Milan – Inter 1-1: un punto contro il Sistema

E’ un pari che tutto sommato è giusto per quanto visto in campo ma è un pari che non è stato facile ottenere visto che come prevedibile Doveri era stato mandato per fare il sicario e ha fatto il sicario. Il rigore dell’1-0 è una vergogna paragonabile al gol di Muntari per il dolo, una di quelle cose che in epoca VAR speri di non voler vedere. Per il resto Doveri ha fatto esattamente come con la Juventus – ha fermato sul nascere ogni recupero nostro di palla con falli di soccorso e ha consentito il wrestling dall’altra parte e ad oggi Doveri è l’unico arbitro che è riuscito a fermare il Milan in questo campionato, due volte.

Il Milan comunque il primo tempo lo domina per 44 minuti al netto dei rigori – il secondo è anch’esso frutto di un errore arbitrale, ma non oggi, di una settimana fa perché se al posto dell’inadeguato al calcio di serie A Ballo-Touré lì ci fosse stato Theo Hernandez parleremmo d’altro. Il rigore totalmente inventato ha messo la gara esattamente come la voleva fare l’Inter: catenaccio e contropiede. Per fortuna abbiamo pareggiato subito e forse lì abbiamo commesso l’errore di essere troppo coraggiosi nonostante per noi il pareggio non fosse da buttare

Nel secondo tempo partiamo più raccolti e i primi 25 minuti sono quelli dove l’Inter crea meglio anche se non arrivando mai al tiro. La partita la spacca di nuovo l’uscita di Barella e il rientro di Rebic col Milan che crea due occasioni nette con Ibrahimovic e Kessie rimettendo in carreggiata una partita che rischiava di sfuggire dopo due salvataggi sulla linea a botta sicura dei nostri.

Per il resto la partita ha detto che non c’è questo divario tra noi e loro che continuamente i media marottiani pieni di colletti bianchi di Interspac stanno dipingendo. Il Milan continua a essere a +7 sui prediletti dai giornalisti (insieme ai gobbi, ma mentre là è ragione di sponsorizzazione qua è di tifo) e non riescono a darsi spiegazioni. Si esalta il Napoli, non il Milan. Il Milan è ancora considerato lì per caso, ad ogni big-match la grande favorita dai quotisti è l’avversaria. I big match finiscono con 3 vittorie tra Romane ed Atalanta e due pari con Inter e Juventus, in attesa del Napoli a fine mese. 

Non so cosa debba succedere ancora perché questa squadra inizi a godere di adeguata considerazione da parte della stampa nostrana, probabilmente serve qualche giornalista di parte – ma se sei milanista non ti fanno lavorare a quei livelli nelle redazioni. Serve invece una reazione diversa da parte della società Milan perché il primo rigore è figlio della preparazione della partita da Roma in poi dove il Milan sta zitto e si fa passare come favorito in una partita a Roma dove subisce l’errore più importante. E’ un rigore figlio di una compensazione che Doveri vuole dare contro il Milan dopo la partita di Roma.

Andiamo alla sosta con 11 punti sul quarto posto – un ottimo vantaggio – ed un calendario che dopo la difficile Fiorentina a Firenze (anche se con entrambi i centrali squalificati) vede Sassuolo, Genoa, Salernitana ed Udinese prima del big match col Napoli. E’ il momento di recuperare le energie dopo la sosta e cercare di capitalizzare perché la prossima giornata vede ben tre big-match con Lazio-Juventus, Fiorentina-Milan ed Inter-Napoli sul calendario.

Milan (4-2-3-1): Tatarusanu; Calabria, Kjaer, Tomori, Ballo-Touré (1′ st Kalulu); Kessie, Tonali (26′ st Bennacer); Diaz (14′ st Saelemaekers), Krunic (38′ st Bakayoko), Leao (14′ st Rebic); Ibrahimovic. A disp.: Mirante, Gabbia, Conti, Florenzi, Maldini, Giroud, Pellegri. All.: Pioli

Inter (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni (38′ st Dimarco); Darmian (31′ st Dumfries), Barella (23′ st Vidal), Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Dzeko (31′ st Correa), Martinez (38′ st Sanchez). A disp.: Radu, Ranocchia, D’Ambrosio, Kolarov, Gagliardini, Vecino, Sensi. All.: S. Inzaghi

Arbitro: Doveri

Marcatori: 11′ rig. Calhanoglu (I), 17′ aut. De Vrij (I)

Ammoniti: Ballo-Touré (I)