Milan – Spezia 1-2: campionato falsato

Allora cosa si fa? Si sta ancora zitti? Il Milan questa partita l’aveva vinta 2-1 con gol di Messias se non fosse che si è visto uno scempio non giustificabile a livello di Serie A, ovvero un arbitro che decide di non assegnare la regola del vantaggio. La beffa arriva in contropiede, a tempo scaduto, con un giocatore che doveva essere espulso per tre volte e a cui non è mai stato dato il secondo giallo. E ancora una volta staremo zitti, ancora una volta in silenzio per rispettare lo stile Milan, ancora una volta nessuno difenderà la squadra davanti alle telecamere non mostrando alcun rispetto per i tifosi che pagano il biglietto.

Questa sera si è visto per l’ennesima volta un metro arbitrale a danno del Milan – e vi ricordo che nemmeno un rigore solare è stato dato in diretta, si è visto il VAR. Un arbitraggio che fa capire che si è già deciso chi deve vincere il campionato nonostante non sia nemmeno lontanamente la squadra più forte – e chi deve andare in Champions. Sembrano non averlo capito solamente i nostri dirigenti che credono che questo calcio sia pulito e non marcio fino al midollo. Nel giro di 24 ore all’Inter non è stato dato un rigore contro per mano di D’Ambrosio e al Milan è stato annullato un gol per un fischio prima che la palla fosse entrata – e c’è ancora gente che segue questa farsa chiamata Serie A.  

Ma parliamo di come ci siamo complicati la vita da soli – parliamo della scelta di far ammonire Tonali in diffida non memori della partita dello scorso anno, in piena emergenza centrocampo, per presentarsi nuovamente tutti dietro e palla ad Ibra. Parliamo di una società non in grado di tenere i giocatori durante la coppa d’Africa o rinforzarsi adeguatamente a prevenire queste situazioni – forse persino una società troppo onesta coi tamponi ai giocatori asintomatici, considerato che altri non si positivizzano mai – e una società che non chiama le ASL per farsi spostare le partite.

Insomma, vi chiedono semplicemente i vostri soldi per vedere la squadra allo stadio lottare per un obiettivo di cui a loro chiaramente non importa nulla, altrimenti farebbero carte false per raggiungerlo così come fanno dall’altra parte di Milano a cui riuscirà l’impresa di vincere con una squadraccia spacciata mediaticamente per la nuova Olanda del 1974. Sarebbe ora che il tifoso rispondesse con l’unica arma che ha: il botteghino. Continuare a versare soldi nelle casse di una società che non tutela nemmeno se stessa e quindi il suo tifoso ad oggi sembra una presa in giro.

Due cose a livello tattico: non aveva senso levare Saelemakers per Messias, non aveva senso ritardare il cambio di Calabria con una retroguardia che era 5 minuti che mostrava di essere in sofferenza. La mediocrità del signore in panchina (che giustamente non ha mai vinto nulla) fa pari con la paura e la mediocrità dell’attuale dirigenza. C’è da pregare di riuscire almeno a tornare in coppa, visto che la Juventus sta tornando la Juventus sia in termini di risultati che di fischi a favore. Nel mentre noi zitti, a goderci il progetto e la sostenibilità senza mai vincere nulla.

MILAN-SPEZIA 1-2
Marcatori: 45’+1 Leao, 64’ Agudelo, 90+5 Gyasi.

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Florenzi (dal 70’ Calabria), Kalulu, Gabbia, Theo Hernandez; Krunic, Bakayoko; Saelemaekers (dal 57’ Messias), Diaz (dal 70’ Giroud), Leao (dal 83’ Rebic); Ibrahimovic. A disp.: Tatarusanu, Mirante, Castillejo, Maldini, Di Gesù, Stanga. All.: Pioli.

SPEZIA (4-3-3): Provedel; Amian, Erlic, Nikolaou, Reca (dal 77’ Ferrer); Bastoni, Kiwior, Maggiore (dal 79’ Kovalenko); Gyasi, Verde, Manaj (dal 59’ Agudelo). A disp.: Zoet, Zovko, Sala, Hristov, Nzola, Antiste, Sher, Strelec, Bertola. All.: Thiago Motta.

Arbitro: Serra di Torino.

Note: 45’ Theo rig. sbagliato. Ammoniti: 20’ Gyasi, 22’ Kalulu, 32’ Kiwior, 44’ Provedel, 62’ Gabbia, 65’ Maggiore. Recupero tempo: 1’ 1T, 5’ 2T.