), Leao; Giroud (dal 73’ Adli). A disposizione: Tatarusanu, Mirante, Gabbia, Calabria, Ballo-Tourè, Bakayoko. All: Pioli.

Arbitro: Ayroldi di Molfetta

Ammoniti: Theo (M), Saelemaekers (M), Frattesi (S), Maxime Lopez (S) Ferrari (S), Defrel (S), Alvarez (S)

Note: 2’ di recupero nel primo tempo; 7’ di recupero nel secondo tempo