Milan – Udinese 4-2: manca ancora qualcosa

Non è il Milan dello scorso anno quello che esordisce con l’Udinese di fronte ad un San Siro tutto esaurito e ce ne si rende conto subito con un gol incassato a freddissimo. Non tocchiamo praticamente palla e prendiamo gol su piazzato raddrizzandola poco dopo con un rigore che solo chi non conosce il regolamento ha il coraggio di discutere.

E’ una partita che dice che c’è un altro Milan ma c’è anche un altro Rebic – doppietta eguagliando al minuto 68 i due gol segnati in tutta la scorsa stagione in Serie A. Si era vista una faccia diversa già a Milanello e il rendimento conferma quanto abbiamo visto e quanto abbiamo scritto.

Dopo il 2-2 del primo tempo nel secondo tempo esce un Milan più simile a quello dello scorso anno con due gol e tante occasioni che tornano una volta che torna il nostro migliore marchio di fabbrica: il pressing alto. E’ dal pressing che nasce il 3-2 con un ottimo recupero finalizzato da Diaz, oggi tra i migliori.

Arriviamo ai difetti: si è vista l’assenza di Kessie. Krunic non può giocare lì – ha fatto benino come riserva più avanti, ma lì siamo coperti dal mercato. Leao come spesso capita contro le squadre che non giocano a calcio ha avuto pochi lampi. Su Pobega non commento, non lo ho mai ritenuto da Milan e so che questa era la sua valutazione in dirigenza otto mesi fa. Cosa è cambiato? Forse il contante a disposizione.

Spero che quindi la società sappia ciò che fa quando mette fuori rosa Bakayoko e che abbia osservato un nome adeguato ad essere schierato nei due di centrocampo dove altrimenti Tonali e Bennacer (oggi partitone) non potranno mai essere panchinati.

In attesa di capire Origi, che non ha mai toccato palla, l’esordio di De Ketelaere in gare ufficiali ispira fiducia con un controllo di palla e una reattività che hanno pochissimi. La sensazione da questa prima partita è comunque quella di una squadra più debole dello scorso anno, anche se con più soluzioni davanti. In Italia gli scudetti li vince la squadra che quando non è in forma timbra l’1-0, non quella che segna tanti gol ma ne subisce molti.

Per capire come saremo messi rimandiamo quindi alla fine del mercato dove i due acquisti chiesti da Pioli possono fare la differenza in maniera non importante, ma importantissima. E non solo in Italia.

MILAN-UDINESE 4-2
MARCATORI:
 2’ Becao, 11’ rig. Theo Hernandez, 15’ Rebic, 48’ pt Masina. 47’ st Brahim Diaz, 67’ Rebic

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kalulu, Tomori, Theo Hernandez; Krunic (83’ Pobega), Bennacer; Messias (71’ Saelemaekers), Brahim Diaz (71’ De Ketelaere), Leao (83’ Origi); Rebic (71’ Giroud). A disp.: Tatarusanu, Mirante, Ballo-Touré, Adli, Bakayoko, Kjaer, Florenzi. All.: Pioli

UDINESE (3-5-2): Silvestri; Becao, Nehuen Perez (65’ Ebosse), Nuytinck; Soppy, Pereyra, Walace (76’ Lovric), Makengo (76’ Samardzic), Masina (82’ Ebosele); Deulofeu, Success (65’ Beto). A disp.: Padelli, Piana, Abankwah, Palumbo, Benkovic, Bijol, Nestorovski, Guessand, Pafundi. All.: Sottil

Arbitro: Marinelli di Tivoli

Note: 70.197 spettatori per 1.700.088,00 euro di incasso.  Ammoniti: Soppy, Nehuen Perez, Emosele per gioco falloso, Krunic e Becao per reciproche scorrettezze. Angoli: 6-1 per il Milan. Recupero: 4’ pt. 6’ st.