Venezia – Milan 0-3: passeggiata in laguna

Considerati i precedenti qua di Roma, Juventus ed Inter non ci si aspettava una partita facile. Considerato che grazie al campionato falsato dalle ASL il Venezia arrivava a questa partita riposato, non avendo giocato giovedì, l’impresa sembrava oggettivamente più difficile dello sbarazzarsi della rometta. A Venezia invece vediamo un Milan che rimane concentrato e che grazie al ritorno di Leao, vera arma in più della squadra, la sblocca praticamente subito con una sgroppata che diventa assist per Ibra.

Il resto del primo tempo va liscio col Venezia che senza successo prova il tutto per tutto ma tutto ciò che riesce a trovare è una assurda richiesta di un rigore che non esiste né in diretta né al var visto che non si ricordano parate decisive di Maignan a differenza di domenica scorsa. La partita dopo quel barlume di sofferenza diventa poco più di un allenamento: Theo è incontenibile e trova la doppietta che proprio ad inizio secondo tempo si apre con un gol dei suoi. Quanto sono mancati Theo e Leao a questa squadra lo dice proprio la partita di oggi.

Dopo il rigore è praticamente accademia. Si attende solo il fischio finale e l’obiettivo diventa ripulire le diffide in vista di Inter e Juventus – ce la fa Tonali, non ce la fa Theo Hernandez su cui andranno fatte valutazioni visto che probabilmente con la Juventus puoi vincere anche senza di lui, con l’Inter no. Nonostante le difficoltà queste due partite confermano che se il Milan è fisicamente ok rimane la squadra da battere – per esserlo mediaticamente mancano le amicizie redazionali ma è forse meglio così.

Ora arrivano tre partite casalinghe assurdamente limitate a 5000 spettatori sull’onda populista delle inutili restrizioni anti-covid come se avessero impatto sul contagio. Col Genoa fate voi, la coppa Italia non cambia la stagione. Con lo Spezia senza Tonali bisognerà però fare in modo di non cadere nell’errore fatto lo scorso anno sempre con lo Spezia senza Calabria. Non dico che sia la partita più importante del campionato – ma lo è sicuramente di questa parte di torneo: mettere fieno in cascina per Juventus e Inter consecutive aiuterà molto e dopo queste due partite potremo finalmente fare ragionamenti di obiettivo finale.

VENEZIA (4-3-1-2): Romero; Mazzocchi, Svoboda, Ceccaroni, Haps; Cuisance (15′ st Kiyine), Busio (34′ st Fiordilino), Ampadu; Aramu (15′ st Johnsen); Henry (15′ st Crnigoj), Okereke (43′ st Bjarkason). Allenatore: Zanetti. A disposizione: Lezzerini, Romero; Modolo, Molinaro, Schnegg, Heymans, Peretz; Forte, Sigursson.

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Florenzi (43′ st Stanga), Kalulu, Gabbia, Hernandez; Tonali, Bakayoko; Saelemaekers (1′ st Messias), Diaz (28′ st Maldini), Leao (17′ st Rebic); Ibrahimovic (28′ st Giroud). Allenatore: Pioli. A disposizione: Mirante, Nava, Conti, Krunic.

ARBITRO: Irrati di Pistoia.

MARCATORI: 2′ pt Ibrahimovic (M), 3′ st Hernandez (M), 14′ st Hernandez (M)

NOTE: Espulsi: al 13′ st Svoboda (V). Ammoniti: Ceccaroni (V); Saelemaekers, Gabbia, Tonali (M). Recupero: 1′ pt, 3′ st.